Se per tutti noi trasferire un pesce da una vasca a un’altra non è un grosso problema, lo stesso non si può dire per lui. Come sappiamo, ogni volta che si parla di acqua si parla di un elemento molto complesso, influenzato da diversi fattori assai varibili (pH, temperatura, durezza, etc.). Vediamo quindi come introdurre i pesci in acquario.
E’ per questi motivi che l’ambientamento di un pesce in una vasca nuova deve essere graduale. Nella maggioranza dei casi l’animale, da noi appena acquistato, ha già cambiato “casa” diverse volte (allevatore, grossista, negozio) ed è opportuno, visto che dovrebbe rimanere per anni, abituarlo gradualmente alle condizioni ambientali che troverà.
Dunque, dopo aver scelto la specie adatta per la nostra vasca (che è già stata preparata, completa di acqua, piante, filtri e tutto quanto necessario, da almeno una-due settimane), andiamo ad acquistare i pesci.
Ci siamo organizzati in modo da poter compiere il tragitto dal negozio all’acquario nel più breve tempo possibile, per non far subire agli animali sbalzi di temperatura. Se prevediamo che il viaggio sarà lungo, ci organizziamo con contenitori in espanso, o in altro materiale isolante, vanno benissimo i contenitori termici o le borse da pic-nic.
Il negoziante provvede a fornirci i pesci in sacchetti nei quali insuffla anche della aria circa il 60% della pienezza del sacchetto, in modo che essi possano avere ossigeno a sufficienza.
Foto archivio AP.
Appena arriviamo a casa o nel luogo dove teniamo l’acquario, dobbiamo spegnere le luci della nostra vasca e immergere il nuovo arrivato nell’acquario, ancora chiuso nel sacchetto, al fine di abituarlo alla nuova temperatura; meglio aspettare una ventina di minuti.
Foto archivio AP.
A questo punto apriamo il sacchetto e facciamo in modo che, molto lentamente, possa entrarvi un pò di acqua della vasca (magari con un bicchiere) per far affrontare gradualmente al pesce le caratteristiche chimico fisiche del nuovo acquario.
Foto archivio AP.
Dopo aver ripetuto quest’ultimo procedimento due o tre volte, potete rilasciare i pesci.
Alcuni pesci, al sentire il flusso di corrente, usciranno veloci dal sacchetto e il “trapianto” sarà fatto.
Altre specie più timide, si rintaneranno in fondo al sacchetto. In questo caso, senza spaventarle e senza forzare i tempi, lasciamole un pò tranquille e poi, molto dolcemente, spingiamole nella vasca.
I pesci appena introdotti molto probabilmente andranno in qualche angolo riparato e se ne staranno a studiare il nuovo ambiente. Lasciamoli tranquilli e digiuni per un giorno: lo stress del viaggio avrà probabilmente tolto loro l’appetito e, in ogni caso, sappiamo che è meglio avere un pesce leggermente affamato, piuttosto che avanzi di cibo in putrefazione sul fondo.
Ciao a tutti e in bocca al lupo!!!!!!!!!!!!!
IMPORTANTE: sarebbe meglio non rovesciare il pesce con tutta l’acqua contenuta nel sacchetto direttamente nell’acquario perchè in essa potrebbero esserci dei medicinali o dei parassiti provenienti dalle vaschee del negozio e che in questo modo verrebbero introdotti nella vasca. Il modo migliore sarebbe quello di prende il pesce con un bicchiere o un piccolo contenitore e spostarlo nella vasca e buttare l’acqua residua del sacchetto. Se possibile evitare i retini che potrebbero rovinare le pinne di alcuni pesci.