Il modulo GSM
Il modulo GSM è probabilmente l’accessorio più utile dopo il modulo base, dato che è in grado di avvertirci in caso di mancanza di energia elettrica che è il maggior nemico per un acquario a causa del consumo di ossigeno da parte degli abitanti, soprattutto per un acquario di barriera densamente popolato di pesci e coralli.
Avendo una batteria al litio ricaricabile in dotazione, il modulo ci avviserà quando vi sarà mancanza di corrente elettrica con un messaggio ripetuto 3 volte ad intervalli di 15 minuti, e quando ritornerà la corrente. Ho trovato il tutto estremamente comodo e di sicuro aiuto, perché l’essere avvertiti quando vi è mancanza di corrente è fondamentale per poter mettere in atto qualche strategia alternativa di recupero, a volte magari salta la corrente per una banalità e basterebbe essere in casa per scongiurare eventuali problemi.
Oltre a questo è possibile richiedere (o ricevere) informazioni sullo stato della vasca.
Per richiederle è sufficiente spedire un sms al modulo, che ovviamente avendo una SIM avrà anche un numero di cellulare, con scritto “query” e limulus risponderà con un messaggio scritto in questo modo:
Time: 14:56 Vasca 8,09 ph Redox 297 mv Reattore 0,00 ph Temp. 25,4 C Temp. aux 25,4 C Conduc. 57,1 mS No alarm active
Ove ci informa dell’orario attuale, dei valori misurati in vasca con le proprie sonde e se vi siano allarmi attivi, e nel caso viene proposto di eliminarli, a me manca la sonda pH del reattore come si può vedere.
E’ inoltre possibile chiedere ad Aquasmart che ci informi del funzionamento del sistema ad una determinata ora, utile ad esempio quando si è in vacanza. Si deve impostare il numero di telefono e stabilire fino ad un massimo di 4 invii giornalieri. E’ possibile farsi avvertire in caso ci si trovi in una qualsiasi situazione di allarme, come ad esempio temperatura troppo alta, ph troppo basso e così via.
Il modulo in sè non ha nessun led, quindi guardandolo è impossibile sapere se stia funzionando o meno, anche tramite il modulo terminale non è possibile verificare lo stato della ricezione, nè il credito residuo, rendendone la gestione un po’ complicata, siccome però il discorso è legato solo ad una mancanza di implementazione nel modulo terminale sono sicuro che nel giro di qualche mese Roberto sarà in grado di porvi rimedio. Nel frattempo potreste tenere un messaggio attivo al giorno in modo che siate sicuri del buon funzionamento del modulo, cosa per altro consigliata da Roberto stesso nel manuale a corredo.
L’unico modo per interagire in maniera completa con il modulo GSM è quello di usare un computer, ove si possono impostare le proprie preferenze, verificare lo stato di carica della batteria e del segnale, così come il credito residuo tramite la pressione di un tasto. A me personalmente l’opzione del credito residuo ha ben funzionato con TIM e Vodafone ma non con Wind per il quale l’unico metodo era quello di togliere la SIM ed inserirla nel proprio cellulare (questo dovuto alla diversa gestione del tempo fatto dai gestori).
Parlando del funzionamento sul campo, ineccepibile a parte i rilievi fatti sopra, devo rilevare come l’inserimento della SIM sia un po’ complicata, in quanto l’involucro esterno del modulo è sporgente rispetto al lettore di SIM, e vi consiglio di seguire alla lettera le istruzioni per l’installazione, in quanto non seguendo nell’esatto ordine la procedura di installazione si avrebbe come risultato il non riconoscimento del modulo.
Il modulo GSM si collega all’unità base tramite un cavo con terminazione RJ11 che si va ad innestare nella porta per il modulo terminale. Per questo dalla parte opposta del modulo GSM vi è un’altra porta RJ11 che permette il collegamento con l’eventuale modulo terminale.
Il modulo viene fornito completo di cavo di collegamento e manuale d´uso, non è ovviamente compresa la SIM.
Il collegamento al computer
Come detto in premessa Aquasmart nasce come naturale complemento ad un computer, motivo per cui il collegamento al pc fa parte del sistema ed il cavo di collegamento, seriale, è incluso. Il programma Aquasmart è molto completo e posso definirlo acquariocentrico, nel senso che la configurazione viene fatta accoppiando una determinata presa od unità di potenza con un determinato oggetto già definito all’interno del sistema.
Ad esempio la configurazione prevede l’utilizzo di 6 prese di alimentazione da destinare all’illuminazione, sta a noi collegare i nostri cavi (io ad esempio ne ho 2, un cavo accende i due neon blu ed un altro i 6 neon bianchi), e definire nel menù configurazione dove siano collegati, poi tramite il menù opzioni si può agire sul sistema per determinare i vari fotoperiodi. Nella schermata principale è possibile vedere anche le ore di uso delle singole prese destinate all’illuminazione dell’acquario, per darci una idea di quando cambiare i relativi bulbi.
La schermata principale è organizzata in modo da poter tenere d’occhio tutti i principali valori della vasca sulla destra, anche quelli non in uso che purtroppo non sono escludibili, e le varie prese sulla sinistra. Cliccando il pulsante monitor sotto le varie barre che riportano i valori della vasca è possibile vedere i grafici dei vari valori, con l’ultimo aggiornamento firmware il modulo base registra i valori anche in assenza del collegamento al computer (sul modulo terminale non è possibile visualizzare i grafici) e li scarica successivamente.
Ovviamente è possibile accedere alla schermata di configurazione delle sonde e quant’altro necessario sia come opzioni che come configurazione.
Il modulo ethernet
Per collegare Aquasmart al computer è possibile utilizzare anche il modulo ethernet. Il cui vantaggio maggiore è quello di poter essere collegato ad un router o ad un access point wi-fi per poter comunicare con il computer senza fili. Io sto aspettando di trovare il modo di inserire un access point nella sump, e quindi fino ad allora non potrò utilizzarlo in questo modo. Diversamente il suo funzionamento non ha rappresentato problemi di sorta, ma senza potersi collegare tramite wi-fi è abbastanza inutile. Il mio modulo aveva un piccolo difetto costruttivo e non era semplice inserire lo spinotto dell’alimentazione.
Nulla di problematico, intendiamoci, però è stato necessario limare un po’ la plastica dello spinotto per poterlo fare funzionare.
L’evoluzione del Sistema
Il sistema sono sicuro continuerà ad evolversi, perché Roberto è molto appassionato del suo lavoro e continua incessantemente a rilasciare aggiornamenti e moduli.
Solo che poi io mi guardo indietro e mi chiedo cosa mai ci potrebbe essere da aggiungere… c’è praticamente tutto!
L’accessorio che ha conquistato molti utenti è sicuramente il modulo inverter, che in pratica funziona come il modulo Tunze descritto sopra, ma che lavorando in frequenza riesce, entro certi limiti, a far funzionare qualsiasi pompa a corrente alternata come fosse elettronica e quindi a variarne il flusso, che poi viene gestito nel menù GESTIONE POMPE DI RICIRCOLO già descritto sopra. Conosco diversi utenti che lo usano accoppiato alle Tunze Stream 6060 e 6080 con estrema soddisfazione. In alcuni casi si possono rilevare alcuni problemi di lettura alla sonda di rilevamento del pH, anche se il problema non è imputabile all’inverter quanto ad una non perfetta schermatura delle pompe stesse.
Esiste poi il modulo dosometrico che comprende due pompe dosometriche e può tornare utile in diverse situazioni.
Le Sonde e le interfacce
Le sonde sono collegate al sistema tramite una interfaccia (nella foto le tre interfacce in mio possesso). L’interfaccia è virtualmente eterna mentre le sonde sono da cambiare ad intervalli più o meno predefiniti, a seconda della qualità scelta in fase di acquisto ed alla manutenzione che se ne fa, dato che per alcune tipologie di sonde Limulus mette a disposizione sonde di qualità crescente con il costo.
Le sonde sono tutte terminate con connettore BNC che va innestato nella corrispondente interfaccia, a parte le sonde di temperatura e livello che sono terminate con connettore RJ11.
Sonda di Temperatura
La sonda di temperatura è in vetro ma non è completamente sommergibile. E’ allo studio e presumo sarà di prossima commercializzazione un sonda di temperatura sommergibile che ho avuto in prova direttamente da Roberto.
Il funzionamento è semplice ed integrato nel sistema, si definisce un intervallo di temperatura all’interno del quale il sistema non applica nessuna correzione. Ed un livello minimo e massimo, nel momento in cui si raggiunge il limite superiore si attiva l’eventuale sistema raffreddante, che sia una ventola tangenziale, una batteria di ventole oppure un refrigeratore, mentre al raggiungimento del limite inferiore si attiva il riscaldatore. Se si supera il livello di guardia massimo si può scegliere di spegnere le luci, ma in ogni caso si attiva l’allarme e, se presente, il modulo GSM ci manda un SMS di allerta.
Purtroppo ho notato che la sonda di temperatura è un po’ ballerina, e salta da un valore all’altro anche distanti fra loro diversi decimi di grado, è possibile leggere consecutivamente 25,7° e poi 26,0° e questo è sicuramente un problema per una corretta gestione del riscaldatore e dell’eventuale refrigeratore. Io penso che tutto dipenda dalla sensibilità della sonda stessa, che legge appunto con troppa precisione le differenze di temperatura in vasca. Per bypassare il problema è sufficiente impostare un delta maggiore di 0,3°, ad esempio 0,5° per scongiurare degli attacca-stacca continui.
Sensore di Livello
Il sensore di livello è di tipo a galleggiante, nella foto potete vederlo prima dell’inserimento in acqua. La costruzione del supporto è favolosa. Il cavo scorre all’interno ed il galleggiante è avvitato sull’asta. Nel lato superiore tramite viti in plastica è possibile serrarlo al vetro impedendone ogni movimento accidentale. Veramente curato e di ottima fattura. In quasi un anno di uso non ho mai avuto nessun tipo di problema né di blocco.
Il software che lo gestisce permette di scegliere l’intervallo entro cui il ripristino funziona, ad esempio per programmare il ripristino solo notturno in caso di uso di Kalkwasser (acqua calcarea) e di impostare un tempo massimo di funzionamento della pompa di rabbocco per evitare problemi di eccessivo riempimento della sump, in ogni caso un segnale di allarme o un sms verrà inviato in caso di malfunzionamenti.
Limulus inoltre è impostato anche per far funzionare una elettrovalvola collegata all’impianto di osmosi in modo da automatizzare il rabbocco del serbatoio di acqua dolce, è sufficiente impostare come sopra l’orario di funzionamento e l’intervallo (in minuti) entro cui ci si aspetta che venga riempito il vano di rabbocco.
Sonda pH
Limulus fornisce tre tipi di sonde pH, una in plastica e due in vetro, di cui una ricaricabile.
Io ho la sonda pH in plastica, quindi mi aspetto che quelle in vetro siano alquanto ottime ma che che garantiscano una costanza di funzionamento, se ben manutenute, pressoché infinita.
Il sistema Aquasmart prevede la gestione di due sonde pH contemporaneamente, tanto che sia sul pannello del programma per pc, sia nella pagina della lettura dei valori nel modulo terminale, sia negli SMS spediti, è sempre presente la doppia dicitura con sonda pH e sonda Reattore.
Io uso una sola sonda e la tengo in sump, anche perché il mio attuale reattore di calcio non accetta le sonde e quindi ne effettuo la taratura in maniera manuale, altrimenti tramite il programma si potrebbe comandare l’accensione dell’elettrovalvola collegata alla bombola di CO2 per mantenere il pH nel reattore al giusto valore.
L’uso della sonda in vasca invece serve per il monitoraggio continuo dell’acquario e come monitoraggio di larga massima della concentrazione di carbonati, in quanto in genere un abbassamento del valore minimo del pH sottintende un calo del kH.
Nel periodo di quasi un anno di uso della sonda non ho riscontrato nessun problema, la sonda risponde bene alle variazioni della vasca, il valore è assolutamente credibile, e la staratura non troppo evidente anche dopo 3 mesi di uso continuo.
Apro una parentesi per il sistema di taratura fatto tramite computer, che mi sembra fatto molto bene, e che da poco è stato integrato anche nel modulo terminale per poterlo fare senza dover per forza collegarci il computer (feature che io, per altro, non ho ancora provato).
Per tarare le sonde si usano due soluzioni tampone a pH noto, io preferirei usare, visto il campo di applicazione, una soluzione a pH 7 ed una a pH 9. E’ sufficiente entrare nel menù di taratura e mettere la sonda nella soluzione a pH maggiore, a questo punto si deve aspettare che il valore letto si stabilizzi e si imposta il valore di riferimento, in questo caso 9. Una freccina ci mostrerà l’andamento della lettura, se in forte crescita od in forte calo, se in crescita od in calo o se stabile. Solo quando il software ci mostrerà la stabilità della sonda sarà possibile premere il pulsante di accettazione della misura, scongiurando in questo modo eventuali errori. Si potrebbe quasi quasi pensare ad una taratura automatica 🙂 Ovviamente si ripete il tutto per la soluzione a pH basso.
Limulus fornisce soluzioni di calibrazione da pH 9 e pH 4
Sonda Redox
Aquasmart rende disponibili tre tipologie di sonde redox, una in plastica, una in vetro ed una in vetro ricaricabile, di costi e qualità crescente. Anche qua ho scelto di prendere quella in plastica.
La sonda funziona bene, si calibra facilmente ed in poco tempo, e in circa un anno di uso non ho ravvisato nè cali nè alterazioni sensibili nelle misure, che anzi mi sono sempre sembrate congrue con lo stato di salute della mia vasca.
La misurazione del potenziale redox nella vasca è importante perché è probabilmente l’unico parametro chimico fisico che condensa in un numero lo stato di salute del nostro acquario. Valori vicini o superiori a 400 sono infatti considerati ottimali. Usando quindi la sonda redox assieme al modulo GSM (o al modulo ethernet) è possibile avere un parametro per rendersi conto anche da lontano se l’acquario abbia o meno dei problemi. Quando sono in vacanza per qualche giorno questo è l’unico parametro che mi interessa guardare, oltre agli allarmi.
La misurazione del potenziale redox è fondamentale per la eventuale somministrazione di Ozono O3, in quanto può essere usata come controllo per attivarne o disattivarne la somministrazione in caso di potenziale redox troppo alto.
Limulus fornisce una soluzione di calibrazione da 475 mV.
L’ultima mia taratura, risalente a qualche giorno fa con la sonda vecchia di quasi un anno e dopo 3 mesi di utilizzo dall’ultima calibratura, mi ha restituito un valore di 473 mV, quando la soluzione di taratura è di 475 mV, mi pare un risultato degno di nota.
Sonda Densità
La sonda di densità è unica, anche in fuzione della particolorità della stessa. Tutte e tre le sonde chimiche (pH, Redox e Conducibilità) funzionano misurando una differenza di potenziale in acqua, dopo aver immesso esse stesse una corrente pressoché infinitesima.
La misurazione più critica è però sicuramente quella della densità, che immette una corrente che differisce di almeno un ordine di grandezza dalle altre due, e quindi la misurazione della stessa corrente è sicuramente più difficoltosa.
La sonda Aquasmart, nella mia esperienza non ha fatto eccezioni.
Sebbene la procedura di taratura mi sia sembrata di ottimo livello, essendo una calibrazione a due punti. Prima si effettua una misurazione in aria libera con sonda ben sgocciolata che viene posto come 0 del sistema, e poi una misurazione nella soluzione tampone (53mS)
Purtroppo non è stato semplicissimo farla funzionare in maniera ideale, sia per i problemi di taratura, perché magari lo zero non era settato in maniera ottimale, sia per i noti problemi di misurazione di correnti in vasca, tanto che fra tutte le sonde, la densità è stata quella che ha richiesto un maggior numero di tarature, anche una volta al mese, e che per motivi vari si poteva starare dopo pochi giorni magari per una lumachina.
Quindi l’uso di un rifrattometro a parte, è, secondo me altamente consigliato per non dire assolutamente indispensabile.
Limulus fornisce una soluzione di calibrazione a 53 mS per la calibrazione della sonda di densità da usarsi in acqua salata.
Le mie conclusioni
Come ho avuto modo di ribadire più volte, secondo me un sistema di gestione integrata dell’acquario è una necessità quando si possiede un acquario di un certo livello, soprattutto per monitorare, gestire, impostare qualsiasi cosa ci serva. Esistono soluzioni alternative che spesso sono meno pratiche e sicuramente più difficili da personalizzare ed impostare.
In ogni caso, utilizzare un sistema computerizzato di questo tipo è un vero divertimento, e le applicazioni che si possono implementare sono utili, comode e in alcuni casi, come il modulo GSM, sono l’unica nostra ancora di salvezza per conoscere lo stato della vasca anche quando non c’è nessuno in casa (occhio solo a non esagerare nel farsi spedire gli sms… quelli si pagano a parte!).
Il sistema Aquasmart si è rivelato un valido alleato in questo, permettendomi di gestire tutte le utenze della mia vasca, che sono complesse credetemi, senza particolari problemi, ed anzi con il bonus della gestione del modulo Tunze, di quello GSM e della luce lunare, che sono diventati ormai una vera e propria droga.
Devo inoltre sottolineare l’estrema gentilezza e attenzione al cliente di Roberto che si è sempre dimostrato disponibile a qualsiasi giorno ed a qualsiasi ora, sia per spiegazioni tecniche che per togliermi dai guai quando non riuscivo a configurare il sistema come avrei voluto.
L’unico problema riscontrato, come evidenziato nel testo, è stato quello della rilevazione della temperatura, che in certi momenti è stata un po’ troppo approssimativa per i miei gusti, sebbene facilmente aggirabile aumentando l’offset di intervento del termoriscaldatore.