Gli esemplari della famiglia Callionymidae presentano livree molto attraenti, caratterizzate da decorazioni variopinte irregolari.
Synchiropus splendidus rappresenta la specie in cui la peculiarità summenzionata risalta in modo assai pronunciato.
Synchiropus picturatus (Foto Roberto Sozzani)
I maschi si differenziano dalle femmine per cromatismi più brillanti e la conformazione delle pinne dorsali e anali, dal tratto decisamente allungato.
L’habitat naturale in cui si trovano a proprio agio è rappresentato da fondali sabbiosi ubicati in corrispondenza della barriera corallina. Classificazione
Diffusione
I Dragoncelli, come vengono anche denominati comunemente, proliferano in tutti i mari tropicali e subtropicali (genere Synchiropus), tuttavia diverse specie del genere Callionymus non vivono in acque tropicali contraddistinte da temperature superiori ai 20 gradi e anche per questo motivo esemplari Callionymus lyra sono diffusi in aree dal clima meno temperato (Mare del Nord e Mediterraneo). Biotopo
I pesci originari delle zone tropicali vivono nei paraggi della barriera corallina, in corrispondenza di fondali dominati da ampie distese di sabbia.
Generalmente sono localizzabili in acque relativamente basse, anche se in determinati casi sono stati avvistati a profondità piuttosto consistenti. Caratteristiche fisiche
Questi animali sono caratterizzati da un corpo sensibilmente allungato, connotato da una forma quasi cilindrica o leggermente compressa, in cui spicca per grandezza la testa, che a seconda del sesso, può evidenziare una conformazione più o meno schiacciata.
Per converso, la bocca è di piccole dimensioni ma presenta labbra decisamente sporgenti e, in alcuni casi, una mascella superiore alquanto allargata.
I Calliominidi sono dotati di grossi bulbi oculari che vengono mossi piuttosto frequentemente, e sporgono nettamente rispetto al profilo del capo; questa peculiarità permette a esemplari di alcune specie di insabbiarsi completamente a eccezione degli occhi e, quindi, di osservare l’ambiente circostante senza essere avvistati, o (come accade per molte specie) riposare.
Risulta palese la mancanza di squame, mentre risaltano 2 pinne dorsali e ventrali: la prima (la più piccola) è composta da una quantità minima di raggi duri (dai 2 ai 4); raggi molli, invece, sono posizionati alla base del secondo arto dorsale; le pinne pelviche sono sviluppate marcatamente e sono situate in posizione anteriore rispetto a quelle pettorali.
Le piccole cavità branchiali, situate nella parte alta dell’opercolo branchiale o della testa, rendono agevole la respirazione degli esemplari che sono soliti celarsi nei fondali sabbiosi.
Synchiropus splendidus(Foto Luca Dario)
Comportamento in natura
I Calliominidi sono particolarmente vitali nelle zone ubicate sul fondale, dove ricercano effettuano operazioni di setaccio, alla ricerca di cibo e sono soliti riposarsi: con l’ausilio delle pinne ventrali ricevono la propulsione necessaria per nuotare, e si adagiano su un substrato per dormire.
Il compito di salvaguardare il senso territoriale di queste specie è delegato ai pesci di sesso maschile che adempiono allo scopo battagliandosi continuamente ai limiti dei loro territori.
Alcuni esemplari del genere Synchiropus sono muniti di una spina posizionata nell’opercolo e possono secernere un muco dalle proprietà venefiche: tali armi rivestono un ruolo intimidatorio nelle dispute territoriali con i propri simili, ed entrano in gioco solamente quando l’incolumità degli animali è messa a repentaglio da altri predatori.
Raramente, alcune specie di Callionimidi migrano in altre zone, come nel caso di Callionymus filamentosus, originario dall’habitat del Mar Rosso settentrionale e approdato nelle acque orientali del Mar Mediterraneo; Eleutherochir opercularis, invece, fa la spola tra mare e fiume.
Synchiropus margaritatus (Foto Marco Rosetti)
Habitat in acquario
Le specie più rinomate in campo acquariofilo appartengono quasi esclusivamente al genere Synchiropus.
Esse sono adatte ad acquari popolati da invertebrati, mentre risentono della convivenza con ospiti di taglia grande, svelti a nutrirsi e di natura vivace: tale incompatibilità è dettata da una timidezza intrinseca che caratterizza questi Calliominidi, nonchè dalle dimensioni ridotte della bocca che consente loro di ingerire esclusivamente mangime minuto.
Per quanto riguarda la classica aggressività introspecifica che contraddistingue molte famiglie tropicali, è necessario ribadire che, anche in questo caso, è abbastanza conforme alla norma: l’ostilità cresce in rapporto del minor spazio a disposizione nella vasca, pertanto è caldamente raccomandato predisporre un’ambiente di ampia portata e corredarlo di rocce vive con grotte ed anfratti, necessarie a tutelare l’habitat di ogni ospite.
Synchiropus splendidus(foto Angelo Marchese)
Le condizioni ottimali di allevamento (per l’aspetto nutrizionale consultare il relativo paragrafo) giovano grandemente alla loro vita in cattività; superato il periodo di acclimatazione denotano uno stato di attività febbrile: non di rado si esibiscono in piccoli e cadenzati balzi, spinti dalle pinne pettorali, e esplorano ogni centimetro del fondale alla ricerca di piccoli organismi con l’ausilio della loro bocca a forma di punta.
Inoltre il processo di ambientamento favorevole stimola il loro processo riproduttivo, quindi è da considerarsi assolutamente indicato l’inserimento in cattività di Synchiropus nella forma di una o più coppie (in quest’ultimo caso è opportuno utilizzare vasche molto capienti e ricche di rifugi) appartenenti anche a specie diverse. Alimentazione
La loro principale fonte alimentare è costituita da piccoli invertebrati (vermi, piccoli molluschi e crostacei) e di avannotti.
Le loro prede vengono catturate nel fondale e, solo sporadicamente, inseguono animali che nuotano nelle acque aperte.
Synchiropus picturatus (Foto Luca Dario)
Alimentazione in acquario
L’alimentazione non è semplice. E’ raccomandato l’allestimento con rocce vive dove i callionimidi possono trovare vari tipi di animaletti con cui nutrirsi. E’ d’uopo somministrare mangime a base di invertebrati vari, nella fattispecie Cyclops, Artemia, Daphnia, krill e polpa di mollusco e gamberetto, finemente spezzettati. Fondamentale la somministrazione di un complesso vitaminico. Vista la natura timida e la sua lentezza è consigliabile aiutarsi nella somministrazione di utensili (ad esempio un tubicino rigido dove introdurre e far scorrere verso il basso il cibo), per indirizzare gli alimenti in prossimità dell’animale. Riproduzione
Tale attività viene eseguita durante le ore notturne e si rivela quantomai suggestiva.
Per calamitare l’attenzione della femmina, il maschio esibisce una gamma cromatica in continua evoluzione ed erige la sua pinna dorsale; a scopo raggiunto, i 2 riproduttori nuotano verso le acque sovrastanti seguendo un determinato comportamento che varia da specie a specie: procedono in posizione congiunta (i loro corpi aderiscono l’uno all’altro in corrispondenza dello stomaco), oppure compiono rotazioni attorno ad essi. | Maschio di Synchiropus splendidus, si noti la pinna dorsale allungata. |
L’operazione di risalita culmina a circa 2 metri dal substrato, mentre in cattività i pesci ovviano alla minore profondità della vasca emergendo dalla superficie dell’acqua.
Il processo può essere ripetuto diverse volte prima che gli animali depositino le uova all’apice della traiettoria.
Le uova fecondate sono pelagiche e sono trascinate dalle correnti in aree distanti da quella originaria.
Lo sviluppo degli avannotti avviene in tempi vincolati al genere di appartenenza: Synchiropus è piuttosto veloce nello sviluppo, infatti trascorre poco più di una settimana dalla schiusa alla fase di metamorfosi; in altre specie, come quelle appartenenti al genere Chalinops (proveniente dall’Oceano Atlantico) L’esemplare maschio presenta una pinna dorsale più alta rispetto a quello femminile; caratteristica analoga è ravvisabile anche per quanto concerne il secondo arto dorsale.
Generalmente le femmine presentano una livrea meno vistosa in quanto a intensità cromatica e a dimensioni.
Nel corso del periodo della riproduzione il maschio denota un prolungamento dei raggi posizionati alla base della pinna dorsale. Synchiropus Diffusione
Oceano Indiano e Pacifico (prevalentemente nella parte occidentale). Particolarità
L’apertura branchiale risulta circoscritta unicamente ad una piccola fessura situata in corrispondenza dell’opercolo branchiale.
La parte iniziale delle pinne pettorali è collegata alla parte terminale delle pinne ventrali mediante un’apposita membrana, inoltre la conformazione della testa e del corpo sono schiacciati in modo abbozzato.
Il maschio e la femmina si distinguono palesemente: entrambi sono muniti di pinne dorsali, ma nel caso di esemplari maschili delle specie S. splendidus e S. picturatus il primo raggio della pinna dorsale anteriore denuncia un’estensione marcata.
I pesci dello stesso sesso appartenenti alle specie S. stellatus e S. ocellatus evidenziano tale prolungamento a tutti i raggi della prima pinna dorsale e l’epidermide circostante è caratterizzata da punti dalla forma particolare (richiamano la foggia di un bulbo oculare).
Quando inaugurano i rituali amorosi o quando si sentono minacciati, i maschi innalzano la propria pinna dorsale, impressionando in tal modo il proprio partner o l’avversario di turno. Synchiropus ocellatus Lunghezza
Misura massima di circa 7 cm. Diffusione
Indo-Pacifico. Biotopo
Fondali sabbiosi o rocciosi, ubicati nella barriere coralline e nei reef morti, fino a circa 30 metri di profondità. Comportamento in natura
Trattasi di una specie, i cui esemplari possono vivere solitari oppure si radunano in coppie o grossi branchi composti da circa una quarantina di esponenti e dall’assetto poco omogeneo.
Il compito esclusivo di preservare i territori minacciati spetta ai maschi che si adoperano in tal senso attuando una serie di mosse intimidatorie (ad esempio innalzano la loro maestosa pinna dorsale) per allontanare i contendenti.
In caso di pericolo o per assolvere alla funzione fisiologica del riposo i pesci si riparano nel fondale sabbioso.
Analogamente ad altri Dragoncelli, i riproduttori nuotano verso la superficie marina per rilasciare lo sperma e le uova prima di far ritorno al substrato.
Per soddisfare il proprio fabbisogno nutrizionale catturano piccoli invertebrati (vermi e pesci) e si procacciano uova reperite tra i ciuffi di alghe, inoltre possono procurarsi alimenti supplementari brucando i vegetali summenzionati. Habitat in acquario
La specie può essere allevata fruttuosamente se vengono rispettati determinati requisiti di vario tipo: innanzitutto è buona regola evitare l’abbinamento a pesci di grosse dimensioni e propensi a nutrirsi voracemente; la presenza di rocce vive garantisce il regime alimentare principale, mentre a livello integrativo è possibile somministrare Cyclops, Artemia, Krill e di polpa di mollusco e gamberetto tagliati finemente; la formula vincente per rendere accogliente l’habitat in cattività consiste nel riferirsi ad acquari che abbiano superato la fase di “rodaggio” da parecchio tempo e siano particolarmente ricchi di microfauna, inoltre devono presentare un numero cospicuo di caverne e anfratti; non meno importante è la presenza di una prospera vegetazione di alghe, nella quale l’animale possa nascondersi e trarre adeguato sostentamento alimentare.
La riproduzione della specie avviene nel corso delle ore serali (per altri ragguagli consultare il paragrafo “Particolarità” della scheda dedicata a S. splendidus).
E’ spesso utilizzato con successo per combattere la piaga delle Planarie che possono comparire negli acquari di barriera. Particolarità
Una peculiarità anatomica e cromatica differenzia il maschio dalla femmina: il primo presenta una pinna più grande rispetto alla controparte femminile, inoltre una pletora di macchie scure orlate di giallo punteggia la superficie del suddetto arto.
Conformemente a tale dato, le dimensioni del maschio possono raggiungere misure doppie rispetto agli standard femminili.
Inaugurati i giochi amorosi il maschio erige completamente la pinna dorsale ed effettua una serie di giri attorno alla femmina basati su moti ondulatori prodotti da tutto il corpo.
Successivamente il corpo della femmina viene avvolto dalla pinna ventrale del maschio ed entrambi nuotano all’unisono verso la superficie dove espellono le piccole uova.
I rituali di accoppiamento avvengono generalmente nel tardo pomeriggio e ricalcano quasi fedelmente le tappe analoghe intraprese dalla specie Callionymus lyra.
Synchiropus picturatus Lunghezza
Il valore massimo si attesta sui 5 cm di lunghezza. Diffusione
Acque territoriali delle Filippine e Melanesia. Biotopo
Barriere coralline, fino a 20 m di profondità. Comportamento in natura
Tale specie vive singola o forma una coppia in habitat corallini, nettamente isolati rispetto ai territori degli altri pesci.
l’animale perlustra minuziosamente le praterie di alghe, non tanto per brucare i vegetali, ma alla ricerca dei piccoli organismi presenti in esse.
Spinto da bisogni alimentari impellenti, può mordere delle attinie, ma solo sporadicamente può dare sfogo a tale comportamento. Habitat in acquario
Risulta limitata la diffusione di tale specie in ambito acquariofilo, data la loro distribuzione su scala assai ridotta, pertanto i il loro prezzo di mercato è generalmente alto: i pochi esemplari sono importati dalle Filippine e da Salawatti.
E’ importante considerarne l’alto grado di ostilità introspecifica, quindi è di rigore introdurre al massimo una coppia di esemplari, altrimenti si rischia di assistere a battaglie feroci.
L’acquario deve essere in funzione da un certo periodo di tempo e presentare i requisiti canonici dell’acquario tropicale: invertebrati, e una morfologia ambientale studiata attentamente, che privilegi la formazione di nicchie e rifugi.
E’ spesso utilizzato con successo per combattere la piaga delle Planarie che possono comparire negli acquari di barriera. Particolarità
Il maschio e la femmina sfoggiano una forma e una colorazione quasi identica, tuttavia il maschio è contraddistinto da un corpo più grande e da un cromatismo maggiormente intenso, inoltre la sua pinna dorsale denota uno sviluppo più pronunciato, al pari dell’arto caudale. Synchiropus splendidus
Lunghezza
Misura massima di 10 cm per i maschi e 6 cm per le femmine. Diffusione
Acque costiere australiane, in corrispondenza del Queensland e acque territoriali delle Filippine. Biotopo
Fondali sabbiosi adiacenti alla barriere coralline. Caratteristiche fisiche
La livrea di S. splendidus sfoggia dei cromatismi decisamente strabilianti: decorazioni arzigogolate (nella forma di strisce e macchie) si stagliano sulla superficie del corpo, caratterizzata da una tonalità verde-oro bluastra, mentre lunghe linee blu orlate di colori scuri si protraggono attraverso le pinne, decorate anche, in corrispondenza del secondo arto, da macchie verde-oro.
Gli occhi denotano un cromatismo dorato e nero, in netto contrasto con le tonalità chiare della testa.
Nella parte inferiore del muso è evidente una linea scura che raggiunge l’opercolo, disseminato di macchie dorate. Comportamento in natura
La loro presenza viene segnalata in acque piuttosto basse (non oltre i 4 metri di profondità).
Gli esemplari maschili denotano un senso territoriale alquanto sviluppato che li porta a difendere le zone di appartenenza con inusitata tenacia e a trascurare addirittura le operazioni di ricerca alimentare.
Durante le contese territoriali, i pesci cercano di sopraffare i contendenti colpendone le pinne pettorali al fine di comprometterne i movimenti e renderli maggiormente vulnerabili.
Sono attivi prevalentemente durante l’alta marea, mentre in periodi di bassa marea gli animali si ritirano in caverne o antri marini.
Si tratta di una specie dedita alla formazione di branchi piuttosto grandi composti da circa 20 esemplari distribuiti in uno spazio di circa 20 metri quadrati.
La fonte principale di approvvigionamento nutrizionale è costituita da invertebrati vari, quali minuscoli crostacei, anellidi, altri vermiformi e, all’occorrenza, anche piccoli alimenti vegetali (alghe). Habitat in acquario
La gestione di più esemplari (maschili) della medesima specie è attuabile con maggior facilità se viene allestito un acquario ricco di spazi e nascondigli, in caso contrario l’aggressività introspecifica cresce a dismisura e può culminare in attacchi mortali.
Conformemente a quanto visto per altre specie dello stesso genere, è importante non introdurre ospiti di taglia maggiore che renderebbero alquanto problematica l’assimilazione alimentare di S. splendidus; per contro, risulta una mossa appropriata l’inserimento di tale specie in acquari densamente popolati da piccoli invertebrati.
A integrazione del mangime presente nel fondale dell’acquario, occorre nutrire i pesci con Cyclops, Artemia, Krill e polpa di mollusco e gamberetto tagliati finemente, badando che le razioni somministrate siano abbondanti e variegate, pena un probabile deperimento degli animali nell’arco di breve tempo. Particolarità
Quando un pesce viene catturato secerne una sostanza mucosa formante una sorta di guaina trasparente che perdura anche durante il trasporto dell’animale.
Le caratteristiche che differenziano i maschi dalle femmine sono di vario tipo: anatomicamente parlando, il maschio denuncia dimensioni maggiori ravvisabili anche nell’ampiezza della pinna dorsale e nell’estensione del primo raggio; inoltre la livrea è caratterizzata da una decorazione differente.
In base a studi condotti sulla riproduzione della specie in cattività è stato appurato che le modalità di accoppiamento si svolgono analogamente a quanto visto per S. ocellatus.
I corpi dei riproduttori si avvinghiano seguendo un iter diverso rispetto a quest’ultima specie: il maschio si accorpa alla femmina mordendole la pinna pettorale, non avvolgendola quindi con l’ausilio della pinna ventrale e anale. Synchiropus margaritatus Lunghezza
Misura massima di 6 cm. Diffusione
Risiede in un’area che si estende dalle acque dell’Africa orientale allo Sri Lanka. Biotopo
Barriere coralline e vaste praterie marine. Comportamento in natura
Vive solitario o in coppia nelle ramificazioni coralline o nei pressi di vegetazione marina; in tale habitat svolge operazioni di caccia a detrimento di piccoli invertebrati. Habitat in acquario
Per avere una comunità prospera, occorre associarlo preferibilmente a un pesce di sesso femminile e scartare a priori l’affiancamento a un gruppo nutrito di Dragoncelli, visto che la specie denota un’elevata aggressività introspecifica.
E’ importante curare l’ambiente e, in particolare, il substrato aggiungendo diversi vegetali e gli immancabili coralli; in tal modo l’animale può adattarsi alla cattività.
Il pesce può nutrirsi di piccoli organismi catturati nell’ambiente e beneficiare di mangimi somministrati dall’acquariofilo.
L’illuminazione artificiale della vasca deve essere moderata e non essere eccessivamente diffusa; inoltre è bene collocare l’acquario in un angolo della stanza, sufficientemente esposto ai raggi solari. |