In questo articolo vi spiegheremo passo passo e con foto dettagliate come realizzare un impianto di Anidride carbonica artigianale per nutrire le vostre piante in modo economico efficace ed efficiente. Ecco il materiale di cui avete bisogno per realizzare la struttura del vostro impianto di Anidride carbonica artigianale: Da sinistra troviamo la colla Epossidica Bicomponente; ne esistono svariate marche e svariati formati. I più pratici, a nostro avviso, sono distribuiti dalla Arexons e dalla Bison. Ricordatevi che la colla deve essere trasparente e specifica anche per materiali plastici. Troviamo poi un normale paio di piccole forbici; un tubicino rigido di diametro esterno di 5 mm; due metri di tubicino flessibile del diametro esterno di 6 mm (quelli usati normalmente per gli areatori); una porosa di legno di tiglio; un tappo; una bottiglia di plastica da due litri. Il primo passo da fare è quello di bucare il tappo al centro con le forbici. Non esagerate nel forarlo. Tenete presente che dentro andrà inserito il tubicino rigido. Ora tagliate un pezzo di tubicino rigido della lunghezza di 5-10 cm… …e inseritelo nel foro che avete fatto sul tappo. Fate in modo che il pezzo più lungo resti nella parte esterna del tappo (proprio come nella foto). Adesso potete miscelare la colla epossidica. Come vedete questa marca ha un particolare dosatore, molto comodo. Miscelatela e maneggiatela con cautela su un piattino da caffè che probabilmente poi non riutilizzerete più, perchè la colla è quasi impossibile da rimuovere. Fate trascorrere alcuni minuti in modo che la colla si raffermi un po’ e applicatela intorno al foro e al tubicino, sia nella parte superiore… …che nella parte inferiore. Ci vogliono alcuni minuti prima che si asciughi un po’ e faccia presa. Dovete quindi stare attenti che non coli o che si distribuisca in modo non uniforme. Questa foto è stata scattata 4 ore dopo, perchè questo è il tempo necessario per far sì che la colla si saldi per bene. Una volta che questo avviene possiamo inserire il tubicino flessibile nella estremità esterna del tappo… …ed eventualmente provare ad avvitare il tappo sulla bottiglia per vedere se chiude bene o se della colla è finita nella filettatura del tappo. E’ molto importante che il tappo chiuda alla perfezione, altrimenti gran parte della Co2 prodotta andrà persa. Volendo si può anche inserire una piccola guarnizione: se ne vendono di sfuse nei ferramenta o nei Brico. Nell’altra estremità del tubo possiamo già inserire il nostro diffusore di Co2. Noi di AcquaPortal consigliamo le porose di legno di tiglio, che fanno delle bollicine molto piccole, oppure… …possiamo usare le classiche porose per areatori, possibilmente quelle che micronizzano di più. Esistono anche altri metodi per far si che la Co2 si sciolga meglio nell’acqua, ma non ve li stiamo a spiegare, perchè sono veramente tanti e ognuno ha il suo metodo, quindi lasciamo a voi la scelta e l’inventiva. |
Messaggio precedenteGuida alla costruzione artigianale di un reattore di calcio
Next PostDocumento senza titolo