Il nostro acquario, indipendentemente dalla dimensione, è un ecosistema vivo fatto di pesci e piante che producono in continuazione materiali di scarto, che se non filtrati, possono provocare gravi danni all’ecosistema stesso: il ciclo dell’azoto in acquario.
Il filtro
Il filtro dell’acquario e i suoi materiali filtranti hanno il compito di ripulire le sostanze nocive, sia tramite un filtraggio meccanico eseguito prevalentemente dalle spugne, sia tramite un filtraggio biologico ad opera di preziosi batteri, insediati prevalentemente nei supporti del filtro, in grado di favorire il corretto ciclo dell’azoto.
Nell’acquario infatti questi batteri “buoni” in sintesi trasformano i nitriti in nitrati. Per meglio capire tutto il ciclo biologico dell’azoto abbiamo fatto la seguente rappresentazione.
Processo biochimico
Il processo biochimico trasforma infatti i residui di mangime causati dalla sovralimentazione, gli escrementi dei pesci e i residui delle piante in ammonio (NH4), meno pericoloso, e in ammoniaca (NH3), più pericolosa. Il rapporto ammoniaca/ammonio dipende dal pH dell’acqua dell’acquario: più alto è il pH maggiore sarà la percentuale di ammoniaca nella vasca.
Il processo continua grazie ai batteri Nitrosomonas che trasformano questo ammonio in Nitriti (NO2), molto dannoso per i pesci anche in piccole concentrazioni. per gli acquari di acqua dolce il limite massimo per evitare problemi è di 0,05 mg/litro.
Fortunatamente i Nitriti vengono trasformati in Nitrati (NO3) grazie ai Nitrobatteri (in particolare dai Nitrobacter), sostanza ben tollerata dai pesci di acqua e non pericolosi fino a circa 50 mg/litro.
Questa importante fase del processo biologico avviene nell’acqua, ma in particolare nel filtro dell’acquario, dove la superficie porosa dei tubetti di PRODAC CRYSTALCIL (O PRODAC AQUACIL) forniscono l’ideale substrato batterico. I batteri si insediano anche nelle spugne come PRODAC BIOCLARO e nella lana perlon responsabili del primo filtraggio dell’acqua; nel momento in cui andremo a cambiare tali materiali o a lavarli andremo però a perdere i preziosi batteri.
Per questo motivo è molto importante non rimuovere questi cilindretti di vetro sinterizzato. La loro eccellente porosità, oltre che essere utile per un filtraggio meccanico che trattiene le impurità più grossolane trasportate dall’acqua (foglie, residui di mangime escrementi), grazie alla loro vasta superficie porosa, permette di insediare le utili colonie di batteri aerobici, garantendo quindi anche un eccellente filtraggio biologico.
I Nitrati sono poi assorbiti anche dalle piante che li utilizzano come fonte di azoto inorganico. Nello scambio, all’interno della fotosintesi clorofilliana, si rilascia anche utile ossigeno, fondamentale sia per i pesci che per i batteri nitrificanti.
Test dell’acqua dell’acquario
E’ necessario effettuare con regolarità i test dell’acqua, in quanto specie in acquari sovraffollati e con poche piante i nitrati non vengono smaltiti del tutto. Fondamentali a tale riguardo sono i test di misurazione dell’ammoniaca e dell’ammonio, i test per la misurazione dei nitriti NO2 e i test per la misurazione dei nitrati NO3, validi sia per acquari di acqua dolce che marina.
Manutenzione
Per ridurre la concentrazione di Nitrati è opportuno effettuare anche una parziale sostituzione dell’acqua, circa il 15% ogni settimana (oppure un cambio quindicinale del 20% della capienza della vasca). E’ consigliabile non fare cambi sporadici e di grandi quantità, in quanto si deve cercare di non alterare all’improvviso i parametri dell’acqua alla quale si sono abituati gli animali.
Ricordiamoci che uno dei principali fattori che scatenano le patologie nei pesci è lo “stress da cambiamento”. Solo in casi di trattamento con medicinali, va effettuato un cambio consistente dell’acqua, e si consiglia l’utilizzo di CARBONE ATTIVO.
Nei cambi d’acqua è opportuno miscelare metà acqua d’osmosi (nel caso siate interessati a farvela in casa si veda il prodotto REVERSE OSMOSIS UNIT di PRODAC) e metà acqua di rubinetto precedentemente trattata col biocondizionatore come AQUASANA di PRODAC, in grado di eliminare il cloro dell’acqua di rubinetto, annullare gli effetti dei metalli pesanti e mantenere il pH stabile, agendo di fatto come un anti-stress. Inoltre contenendo ALOE VERA, uno speciale colloide naturale che protegge la pelle dei pesci, evita danni alle branchie e al delicato muco che la ricopre.
Si consiglia inoltre per favorire la colonizzazione dei batteri l’utilizzo di PRODAC NITRIDAC, una coltura di batteri atossica ad altra concentrazione liquida (40 milioni di batteri per ml) selezionati per la loro attitudine a digerire le materie organiche e a trasformare l’ammoniaca. Utile sia in acquari d’acqua dolce che marina – nuovi o già avviati – favorisce il citato processo di trasformazione dell’ammoniaca, altamente tossica, in nitriti e questi in nitrati.
In pratica, NITRIDAC degrada rapidamente i composti organici, riduce l’accumulo di sedimenti o di fanghi, risana le pareti e i fondi, evita la formazione di alghe e previene l’aumento dei nitriti.
Conclusioni
La comprensione del ciclo biologico naturale dell’acquario e la conoscenza degli strumenti utili a mantenere i parametri ambientali corretti, evitando nel contempo di sovraffollare l’acquario, vi permetterà di avere pesci in salute per lungo tempo!
Per maggiori informazioni visita il sito prodac.it
Autore: Michele Moro