Uno dei miei pesci preferiti del Mediterraneo è l’Apogon Imberbis, tant’è che l’ho scelto come soggetto di copertina del libro Scuba Italia. Il motivo è semplice: nasconde un segreto particolare che a prima vista nessuno nota. Ci vuole spirito di osservazione, pazienza e passione per capirlo, ma una volta conquistato questo suo segreto, diventa simpatico e interessante e non resta più ‘anonimo’ come potrebbe essere un pesce qualunque. Il 95% dei sub in immersione non fa particolare attenzione al re di triglie, perché quando lo si avvicina, tende a nascondersi tra le grotte e gli anfratti. La sua bella colorazione rossa accesa, permette però di non perderlo di vista e aspettando un po’ e osservandolo, si noterà che nel periodo giusto può tenere la bocca leggermente aperta. Il motivo? Il maschio nasconde e protegge in bocca le uova che ha depositato la femmina; durante l’incubazione orale migliaia di piccole vite vengono riposte nelle sue mani, o meglio, nella sua bocca che apre di tanto in tanto per l’ossigenazione. Recentemente sono stato in visita all’acquario di Genova e in una delle vasche è stato ricreato l’habitat proprio per lui, l’Apogon Imberbis. Mi sono fermato e subito il mio sguardo l’ha cercato dove doveva essere, tra le rocce lì riposte; ho atteso pochi istanti e si è fatto vedere.
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