Ci sono innumerevoli fontane zen gia’ pronte da acquistare su internet o nei negozi, la mia idea e’ quella di creare qualcosa di piu’ personale e piu’ intimo con una spesa non eccessiva e lasciando quindi spazio al gusto personale e alla creativita’. Descrivero’ come ho proceduto per la costruzione, e quali materiali ho utilizzato, ovviamente questo e’ solo un esempio che puo’ esere personalizzato, e quindi anche eventuali dimensioni citate nella descrizione andranno adattate e personalizzate. Materiale necessario – ciotola o piatto in vetro diametro 55/65cm (negozi di oggettistica etnica e simili) Costruzione Questa e’ una panoramica degli accessori utilizzati: Questa e’ la ciotola che ho scelto, molto naturale, per me e’ bellissima, un vero oggetto da arredo, nonostante dopo una prova abbia verificato che il legno era gia’ stato trattato e quindi impermeabile, ho preferito comunque dare all’interno 3 mani di cera di finitura per legno a effetto opaco, colore noce scuro, va bene anche trasparente, se il legno non e’ gia’ trattato, cartavetrare con carta abrasiva finissima, dare due mani di impregnante per legno, e poi eventualmente la cera. Questo e’ il foglio di plexiglass che funge da base di appoggio per il paesaggio zen (sassi e legni eventuali) che e’ stato tagliato con un diametro di 40cm in modo che inserendolo nella ciotola rimangano circa 3 centimetri tra la base stessa e il bordo della ciotola. Perche’ usare questa base? L’idea e’ quella di formare una base per il paesaggio, e lasciare spazio sotto per tutta l’attrezzatura tecnica. Il foro piu’ grande serve per fare uscire il vapore del nebulizzatore, i due piu’ picoli per il passaggio dei tubi dell’acqua, i quattro ancora piu’ piccoli per il fissaggio delle radici di mangrovia. Ho poi aggiunto strada facendo un paio di spezzoni di tubo in pvc attaccati con del silicone che fungono da appoggio per la base, questo perche’ le due radici pesano e la base in plessiglax rischia di cadere da una parte della ciotola. Poi mi sono detto che il plexiglass trasparente non era il massimo della naturalezza, anche se sarebbe poi stato coperto dai sassi, ma per evitare inconvenienti ho comprato un foglio di pvc nero che dara’ il colore definitivo alla base di appoggio del paesaggio. Questo da tagliare e’ piu’ semplice bastano taglierino e forbici. Queste sono le due radici di mangrovia che ho scelto, le ho trovate in un negozio di acquari, con la fortuna che erano gia forate sotto, e quindi per il passaggio dei tubi dell’acqua non ho dovuto far altro che forarle nella parte superiore. Questo e’ uno dei fori che ho creato io, con punte da ferro, sara’ uno dei punti di uscita dell’acqua. Questo era il foro gia’ esistente, evidenziato c’e’ il foro che ho fatto per il futuro fissaggio con viti delle radici, con viti autofilettanti da legno si potrebbero anche evitare e avvitare direttamente sul legno, ma e’ meglio farli in quanto e’ facile che le radici stesse, anche se molto dure si crepino. Questa e’ la pompa, una 400 litri/ora regolabile. Questi sono i raccordi utilizzati per sdoppiare l’uscita della pompa, si trovano nei negozi di acquari o anche nei negozi che hanno attrezzature per irrigazione o nei briko center. A questo punto appoggio il foglio di pvc alla base in plexiglass e predispongo le viti per il fissaggio delle radici. Inserisco i tubi per l’acqua. Inserisco un paio di rondelle per evitare che il plexiglass possa crepare, e poi fisso le due radici dopo avervi infilato i tubi dell’acqua. Inserisco il raccordo. Inserisco la pompa. Questo e’ il risultato finale della parte inferiore della fontana, quella che non si vede. Questa una panoramica che rende meglio l’idea. La parte dei legni che vedete con i tubi e’ la parte posteriore e quindi non si vedra nulla. Questa e’ una prova per verificare che l’acqua sgorghi bene dalle radici e che la pompa sia regolata bene. Risultato finale. |
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