Le specie presenti nel lago Malawi sono oltre 400, suddivise in 50 generi, di queste quelle denominate “Mbuna” sono oltre una novantina, raggruppate in 11 generi.
Le specie che possiamo comunemente trovare in commercio sono ascritte nei generi : Cynotilapia, Labeotropheus, Labidochrmis, Melanochromis e Pseudotropheus.
Cynotilapia
Le Cyno sono tutte specie di ridotte dimensioni, una decina di cm circa, relativamente pacifiche e che difficilmente danno problemi di coabitazione.
Solo i maschi dominanti assumono la piena colorazione, le femmine rimangono grigiastre con barrature verticali più scure.
Purtroppo in commercio si trovano delle “fregature”, spesso vengono offerte come Cynotilapia in certi negozi i Pseudotropheus kingsizei, specie sicuramente bellissima, ma che raggiunge dimensioni maggiori ed ha una più spiccata aggressività.
Raccomando per cui una certa attenzione al momento dell’acquisto, soprattutto se la vasca ove saranno introdotti è di ridotte dimensioni.
Cynotilapia afra coubè. (Foto di A. Massi)
Cynotilapia afra lions. (Foto di A. Massi)
Labeotropheus
Questo genere è caratterizzato dalla posizione insolita della bocca, si trova infatti in posizione ventrale il che gli permette di nutrirsi raschiando le rocce in posizione prossima a quella del nuoto.
Si trovano due specie, il fuelleborni ed il trewavasae, la prima ha un corpo più massiccio, la seconda più snello ed affusolato.Entrambe hanno una spiccata aggressività soprattutto intraspecifica e possono raggiungere i 15 cm di lunghezza, ragion per cui andrebbero ospitati in vasche ampie (sul metro e mezzo) e possibilmente un solo maschio.
Labeotropheus trewavasae (Foto Umberto Cianfa)
Labidochromis
I Labidochromis sono pesci di ridotte dimensioni, non superano i nove centimetri ed hanno una aggressività decisamente modesta per degli mbuna, il che li rende ospiti ideali per tutti gli acquari specifici, a partire dai più piccoli.
Solitamente in vasca sono i primi a riprodursi e quelli più prolifici, in molte specie sia il maschio che la femmina sono colorati inoltre sono tra le specie di mbuna più robuste ed adattabili… insomma degli ospiti ideali per tutte le vasche!
Labidochromis caeruleus (Foto di A. Massi)
Labidocromis hongi (Foto di A. Massi)
Melanochromis
Il genere comprende una quindicina di specie, che sono caratterizzate da un corpo allungato ed affusolato, con barrature orizzontali, vengono suddivise in due gruppi: il primo raggruppa gli esemplari più piccoli, che non superano i 12 cm, con il cranio tondeggiante e dalla bocca piccola, il secondo gruppo le specie dalla grande bocca con il muso appuntito.
Entrambi i gruppi sono caratterizzati da una spiccata aggressività che è alta sia nei maschi che nelle femmine, inoltre a differenza dei Pseudotropheus pare abbiano una alimentazione meno selettiva e che le specie più grandi si nutrano in natura prevalentemente di piccoli pesci.
Sebbene molto robusti e dall’interessante livrea l’ elevata aggressività rende questo genere sconsigliabile ai neofiti, soprattutto se la vasca a disposizione è di dimensioni contenute.
Melanochromis chipokae e Melanochromis johanni
Pseudotropheus
Al momento della scrittura di questo “speciale mbuna” la suddivisione non è ancora ben definita ed accettatala tutti, si parla di suddivisione del genere in più parti, Pseudotropheus dovrebbe riguardare le specie classificate come elongatus, per le altre ci sarà la ridenominazione nei generi Mayladia o Metriaclima, in ogni caso per ancora un lungo periodo sicuramente la maggior parte degli acquariofili continuerà ad usare la vecchia nomenclatura.
La notevole varietà di specie porta ad una certa difficoltà a dare indicazioni di massima sul loro allevamento, e sul livello di agressività.
Pseudotropheus zebra
specie dalla corporatura tozza che in condizioni normali si mantiene sui 12 cm, è piuttosto aggressivo e se alimentato scorrettamente e portato a forme di gigantismo può essere pericoloso per gli altri ospiti della vasca.
Pseudotropheus zebra arancio (Foto di Bruno Todisco)
Pseudotropheus demasoni
è una delle specie più piccole del lago (max 10 cm), è piuttosto aggressivo ma le sue ridotte dimensioni lo rendono meno pericoloso di molte altre specie, fattore sicuramente gradito dagli acquariofili è che sia il maschio che la femmina presentano l’intensa colorazione.
Pseudotropheus demasoni (Foto di A. Massi)
Pseudotropheus tropheops
raggruppa alcune sottospecie caratterizzate dalla fronte quasi verticale, con la bocca piccola e posta molto in basso, raggiunge i 13 cm di lunghezza.Pare siano meno “vincolati” alle rocce ed in natura alcune sottospecie popolano anche i canneti e le praterie di vallisneria.
Pseudotropheus saulosi
è una specie che vive in una ristretta area caratterizzata da forti correnti, è di ridotte dimensioni (una decina di cm), non eccessivamente aggressiva, molto appariscente e dalla forte differenza di colorazione tra i due sessi: gli esemplari giovani e le femmine hanno una intensa colorazione gialla, i maschi adulti invece azzurra con barrature nere, solitamente è poco vincolata alla tana e difende un gruppo di rocce restando più che altro all’aperto.
Le specie da descrivere sono moltissime e dalle caratteristiche molto diverse, prima di acquistare od ordinarne una raccomando di documentarsi bene soprattutto per dimensioni ed aggressività.
Pseudotropheus saulosi (Foto di A. Massi)
Pseudotropheus lombardoi
Pseudotropheus lombardoi (Foto di A. Massi)
Pseudotropheus elongatus
Pseudotropheus elongatus (Foto di A. Massi)
Pseudotropheus kingsizei
Pseudotropheus kingsizei (Foto di A. Massi)
A. Massi