Il Corynopoma riisei è un piccolo pesce della famiglia Characidae, che qualcuno chiama Stewardia albipinnis. Le sue origini sono nella parte settentrionale dell’America del Sud, nei bacini del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco, precisamente nei corsi di acqua dolce del Venezuela meridionale, della Colombia, della Guiana, oltreché delle isole di Trinidad e Tobago.
A una prima occhiata potrebbe sembrare per nulla interessante, anzi qualcuno potrebbe aggiungere che è insignificante; ma ogni pesce è dotato di qualche particolarità che lo rende degno di ogni attenzione da parte dell’acquariofilo non superficiale e attento; più avanti si scoprirà qual è la sua caratteristica.
- 1 Comportamento e compatibilità del Corynopoma Riisei
- 2 Aspetto del Corynopoma Riisei
- 3 Preparazione dell’acquario per il Corynopoma Riisei
- 4 Parametri dell’acqua
- 5 Alimentazione del Corynopoma Riisei
- 6 Dimorfismo sessuale
- 7 Fecondazione e riproduzione del Corynopoma Riisei
- 8 Deposizione delle uova
- 9 Allevamento dei piccoli del Corynopoma Riisei
- 10 Conclusioni
Comportamento e compatibilità del Corynopoma Riisei
Il Corynopoma Riisei è un pesce – come si dice – pelagico, cioè vive bene alla superficie dell’acqua, dove è gradita vegetazione galleggiante, purché lasci ampi spazi per nuotare.
L’arredamento può essere di rocce e legni di faggio e quercia contorti e bene essiccati e pure foglie secche degli stessi alberi a formare una lettiera da appoggiare sul substrato, sì da simulare l’ambiente naturale.
Nell’acquario è un inquilino tranquillo, anche se i maschi qualche volta trovano qualcosa su cui discutere; comunque è parere abbastanza comune che le femmine siano più aggressive dei maschi. L’ideale è un gruppetto di 6-8 individui. Si trovano bene con tutti i pesci non invadenti e tranquilli, ma preferibilmente in compagnia di pesci aventi la stessa origine, quali i Corydoras, i Pesci Gatto Loricaridae e i ciclidi nani, come l’Apistogramma.
Aspetto del Corynopoma Riisei
La testa del Corynopoma Riisei è grande, così come sono grandi gli occhi arrotondati, la piccola bocca è dotata di denti conici. Il colore del corpo è molto chiaro, argentato, quasi bianco. Le dimensioni del corpo sono ridotte, con la femmina che eccezionalmente raggiunge i sei centimetri, mentre il maschio è di circa un centimetro più lungo. Abbastanza slanciato e allungato, il corpo è compresso ventralmente e lateralmente soprattutto verso la coda. Manca la pinna adiposa.
La pinna dorsale, che si alza dal punto centrale del dorso, è ben sviluppata specialmente nel maschio, dove i raggi mediani sono evidentemente più lunghi. Singolare è la pinna caudale, divisa in due lobi fin dalla base che conferiscono al pesce una elegante figura, con il lobo inferiore che si allunga in quattro raggi. Questa raffinata silhouette ha indotto certi autori a fare un confronto con i maschi dello Xiphophorus, tanto da chiamarlo Swordtail characin, cioè Caracide Porta Spada, nome con il quale, del resto, è noto negli Stati Uniti.
Le pinne pari sono ben sviluppate, con il primo raggio più lungo degli altri. Nelle femmine, l’opercolo branchiale ha una spina rivolta all’indietro, mentre nel maschio da questo parte, tenuto aderente al corpo, un prolungamento che, mobile come un filo o un gambo, giunge fino quasi alla coda; alla sua estremità, si ha un allargamento la cui forma è assimilabile a una “paletta” o a un “cucchiaino” oppure a una “pagaia” (talora la fantasia non ha limiti), che il maschio solleva e agita a scatti come una bandiera davanti al muso della femmina, la quale, credendolo una piccola preda, tenta di abboccarlo; quando la femmina si avvicina al maschio, questo ne approfitta per accoppiarsi, toccando il suo poro genitale.
Preparazione dell’acquario per il Corynopoma Riisei
Una vasca dagli 80 ai 100 litri di capacità va bene per un gruppetto di Coynopoma riisei. Sono gradite piante galleggianti che, però, lascino ampio spazio per nuotare; sul fondo, rocce e rami contorti di legno di faggio e quercia scortecciati ed essiccati sono adatti per l’arredamento; non sarebbe male l’aggiunta di una lettiera di foglie secche, sempre di faggio e quercia, da appoggiare sul fondo sabbioso.
Parametri dell’acqua
Temperatura 22-28°C, acidità piuttosto leggera e tendenzialmente neutra, con pH 6,0-7,8, durezza 1-15 dGH. In natura si sono trovati esemplari sani che vivevano in acqua salmastra. Pesce robusto tanto che è convinzione di molti che possa tranquillamente vivere anche alla temperatura di 15°C.
Alimentazione del Corynopoma Riisei
Il cibo può essere vivo o surgelato (Dafnie, larve di moscerini – Bloodworms – Ciclops, gamberetti, Chironomus) oltreché cibi secchi.
Dimorfismo sessuale
I maschi possiedono ghiandole alla base del peduncolo caudale e nella parte anteriore dell’opercolo; inoltre hanno un’appendice carnosa a forma di “paletta”, di cui si è detto, che si estende davanti all’opercolo. Le femmine hanno il ventre più arrotondato.
Fecondazione e riproduzione del Corynopoma Riisei
Secondo alcuni studiosi i filamenti degli opercoli branchiali del maschio, che prima dell’accoppiamento diventano neri, vengono agitati presso la bocca della femmina ed, essendo ritenuti delle prede dalla femmina, sono abboccati. E poiché il maschio in precedenza, prima di porgerli alla compagna, li ha passati sul suo foro genitale raccogliendo gli spermatozoi, questa li ingoia.
Quindi, secondo tale ipotesi, gli spermatozoi raggiungono il poro genitale femminile passando attraverso il suo intestino; sembra, questa, un’ipotesi molto improbabile, perché sembra impossibile che essi possano passarvi indenni, senza perdere la loro vitalità o, addirittura, la vita.
Un’altra ipotesi, forse più convincente, è quella formulata da altri autori, secondo la quale la “paletta”, passata dal maschio sopra il suo poro genitale raccogliendo gli spermatofori ripieni di centinaia di spermatozoi, sia agitata davanti alla femmina e, approfittando di un attimo di disattenzione della stessa, la strofini sul suo poro genitale passandoglieli.
Praticamente, sembra di poter vedere la fecondazione che si verifica negli ovovipari, assimilando quella specie di “paletta” come un gonopodio. A ogni modo, la fecondazione, sia come sia, avviene. Ed è interessante ciò che succede a questo punto: la femmina trattiene nel suo ovidotto parte degli spermatofori, per cui sono possibili fecondazioni future senza l’intervento del maschio, tanto che può capitare che non ne abbia bisogno per la fecondazione delle sue uova per tutta la sua vita.
Deposizione delle uova
Essendo pesci ovipari, si ha la deposizione solita. Le uova, fecondate durante l’espulsione, vengono attaccate ai supporti vari dell’acquario (rocce, vetri, piante, legni) unite a gruppi o sparse e alla fine la deposizione consta di circa un centinaio di unità.
Con l’acqua avente una temperatura di 24°C, la nascita degli avannotti avviene dopo circa 36 ore di incubazione. Le deposizioni si possono susseguire a distanza di alcune settimane fra di loro e perciò una buona “fattrice”, come si dice in merito all’allevamento di animali da carne, può produrre centinaia di avannotti ogni anno. Quindi, resta da risolvere il problema del sovraffollamento.
Allevamento dei piccoli del Corynopoma Riisei
Se l’acquario è sufficientemente grande, capace di almeno una cinquantina di litri di acqua, i piccoli, nutriti con infusori e cibo micronizzato prima e con naupli di Artemia salina dopo qualche settimana, crescono bene e possono essere tenuti in compagnia dei propri genitori, che di solito non considerano cibo né le uova né i nati; anzi, i genitori stanno attenti a che non siano pesci della stessa specie o di altre che tendano a cibarsene.
Conclusioni
Si tratta di un pesce interessante, soprattutto per le modalità dell’accoppiamento e di fecondazione delle uova, che potrà dare all’amatore grandi soddisfazioni.