Risposte alle domande più frequenti sull’illuminazione in acquari
Nota: rispondendo a domande del tipo: “qual è la migliore lampada da utilizzare ? “, l’unica certezza è che si cadrà nella generalizzazione e di conseguenza anche nella superficialità. I motivi possono essere diversi e riassumibili principalmente nella limitatezza delle conoscenze attuali, nel continuo sviluppo degli impianti di illuminazione, nella variabilità delle esigenze dei sistemi da illuminare, nei diversi obiettivi che ciascuno si propone, nel peso che il giudizio personale ha. In pratica non esiste una risposta definitiva e quindi ogni risposta va valutata con senso critico. Tuttavia ritengo che sia forse opportuno cercare di rispondere (anche se le risposte fornite saranno volutamente abbastanza sintetiche e non esaustive) se non altro per fornire argomenti di base ad una discussione che possa favorire un progresso nelle conoscenze. Pertanto si considerino le seguenti risposte come un giudizio personale o contingente e non assoluto.
- Qual è la tendenza nell’illuminazione di acquari di acqua dolce con piante?
- Qual è la tendenza per acquari marini?
- Qual è l’intensità di luce consigliabile?
- Come regolarsi per la durata del fotoperiodo?
- Quanto costano alcune delle lampade utilizzabili negli acquari?
- È possibile combinare lampade a diverso spettro di emissione?
- Le lampade “fitostimolanti” sono consigliabili?
- L’uso di lampade a luce blu è consigliabile?
- Lampade ad alogenuri metallici o fluorescenti?
- Gruppi di accensione tradizionali od elettroniciò
- Sono utili i riflettori?
- Come si modificano l’intensità e la distribuzione spettrale con la profondità?
- Ogni quanto sostituire una lampada?
Nota: Inviare eventuali suggerimenti ed osservazioni a G. Camera Roda
Qual è la tendenza nell’illuminazione di acquari di acqua dolce con piante?
La tendenza attuale è di utilizzare lampade a “spettro completo”, vale a dire lampade che presentano una certa uniformità nella distribuzione spettrale all’interno del campo di lunghezze d’onda di interesse per la fotosintesi, che varia circa da 400 a 700 nm .
Le lampade con queste caratteristiche sono principalmente alcune fluorescenti ed alcune lampade ad alogenuri metallici, tipicamente quelle che possiedono un elevato valore dell’indice di resa di colore (Ra>90). Fanno parte di questa categoria ad esempio le lampade Philips TLD (930, 940, 950, 965) e le lampade Osram Lumilux Deluxe (12, 22, 32, 72).
In effetti è stato visto che lacune nello spettro (vale a dire carenze nell’emissione a certe lunghezze d’onda) tipiche per molte lampade fluorescenti “standard” si ripercuotono negativamente sulla crescita e sullo sviluppo delle piante acquatiche, che possono di conseguenza risultare svantaggiate rispetto alle alghe che in tal caso spesso si sviluppano eccessivamente.
Questo vale in parte anche per lampade trifosforo destinate ad uso acquariologico e per le cosiddette “fitostimolanti”. Le lampade a spettro completo prima citate sono invece in testa in una classifica delle sorgenti di luce basata sul “fattore luminoso di crescita” [vedi ad esempio Aquarium Oggi, n.4 1998, pag.48] che in una qualche maniera tiene conto dell’efficienza con cui la luce emessa viene sfruttata dalle piante acquatiche per la crescita.
Inoltre generalmente, nell’utilizzo delle fluorescenti, si preferisce utilizzare una combinazione di lampade diverse in modo da fare fronte ad eventuali carenze nell’emissione che una singola lampada può presentare.
La combinazione preferita è costituita perciò dall’accoppiamento di lampade caratterizzate da un indice di resa colori Ra superiore a 90 di diversa temperatura di colore. Unendo una lampada dalla temperatura di colore di 4000 K (ad esempio Philips TLD 940) con una da 5300-5400 K (ad esempio Osram lumilux Deluxe 12, che ha uno spettro piuttosto simile a quello solare sulla superficie terrestre) si ottiene, a mio giudizio, una luce gradevole nè troppo calda nè troppo fredda ed i risultati sulla crescita di molte piante sono buoni.
Un’altra possibilità, preferita da alcuni, consiste nello scegliere, sempre rimanendo nel campo delle lampade ad elevato Ra, lampade da toni più caldi (ad esempio combinando lampade da 3000 e da 4000 K), mentre altri (soprattutto in Francia) preferiscono invece la luce più fredda fornita dalle Osram Biolux (6500 K).
Le differenze in termini di risultati non sono probabilmente sostanziali e la scelta andrebbe forse fatta anche in base alle esigenze specifiche di illuminazione per ogni pianta acquatica, oltre che sul gusto personale. Così la tonalità della luce fornita dovrebbe essere tale da riprodurre al meglio le caratteristiche della luce che in natura (o nei vivai ??) la pianta incontra.
Piante che normalmente vivono in acque torbide e/o colorate (ad esempio ambrate per la presenza di acidi umici) potrebbero gradire le tonalità più calde, mentre le piante viventi in acque limpide a profondità relativamente alte potrebbero trarre giovamento dai toni più freddi delle lampade a temperatura di colore più alta.
Analogamente non tutte le piante gradiscono la stessa intensità di illuminazione, che andrebbe perciò modulata di conseguenza, anche basandosi sui dati riportati nelle pubblicazioni che trattano delle piante acquatiche.
Purtroppo un altro fattore da tenere in conto è la disponibilità di lampade adatte, tenendo presente che qualche tipo viene purtroppo prodotto solo in alcune potenze. La produzione copre infatti tutte le potenze normali per quanto riguarda le lampade considerate più standard, ma tra le lampade ad Ra>90 alcune potenze sono irreperibili.
Poiché le lampade a temperatura di colore di 3000 e 6500 K sono, tra quelle a “spettro completo”, quelle presenti nel maggior numero di potenze, il loro accoppiamento, quando non vi siano altre soluzioni, rappresenta anch’esso un buon compromesso.
Un’altra possibilità è quella di combinare lampade che da sole presenterebbero sostanziali lacune nello spettro, ma che, accoppiate ad altre lampade di spettro abbastanza complementare, possono allora fornire una luce adatta alle piante acquatiche con uno spettro risultante relativamente completo.
In base a questa osservazione, una delle soluzioni proponibile è l’accostamento di una lampada trifosforo come la Philips Aquarelle (o la Sylvania Aquastar o la Interpet Triton) con una lampada dalle caratteristiche della Osram Lumilux 21-840 (o Philips TLD 840 od altre lampade di simili proprietà).