Il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) nasce nel 2011 dalla fusione di diversi Dipartimenti dell’Università Politecnica delle Marche in seguito all’entrata in vigore della Legge “Gelmini”. Presso il suddetto Dipartimento operano più di 100 docenti e ricercatori che focalizzano la loro attività di ricerca su svariati argomenti che vanno dalla biologia marina, alla biofisica, alla biologia riproduttiva dei pesci, alla genetica, alla botanica marina, alla microbiologia, alle biotecnologie, alla sistematica animale e vegetale, all’ecologia, all’ ecotossicologia e all’oceanografia.
Fig. 5 Sala di microscopia
Durante gli ultimi 5 anni, i ricercatori del DiSVA, hanno pubblicato circa 200 lavori scientifici internazionali per anno, e molte sono le collaborazioni internazionali in atto con altri enti di ricerca, rendendo la struttura una delle eccellenze scientifiche a livello Nazionale. Inoltre, presso la stessa struttura, sono ospitati gli “editorial office” di alcune riviste scientifiche internazionali come “Chemistry and Ecology, Advances in Oceanography and Limnology e Marine environmental Research”.In questo breve articolo di presentazione della Facoltà, sarà più che altro data importanza all’ area della Biologia Marina che probabilmente maggiormente interessa ai lettori di Acquaportal. Va comunque ricordato che presso il DiSVA sono anche attivi un corso di laurea in Biologia Applicata e uno in Sostenibilità Ambientale e Protezione Civile (per dettagli www.univpm.it).
Al fine di rendere ai lettori e ai possibili studenti chiaro come la biologia marina sia uno dei cardini della nostra Facoltà vengono di seguito riportati i manifesti degli studenti relativi alle materie trattate sia durante la laurea triennale che durante la laurea specialistica in programma per l’Anno Accademico 2012: Laurea Triennale MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2011/2012
Classe L-13 – Scienze biologiche (D.M. 17/10)
C.D.L. SCIENZE BIOLOGICHE
I ANNO
1 Matematica Base
2 Informatica Altre
3 Statistica per le scienze sperimentali
4 Fisica Base
5 Chimica I Base
6 Zoologia Base
7 Citologia e Istologia Base
Lingua inglese
Totale CFU 59 II ANNO (Attivo A.A. 2012/2013)
8 Chimica II Base
9 Anatomia comparata
10 Chimica biologica
11 Botanica Base
12 Fisiologia generale
13 Ecologia
14 Chimica analitica strumentale
Laboratorio di biologia
Crediti a scelta
Totale CFU 68 III ANNO (Attivo A.A. 2013/2014)
15 Biologia dello sviluppo
16 Biologia molecolare
17 Microbiologia generale
18 Fisiologia vegetale
19 Genetica
Crediti a scelta
Stage
Prova finale
Totale CFU 53
Corso Integrato: Chimica analitica
strumentale e Laboratorio di biolog MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2011/2012
Classe LM-6 – Biologia (D.M. 17/10)
LAUREA MAGISTRALE “BIOLOGIA MARINA”
I ANNO
1 Ecologia marina
2 Analisi dell’ambiente sedimentario marino
3 Oceanografia fisica
4 Ecofisiologia delle alghe
5 Biodiversità degli animali marini
6 Biodiversità dei vegetali marini
7 Biologia della riproduzione
Crediti a scelta
Totale CFU 58 II ANNO (Attivo A.A. 2012/2013)
8 Microbiologia marina
9 Fisiologia degli organismi marini
10 Laboratorio di Ecologia marina applicata
Crediti a scelta
Stage o Ulteriori conoscenze linguistiche
Tesi
Totale CFU 62 12 Corsi per crediti a scelta
– Acquacoltura e Acquariologia
– Biologia evolutiva dei vertebrati marini
– Conservazione della natura e delle sue risorse
– Fondamenti di valutazione di impatto ambientale
– Geologia
– Metodologie scientifiche subacquee
Fig. 4 Real time PCR per analisi di espressione genica.
Come di può facilmente intuire dai manifesti, la laurea specialistica, è stata studiata al fine di specializzare gli studenti nel settore marino. Sono infatti ampiamente trattati diversi aspetti della biologia marina, della sistematica, dell’ecologia, dell’acquacoltura, della chimica e della biologia riproduttiva. Buona parte dei corsi prevede esercitazioni pratiche e visite didattiche interamente pagate dalla Facoltà (a parte il vitto) che permettono agli studenti di prendere dimestichezza e toccare con mano le metodiche scientifiche studiate e più all’avanguardia.Da ex studente della Politecnica delle Marche,vorrei sottolineare che tra gli aspetti che ho maggiormente apprezzato (e che tuttora sono tra i punti forti della nostra Università), vi sono l’attenzione allo studente, le ottime infrastrutture e soprattutto il corpo decenti di giovane età (30-45 anni in media) ma anche la possibilità di svolgere tesi di laurea complete e con l’ausilio di apparecchiature e laboratori all’avanguardia. Come docente, credo infatti che oltre a un buon corso di laurea, sia attualmente indispensabile, prima dell’inserimento nel mondo del lavoro, lo svolgimento di attività pratiche che permettano allo studente di apprendere tante più tecniche possibili. Questo è garantito presso la nostra Facoltà dalla presenza, durante il corso di laurea, di tirocini, stages e tesi di laurea obbligatori e multidisciplinari e da laboratori di ultima generazione.
Fig. 6 Laboratorio di Biologia Marina
Infine, vorrei porre brevemente all’attenzione dei lettori di Acquaportal, particolarmente interessati al mondo dell’acquariologia, la presenza di un corso specifico presso la nostra Facoltà inerente l’acquariofilia. Questa necessità nasce dal fatto che spesso ho la sensazione che ci sia molta confusione tra gli studenti e non nella scelta del percorso universitario. Mi auguro quindi che questo breve articolo possa chiarire le idee a coloro i quali vogliano intraprendere un percorso universitario specifico nell’ambito della Biologia Marina, aiutandoli a fare una scelta più attenta.
Da diversi anni è infatti attivo, presso la nostra Facoltà, un corso di acquacoltura ed acquariologia che tratta in modo specifico tutte le problematiche relative all’acquario marino e più in generale all’acquacoltura.
Fig. 3 Alcune delle vasche in dotazione al Dipartimento.
Fig. 2 Coppia di Amphiprion clarkii. Gli anemoni sono solitamente sostituiti con vasi di terracotta.
Degno di nota è che trattasi dell’unico corso universitario nazionale che analizza in dettaglio le tecniche di riproduzione ed allevamento del marino tropicale con particolare attenzione nei confronti dell’alimentazione larvale di specie ornamentali. Qui di seguito è riportato schematicamente il programma del corso che sono sicuro sarà apprezzato da diversi lettori: Programma: • Introduzione al corso
• L’ambiente di barriera corallina: caratteristiche e distribuzione
• L’acquario: vasche, illuminazione, riscaldamento/refrigerazione
• Filtraggio e chimica dell’acquario: Il ciclo degli elementi in vasca, vari metodi di filtraggio, pH, temperatura e salinità
• Arredamento: il fondo, le rocce, gli invertebrati.
• I pesci dell’acquario marino : pomacentridi, apogonidi, serranidi, pomacantidi, labridi, gobidi, acanturidi, balistidi, zanclidi, pseudocromidi. Distribuzione, caratteristiche e mantenimento in vasca.
• Ciclo vitale dei pesci di barriera: strategie riproduttive, costi e benefici.
• Metodi di cattura e trasporto: il mercato degli organismi destinati all’acquariofilia
• Induzione della riproduzione in cattività: fotoperiodo e temperatura.
• Catena alimentare: fito e zooplancton, microalghe, rotiferi, Artemia, copepodi calanoidi arpacticoidi. Metodi di allevamento e utilizzo in acquacoltura
Fig. 7 Camera per il mantenimento delle microalghe.
• Importanza degli acidi grassi poliinsaturi nella dieta degli organismi marini
• Esempi di riproduzione in cattività: pomacentridi, gobidi, pomacantidi, labridi, pseudocromidi, ippocampi.
• Acquacoltura estensiva e Acquacoltura intensiva
• Gabbie galleggianti in-shore
• Strutture off-shore gabbie sommergibili, tension- legs
• Cenni sul controllo delle patologie
• Il miglioramento genetico in acquacoltura.
• L’allevamento dei pesci marine (Orata, Spigola, Sogliola, Salmone): riproduzione artificiale; tecniche di allevamento intensivo, alimentazione larvale, svezzamento e ingrasso, considerazioni tecniche ed economiche.
• L’allevamento di pesci d’acqua dolce (trota, storione):riproduzione artificiale; tecniche di allevamento intensivo; alimentazione larvale; svezzamento e ingrasso; considerazioni tecniche ed economiche
• Crostaceicoltura: L’allevamento dei crostacei marini; tecniche di riproduzione artificiale; condizionamento ecofisiologico; tecniche di allevamento alimentazione dei vari stadi larvali considerazioni tecnico economiche
• Cenni sulla Molluschicoltura Laboratorio: allestimento di un acquario marino e di colture di fito e zooplancton. Raccolta campioni in mare.
Fig. 1 Colture di zooplancton. Presso il Dipartimento sono regolarmente allevati rotiferi, copepoodi calanoidi ed arpacticoidi al fine di effettuare test di alimentazione su teleostei marini.
Di seguito vi segnalo i contatti per eventuali informazioni compreso il sito web in lingua italiana e inglese:
Per informazioni generali:
Università Politecnica delle Marche: www.univpm.it
Per informazioni relative all’acquacoltura e acquariologia:
Dr Olivotto Ike
i.olivotto@univpm.it
Infine, sottolineo il fatto che spesso ho ospitato presso i miei laboratori studenti di altre Facoltà sia per tirocini che per tesi di laurea. Concordandosi per tempo ed espletando tutte le formalità burocratiche quasi tutte le richieste sono state accettate. BIBLIOGRAFIA
Olivotto, I., Avella, M.A., Sampaolesi, G., Piccinetti, C.C., Navarro Ruiz, P., Carnevali O., 2008 c. Breeding and rearing the longsnout seahorse Hippocampus reidi: Rearing and feeding studies. Aquacult. 283, 92-96.
Olivotto, I., Avella, M.A., Buttino, I., Cutignano, A., Carnevali, O. 2009. Calanoid copepod administration improves yellow tail clownfish ( clarkii) larviculture: biochemical and molecular implications. A. A.C .L. Bioflux. 2(3), 355-367.
Olivotto, I., Buttino, I., Borroni, M., Piccinetti, C.C., Malzone, M.G., Carnevali ,O., 2008 b. The use of the Mediterranean calanoid copepod Centropages typicus in Yellowtail clownfish (Amphiprion clarkii) larviculture. Aquacult. 284, 211-216.
Olivotto, I., Capriotti, F., Buttino, I., Avella, A.M., Vitiello, V., Maradonna, F,. Carnevali, O., 2008a. The use of harpacticoid copepods as live prey for Amphiprion clarkii larviculture: effects on larval survival and growth. Aquacult. 274,347-352.
Olivotto, I., Cardinali, M., Barbaresi, L., Maradonna, F., Carnevali, O., 2003. Coral reef fish breeding: the secrets of each species. Aquacult. 224, 69-78.
Olivotto, I., Di Stefano, M., Rosetti S., Cossignani, L., Pugnaloni, A., Giantomassi, F., Carnevali, O., 2011. Live prey enrichment, with particular emphasis on HUFAs, as limiting factor in False percula clownfish (Amphiprion ocellaris, Pomacentridae) larval development and metamorphosis: molecular and biochemical implications. Comp. Biochem. Physol. Part A. 159, 207-218. Olivotto, I., Holt, S.A., Carnevali, O., Holt, J.G., 2006a. Spawning, early development and first feeding in the lemonpeel angelfish Centropyge flavissimus. Aquacult. 253, 270-278.
Olivotto, I., Rollo, A., Sulpizio, R., Avella, M., Tosti, L., Carnevali, O., 2006b. Breeding and rearing the sunrise dottyback Pseudochromis flavivertex: the importance of live prey enrichment during larval development. Aquacult. 255, 480-487.
Olivotto, I., Tokle, N, Nozzi V., Cossignani, L., Carnevali O., 2010. Preserved copepods as a new technology for the marine ornamental fish aquaculture: a feeding study. Aquacult.30, 124-131
Olivotto, I., Zenobi, A., Rollo, A., Migliarini, B., Avella, M., Carnevali, O., 2005. Breeding, rearing and feeding studies in the cleaner goby Gobiosoma evelynae. Aquacult. 250, 175-182.
Fig. 8 Ike Olivotto, Chiara Carla Piccinetti ed alcuni tesisti presso la struttura che ospita i pesci.
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