Premessa
Diciamo la verità, un acquario ben tenuto e rigoglioso è uno spettacolo che tutti i nostri ospiti ci ammirano e a volte invidiano e noi siamo ben orgogliosi di questo.
Ed è proprio per spirito di emulazione verso qualcun’altro che molti di noi si sono avvicinati a questo stupendo mondo sommerso rimanendone nella maggiorparte dei casi avvinghiati al punto da farlo diventare l’hobby principale o addirttura un lavoro.
Ma quello che solitamente a molti sfugge è la quantità di nozioni legate a questo mondo all’apparenza banale, tanto banale che solitamente non si presta alcuna attenzione all’attrezzatura acquistata, se non valutando il mero impatto estetico nell’ambiente atto ad ospitarlo.
A meno che si abbia la fortuna di imbattersi in un venditore di comprovata esperienza e capacità in grado di consigliare al meglio un cliente in base alle esigenze di quest’ultimo, la maggiorparte di noi acquista alla ceca attrezzature che in seguito si riveleranno inadeguate all’evolversi del nostro mondo sommerso.
Un errore abbastanza comune è trascurare l’impianto di illuminazione.
Io stesso ne sono rimasto vittima, ignorando che in natura le esigenze di coltivazione delle piante in alcuni casi sono veramente esigenti.
Situazione iniziale
La situazione di stallo è avvenuta notando che molte piante crescevano decisamente meglio in un secondo acquario con volume inferiore.
Facendo velocemente 2 conti la seconda vasca più piccola disponeva di 2 x 15W su 75 lt (0.4 W/L); una misura non eccezzionale ma già un buon punto di partenza per piante poco esigenti.
Discorso diverso invece per la vasca in oggetto, Ferplast Cayman 80 Scenic, dove a fronte di un volume da 150 LT viene corredata con 2 T8 da 18W (0.24W/L), giusti per illuminare pesci, ma del tutto insufficenti per le piante.
Soluzioni
Dopo essermi documentato e aver visionato varie soluzioni adottate da altri utenti del forum mi sono trovato con due strade percorribili; la prima consisteva nell’aggiungere uno o più neon lasciando gli originali; la seconda ben più drastica contemplava la sostituzione integrale dei neon. La scelta è caduta su quest’ultima e in prima battuta avevo pensato alla sola sotituzione dei 2 neon T8/18W con altri di lunghezza simile (1cm meno) ma in tipologia T5/24W. Questa scelta avrebbe portato ad avere un rappoto 0.32W/L, a mio avviso ancora insufficenti per coltivare qualche rossa, a questo punto mi sono detto “Cambiare per cambiare” e ho progettato una soluzione 4x T5/24W avendo quindi un rapporto 0.64W/L; il che non è male.
La vasca come si presentava ad inizio lavoro.
Materiali usati
1) 4 coppie di cuffie T5 stagne Arcadia
2) 2 ballast Arcadia 2x24W
3) 2 Neon Philips T5 940
4) 2 Neon Philips T5 965
5) 1 ricambio Timer originale Ferplast
6) 2 strisce da 3 neon Blu (per luce lunare)
7) 1 trasformatore 12V per strisce led
8) 10 passacavo e alcuni capicorda ecc..
Un insieme del materiale utilizzato.
Oltre a materiali di normale reperimento sono state da me realizzate delle maschere in prototipazione rapida (è il mio lavoro). Non credete siano impossibili, le stesse posso essere realizzate utilizzando e sagomando del normale plexiglass.
9) 2 supporti neon
10) 2 copechi supporto neon
11) 1 scatola porta Tymer e relativo coperchio
Iniziamo i lavori
La prima operazione da svolgere è la rimozione del coperchio; dopo essersi ovviamente accertati di aver tolto tensione staccando tutte le utenze della vasca.
Consiglio lo smontaggio della cappelliera a coperchio montato, per agevolare poi il distacco delle unità elettriche e per facilitare il successivo sgancio dei tubi del filtro esterno se presente; per fare questo si inzia rimuovendo i neon e il riflettore (io l’avevo già tolto in precedenza).
Dopo aver tolto i neon si procede con la rimozione di tutte le viti che fissano il guscio esterno della plancia, consiglio un cacciavite magnetizzato per evitare accidentali cadute di viti in vasca.
Dopo aver rimosso tutte le viti inferiori si richiude il coperchio e si procede alla rimozione da sopra del coperchietto zona elettrica posteriore; sono solo 2 viti, una delle quali nel vano mangiatoia automatica. Stacchiamo tutte le parti elettriche vincolate al coperchio e con una pinza rimuoviamo i 4 perni d’acciaio che mantengono incernierato il coperchio; fare attenzione a questi ultimi in quanto escono solo in un senso. A questo punto il coperchio è libero, se abbiamo un filtro esterno basta alzare leggermente i gomiti di ingresso/uscita e sfilarlo in orizzontale. posizioniamo quindi il telaio su un piano agevole e completiamo lo smontaggio rimuovendo il vecchio ballast originale e le cuffie dei neon T8.
Inizia quindi la preparazione dei supporti neon, prendiamo i telaietti prototipati e inseriamo le cuffie stagne Arcadia; la scelta di queste cuffie è dettata dal diametro esterno della ghiera di diametro inferiore a quanto si trova comunemente in commercio.
Dopo aver preparato entrambi i lati dei supporti e aver girato il coperchio posizioniamo gli stessi dove sarà la loro collocazione finale e li assicuriamo mediante una vite autofilettante inserita in senso orizzontale.
L’aver messo le cuffie ci consente di tracciare la posizione per la foratura dei passacavi in una posizione dove non diano fastidio. Togliamo di nuovo i supporti, foriamo e insieriamo i passacavi. |
Prima di riposizionare il gruppo luci in maniera definitiva ho provveduto a recuperare il riflettore originale bianco, l’ho ricoperto con 2 giri di foglio di alluminio da alimenti e riposto nella sua sede originale. Alla fine ho rimesso i riflettori che avevo sui neon T8 sostituendo le clip che avevo conservato per i T5. |
Tymer
Non avrebbe senso pilotare 4 neon con un solo tymer per l’accensione, ovvio quindi inserirne un secondo, ma dove ? Ho identificato la zona dove risiede solitamente la mangiatoia automatica come posizione ideale ed ho realizzato un contenitore che potesse alloggiare un tymer identico all’originale. Ho quindi reperito online lo stesso come parte di ricambio. Il passaggio dei cavi nella zona elettrica primaria è garantito da un passacavo che garantisce anche il fissaggio in posizione. |
Ballast
Il Ballast è la bestia nera per tutti gli impianti, non si riesce mai a trovare ballast che abbiano le dimensioni corrette al nostro alloggiamento. Nel mio caso la fortuna ha voluto che la parte frontale del Cayman Scenic è maggiorata, ho dunque sfruttato la zona frontale per insere i ballast affiancati tenuti in posizione da un rettangolo di plexiglass. | |
Dato che il coperchio dell’80 Scenic altro non è che un 80 standard con aggiunto il pezzo frontale bombato, ho sfruttato il tappo nella zona frontale, tappo che chiude il foro per inserie il cibo. Ho abbassato questo tappo in modo da creare una zona piana su cui appoggiare i 2 Ballast affiancati; questa soluzione lascia questi ultimi con un vuoto inferiore che permette un ricircolo di aria. |
Completiamo l’allacciamento elettrico e come in precedenza rimontiamo il tutto sulla vasca.
Dimenticavo, già che c’ero ho inserito anche 2 striscette da 3 neon blu che farò accendere a luci spente come luci lunari. Queste escono ai lati dei supporti e sono protette dalla mascherina finale, nella quale ho ricavato un riquadro dove ho ritagliato un pezzetto di policarbonato recuperato da una custodia per cd.
FINITOEd ecco come si presentano le varie zone della vasca a lavoro ultimato.
La zona tymer, il nuovo rimane invisibile grazie al coperchio della mnagiatoia originale.
Un dettaglio della zona cuffie e la finestrella dei neon lunari.
Una vista d’insieme.
E per finire la vista migliore.