Cambiare la vasca è una procedura che praticamente tutti gli acquariofili si sono trovati a fare almeno una volta nella vita, o che in ogni caso, si troveranno prima o poi a fare.
I motivi sono i più disparati ma il più classico è sicuramente quello di un upgrade soprattutto in termini di spazio disponibile, oppure per passare da una vasca adattata per il marino ad una vasca specifica per acquari marini. Oppure anche per motivi drastici come una vasca che sta minacciando di rompersi.
In tutti questi casi l’importante è agire molto in fretta, tanto che il cambio d’acqua deve essere eseguito in fretta ed in giornata. Facendo tesoro della mia esperienza che abbiamo fatto nell’aprile del 2007, assieme agli amici di AcquaPortal, vorrei cercare di tracciare un protocollo ideale da tenere per non farsi trovare impreparati in quei concitati momenti. Per farlo userò le tante foto e anche diversi video che abbiamo girato in quella frenetica giornata.
Comincio subito dicendo che io ero totalmente perso… praticamente sragionavo, e quindi non posso che ringraziare tutti gli amici del forum che sono intervenuti per aiutarmi. Senza di loro non ce l’avrei fatta. Quindi un applauso speciale va soprattutto a loro (in rigoroso ordine alfabetico): Adp80 (Simone), Lumaz (Giorgio Ricci), MarcoAP (Marco), Max (Massimiliano), Mbenassi (Matteo), Pfft (Andrea), Zanna Bianca (Maurizio)! Grazie a tutti ragazzi!
Procediamo con ordine.
Dal momento che dobbiamo effettuare un cambio vasca dovremo aver pronta l’attrezzatura del nuovo allestimento, quindi soprattutto la nuova vasca ed il nuovo supporto oltre a tutta l’attrezzatura di complemento che potremo cambiare nel nostro passaggio da un acquario ad un altro. Nel mio caso ho cambiato vasca, sump, mobile e reattore di calcio. Oltre a ciò è buona norma avere a disposizione almeno un paio di rocchetti di teflon ed una confezione di tangit, se alla nuova vasca dovranno essere incollati dei tubi in PVC come in questa che vedrete.
questa è una foto della vecchia vasca alcuni giorni prima del cambio vasca
Poi dovremo aver pronti una serie di contenitori e bacinelle ove ospitare i coralli, i pesci e le rocce vive. E’ molto importante che questi contenitori, bacinelle o cubi di polistirolo, siano sufficientemente ampi, che abbiano tutti almeno un riscaldatore ed una pompa di movimento, meglio ancora se assieme alla pompa ci sarà anche un areatore. Ovviamente anche tante taniche vuote vi serviranno per travasare l’acqua da un acquario all’altro.
Quando si prenderanno i coralli dall’acqua che verosimilmente saranno i primi ad andarsene dalla vecchia vasca, è importante immergerli subito nei vari contenitori facendo attenzione che non si tocchino gli uni con gli altri. I pesci invece possono essere tranquillamente inseriti nelle vasche coi coralli. Le rocce vive sarebbe ottimale poterle inserire anch’esse in un recipiente con le stesse attenzioni riservate ai coralli, se si intende riutilizzarle come di solito succede in un cambio vasca di questo genere, ma potrebbe essere sufficiente tenerle “a secco” avendo però l’accortezza di bagnarle ogni tanto per mantenerle umide.
Bacinelle con coralli ed altro
Passando da una vasca da una certa capacità, nel mio caso 320 litri ad una vasca da 390 litri è fondamentale avere pronta tantissima acqua, molta più di quella che la differenza fra le due vasche lascerebbe supporre. Io con i litraggi in questione, avevo preparato già da alcuni giorni circa 200 litri di acqua nuova, perfettamente salata ed alla giusta temperatura, che stava girando in un grosso contenitore con una pompa, e ci sono voluti tutti!!!. Questo perché non sarà possibile recuperare tutta l’acqua che c’era nella vecchia vasca, perché molti centimetri di acqua che si raccoglieranno sul fondo saranno pieni di sedimenti (orientativamente gli ultimi 5-10 centimetri), e quell’acqua che rimarrà in sump o dentro ai vari reattori e quant’altro non riusciremo fisicamente a trasferirla.
Infine la preparazione di tutto quanto deve tenere in considerazione la temperatura dell’ambiente, noi eravamo a fine aprile, e quindi la temperatura era accettabile, solo appena più fredda dell’acquario nella gestione normale, ma la gestione della temperatura è fondamentale per evitare problemi ai pesci ed ai coralli.
Eccoci quindi pronti per cominciare la nostra fatica.
Premetto che la nostra sicurezza è assolutamente prioritaria, e quindi benché siamo tutti avvezzi a giocare con acqua ed elettricità vi consiglio di procedere con la massima accortezza per evitare di prendere scosse che sono molto probabili quando acqua ed elettricità sono troppo vicini. Possibilmente staccate direttamente la luce, soprattutto se avete una linea dedicata all’acquario.
Il primo passo da fare in ogni caso è quello di spegnere l’illuminazione principale dell’acquario! Sembra banale, ma una forte illuminazione può bruciare i coralli, quando questi saranno lasciati senz’acqua. Nel nostro caso abbiamo lasciato solo i 2 neon t5 blu per permetterci almeno di vedere qualcosa nella vasca, che fra l’altro entro breve si sarebbe riempita di sospensione.
L’acquario si svuota, notate la microphthalma fuori dall’acqua ancora più maestosa
Il secondo passo da fare è quello di iniziare a svuotare la vasca, anche se non completamente per evitare qualsiasi problema ai pesci, ai crostacei ed agli invertebrati. Per farlo vi consiglio di avere a disposizione un tubo bello grosso, noi come si vede nel video abbiamo utilizzato un tubo di scarico della lavatrice, altrimenti con le usuali gomme ci avremmo messo veramente troppo tempo, e la velocità è un fattore importantissimo nell’operazione che andremo a fare. Ovviamente essere in tanti aiuta, perché si possono usare più tubi e quindi riempire più taniche contemporaneamente che andranno all’inizio ad alimentare tutti i recipienti disponibili e che dovranno poi contenere i nostri coralli ed i nostri pesci. Recipienti che come abbiamo detto dovranno subito essere dotati di riscaldatore e pompetta di movimento.
I colori sotto le luci blu, anche fuori dall’acqua sono incredibili!
Successivamente si procederà all’estrazione dei coralli, cercando di inserirli ovunque vi sia posto, con l’accortezza di non farli toccare fra di loro, è possibile a questo punto estrarre anche ricci e lumache che dovessero essere rimaste senza acqua, ai pesci non pensateci neppure, per ora, dato che tanto sarebbe impossibile pescarli fino a che vi saranno rocce in acquario ove nascondersi.
La nuova sump adibita al ricovero di coralli, si intravede il verde di una Acropora nobilis, il giallo di uno Zebrasoma ed una grossa A. formosa
Subito dopo sarà il turno delle rocce vive, che come abbiamo detto devono essere conservate umide.
Rocce vive…
Infine quando saranno rimasti pochi centimetri di acqua potete cominciare a pensare ai pesci. Fate però attenzione ad un paio di dettagli. I pesci hanno tremendamente paura, quindi non si faranno catturare docilmente, e l’uso di un retino soprattutto per pesci grandi potrebbe portarli a rimanere invischiati nella rete, quindi io vi consiglio di usare delle terrine di insalata, che complice la poca acqua si è dimostrata molto semplice da usare per catturare ad uno ad uno tutti i pesci. In questo cambio vasca l’uso del retino ha fatto completamente incastrare un Acreichthys tomentosus, tanto che abbiamo dovuto poi operare di forbici per tagliare il retino, e quello che è rimasto incastrato sul pesce se ne è andato solo dopo diverse ore di nuoto nel nuovo acquario.
Un piccolo acquario Askoll Tenerife 55 con pesci piccoli e gamberi
Una volta estratti i pesci siamo quasi a metà dell’opera.
Si procede togliendo l’alimentazione eventualmente rimaste a tutte le prese dell’acquario, che tanto non servono più, e si estrae la sump dal vecchio mobile, tutte le pompe e gli accessori, i vari computer per acquari etc, e si posizionano da parte, pronti ad essere subito reimpiegati.
Poi si toglie la vasca ed il mobile, nel nostro caso c’erano da affrontare 2 rampe di scale… 🙂 e poi si procede a portare in casa il nuovo acquario, se invece avete sufficientemente posto fareste meglio ad anticipare questa mossa, in modo da non dover perdere ulteriore tempo mentre i pesci sono in attesa del cambio.
Nel mio caso c’era un mobile in alluminio (che ho odiato in quanto non sono mai riuscito a farci un mobile decente attorno) e la vasca. Una particolare attenzione deve essere posta al nuovo posizionamento cercando di mantenere in bolla il più possibile il nuovo mobile ed il nuovo acquario. Con il mobile in alluminio è abbastanza semplice in quanto sotto ogni gamba vi è un piedino filettato… non cercate però di fare come noi, e cioè di mettere in bolla l’alluminio senza la vasca sopra, perché poi sarà impossibile metterci la vasca senza muoverlo 😉 io vi ho avvertito!
Pfft sulla sinistra e ***dani*** sulla destra cercano di mettere in bolla il sostegno in alluminio
Ora non rimane che riempire la nuova vasca… anche se noi abbiamo deciso di fermarci per il pranzo, per una ottima e gustosa piadina romagnola!
Vasca e sostegno finalmente montati
Tornati all’opera avremmo dovuto cominciare a lavorare con tangit e teflon per collegare le tubature rigide in PVC e dar modo al teflon di sigillarsi e volatilizzare i suoi componenti tossici prima di riempire la vasca, e solo successivamente ci saremmo dovuti dedicare alle rocce vive, mentre invece presi dall’urgenza ci siamo dedicati subito alle rocce… o meglio… pfft e Mbenassi hanno costruito la mia nuova rocciata… visto che io ero in panico totale… e devo ringraziarli perché il risultato è stato veramente favoloso. Soprattutto considerando le difficoltà oggettive dovute al fatto di avere tantissime rocce (sebbene ne abbia comunque tolto almeno una decina di kg) e non troppo spazio per dove metterle, anche considerando i coralli enormi che hanno dovuto gestire.
Acropora microphthalma sulla sinistra e formosa sulla destra in braccio rispettivamente a ***dani*** e pfft
Nel filmato si vede anche dove armati di cacciavite abbiamo “diviso” una Acropora formosa un po’ troppo cresciuta, il filmato è il quarto.
A questo punto abbiamo cominciato a mettere l’acqua che come avevamo predetto e come era lecito attendersi ha creato una sospensione immane, non permettendoci di vedere molto. Abbiamo poi inserito i pesci senza farci l’adattamento in quanto le temperature erano identiche e l’acqua di partenza pure, l’acqua nuova in ingresso è stata gestita come fosse un cambio parziale sebbene corposo, ed è stata inserita solo successivamente.
Pfft sistema la Acropora microphthalma sotto lo sguardo vigile di mbenassi
Riempita la vasca non ci rimane da fare altro che collegare la sump, accendere lo schiumatoio e per la prima serata ci siamo accontentati di aver tutti i cavi in terra… senza un grosso ordine… l’importante era che tutto l’acquario funzionasse a dovere e che le perdite fossero ridotte al minimo. Aquatronica è stata collegata alla meglio per poter gestire tutte le utenze senza dover impiegare dei timer provvisori.
MarcoAP in primo piano e Lumaz sullo sfondo contemplano il bel lavoro
E’ importantissimo ricordarsi di inserire tanto carbone attivo nei giorni successivi al cambio d’acqua in quanto i coralli avranno sicuramente sofferto e quindi il rilascio di muco da parte degli sps e di terpeni da parte di coralli molli sarà copioso. Inoltre vi consiglio anche di impostare il vostro schiumatoio su una schiumazione molto bagnata in modo da togliere tanto e subito, anche considerando che la nuova vasca ed i nuovi tubi, il tangit e quant’altro sarà di forte inibizione alla schiumazione e quindi non è detto che lo schiumatoio comincerà a lavorare in breve tempo.
Il lavoro finito come si presenterà qualche giorno dopo, quando non ci sarà più sospensione in acqua
Il tutto si è svolto senza perdite di pesci e coralli, e per questo devo ringraziare gli amici del forum che mi hanno sostenuto ed incoraggiato ed in più momenti hanno preso le decisioni per me. Grazie Ragazzi!
Ma il tutto è stato possibile anche grazie all’estrema organizzazione che ci ha permesso di avere tutto sottomano senza particolari intoppi. Una sola cosa mi sento fortemente di consigliarvi, e cioè se aveste coralli di dimensioni importanti, come quelli che avevo io, sarebbe buona cosa darli via prima del cambio e non portarseli dietro, perché sono quelli che soffriranno maggiormente nel cambio vasca, saranno quelli che produrranno più muco e che rischieranno di uccidere con le loro secrezioni molti altri coralli più piccoli e potrebbero addirittura indebolirsi a tal punto da morire nelle settimane seguenti il nuovo allestimento (a me è successo con una formosa enorme, purtroppo).
In bocca al lupo!
Il sempre stupendo colpo d’occhio che un acquario illuminato e colorato può donare in una casa
Ora che avete letto tutto potete divertirvi con i filmati che abbiamo girato in quella giornata, con doverosi ringraziamenti a Max ed a Zanna Bianca per il supporto tecnico.
Con Max abbiamo improntato una postazione live in cui abbiamo mandato tutto la giornata in streaming su internet, e tramite la quale abbiamo chattato con tutti i forumisti che si sono collegati. A posteriori abbiamo raccolto tutto lo streaming girato e l’ho condensato in un video muto ed accelerato, che in pratica da una posizione fissa vi mostra cosa vuol dire in effetti affrontare un simile cambio vasca. Divertente ma provante.
Se invece vi interessa vedere più in dettaglio le varie fasi della giornata e volete sentire anche cosa ci siamo detti, qua potete vedere i quattro video, che in totale durano attorno ai 20 minuti.
Quindi ricapitolando i passi fondamentali per la perfetta riuscita di un cambio vasca in giornata sono:
Avere amici che ti possano aiutare, da soli è tutto tremendamente più complicato
Disporre di tutto il necessario ma soprattutto acqua salata e già a temperatura in quantità, bacinelle, riscaldatore, pompe, tangit e teflon
Fare tutto con molta calma
Staccare le pompe e spegnere le luci più forti
Togliere i 3/4 dell’acqua dalla vasca vecchia
Estrarre i coralli
Estrarre le rocce
Estrarre i pesci
Scollegare tutto, togliere vasca, eventuale mobile e sump
Installare la nuova vasca in bolla perfetta con una livella
Eseguire tutti i collegamenti con tangit e teflon
Creare la nuova rocciata
Riempire la vasca con l’acqua “vecchia”
Inserire le pompe di movimento anche se tenute al minimo
Inserire i coralli posto che questi siano coperti dall’acqua “vecchia” già presente
Rabboccare con acqua nuova
Eventuale ulteriore inserimento dei coralli
Inserire i pesci
Portare le pompe di risalita a regime e nella giusta posizione
Accendere la pompa di risalita e lo schiumatoio
Inserimento di molto carbone attivo, almeno il doppio in grammi rispetto al litraggio, cioè se la vasca è da 400 litri inserire almeno 800 grammi, da togliere dopo 3 giorni e sostituire con l’usuale quantitativo di carbone usato
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