Durante gli anni del liceo, nella mia stanza avevo un piccolo acquario ( 70 litri ) con qualche guppy, un paio di tritoni (Cinops Orientalis) e per un periodo due lumache gialle scientificamente denominate Pomacea bridgesii e meglio conosciute come ampullarie. Trasferitomi a Milano per studi, dovetti abbandonare la mia adolescenziale passione per gli acquari. Il mio primo appartamento era un monolocale di circa 16 mq che non mi permetteva di trovare lo spazio neanche per un minuscolo acquario.
Sette anni dopo, mi trasferii finalmente in una casa degna di tal nome. Quindi non avevo più scuse; cosi una sera navigando in Internet e visitando tanti splendidi siti di appassionati di acquariologia, cominciai a pensare seriamente a comprarmi un acquario.
I miei primi ?ospiti? dovevano appartenere ad una specie resistente (odio vedere morie di pesci causate da inesperti acquariofili), scientificamente interessante e simpatica.
Cosi mi ricordai di quella piccola lumaca gialla che svolgeva diligentemente la sua funzione di pulitore e trascorse circa due anni nel mio primo acquario.
Scrissi su Google ?Ampullaria? e il primo risultato che mi ritrovai di fronte era il link: http://www.applesnail.net . Clicco sul link sicuro di dover visitare un sito con poche e scarne informazioni (i principali libri di acquari raramente dedicano più di 15-ina di righe alle Ampullarie), invece mi trovai di fronte ad un ampio sito con articoli tradotti in 14 lingue.Applesnail.net conteneva tutte le informazioni necessarie per iniziare ad accudire delle Ampullarie; oltre a molti articoli scientifici e storici su questo simpatico mollusco. Avevo deciso che le Ampullarie erano gli ospiti ideali per riavvicinarmi alla acquariologia. L’acquario Approfittai di un pomeriggio libero per recarmi in uno dei negozi di acquari vicino casa e acquistai un piccolo acquario da 30lt e 3 ampullarie: 2 gialle di cui una grande e un’altra piccola, 1 piccola color ambra con striature marrone scuro. In quell’acquisto commisi il primo errore da neofita: considerare che tutti i tipi di acquari fossero uguali, ma non era cosi.
Dopo un paio di giorni che il nuovo acquario era in attività, vedevo le mie lumache sostare leggermente sopra la superficie, un chiaro sintomo che la qualità dell’acqua era pessima. Effettuata la prima analisi, i nitriti erano alle stelle. E’ vero che un acquario per entrare a regime può impiegarci anche una quindicina di giorni, ma avendo come ospiti solo 3 ampullarie la situazione mi sembrava esagerata. A questo punto mi rivolsi ad un altro negozio sempre nelle vicinanze di casa mia, ove gli portai la vasca acquistata dal suo concorrente per verificare cosa non andasse. Il proprietario del secondo negozio era una persona estremamente cortese anche se particolarmente eccentrico.
Verificò che la vasca sembrava apposto con il materiale filtrante, il carbone, la pompa ben regolata; però anche lui rimase sorpreso dal mio racconto e dai risultati chimici rilevati nell’ acquario.
Mi disse che lui in genere consigliava ai suoi clienti delle vasche realizzate meglio e non quelle assemblate in Cina da produttori ignoti. Mi riferì che i suoi clienti si trovavano benissimo con le vasche Mirabello.
Notai che il prezzo era una decina di euro superiore a quello da me pagato per l’altra vasca, ma decisi che per il benessere delle mie 3 Am pullarie fosse necessario acquistare un Mirabello 30. Mai scelta fu più azzeccata, i valori dell’acqua furono sempre controllati e il problema dei nitriti scomparve. Ormai mi occupo solamente di cambiare il carbone e il materiale filtrante nei tempi consigliati: ogni 1-2 mesi per la cartuccia carbone, 6-8 mesi per il filtro biologico. L’Acqua I principali fattori dell’acqua da tenere in considerazione allevando delle Ampullarie sono l’inquinamento, i valori del pH e la temperatura. L’inquinamento : Se le nostre amate lumache escono dall’acqua per sostare appena sopra la superficie significa che l’acqua presenta dei valori nitriti o nitrati troppo alti. Questo comportamento è un aiuto prezioso per evitare morie improvvise e generalizzate dei nostri ospiti. Il livello di inquinamento dell’acqua si riesce a controllare tranquillamente con una somministrazione corretta del cibo e cambi d’acqua regolari, oltre al sistema di filtraggio adeguato già presente nella vasca.
Può essere utile in casi di emergenza ?tipo una lumaca morta per vecchiaia non individuata immediatamente- per azzerare velocemente i nitriti, l’uso di prodotti specifici come Tetra Z.M.F. Biocoryn. Personalmente in 2 anni ho usato solo due ovuli di questo prodotto che deve essere usato con estrema moderazione. pH: è decisamente il valore più critico dell’acqua per la salute e la crescita delle Ampullarie. Il pH nella vasca non deve mai scendere sotto 7 con valori ottimali che si aggirano tra 7-8.
Valori attorno anche a 6,7 comportano che le nostre Ampullarie comincino a presentare gusci pieni di crepe o con buchi. Una situazione simile non è solo antiestetica (vedere una lumaca in quelle condizioni è una tristezza), ma anche estremamente pericoloso per la salute delle Ampullarie
Ho notato che nonostante l’acqua dell’ acquedotto milanese si aggiri a valori prossimi ad 8; dopo neanche un mese dal cambio d’acqua i valori precipitano velocemente su valori a rischio.
Consiglio quindi vivamente l’uso costante di prodotti per mantenere o elevare il pH del nostro acquario per la felicità e la bellezza dei nostri simpatici molluschi. Temperatura: Se la vostra vasca è tenuta in appartamento, la temperatura non dovrebbe rappresentare un problema. Infatti le Ampullarie riescono a vivere con temperature tra i 18- 28 °C con valori ottimali tra i 20- 24°C .
Le mie Ampullarie (soffrendo un po’) sono sopravvissute bene pure alla calura dell’estate 2003 con la temperatura dell’acqua che si avvicinava ai 35 gradi, mostrando una notevole resistenza e senza presentare evidenti danni.
Infatti l’autunno successivo si sono riprodotte una trentina di volte.
Quindi l’uso di un termostato risulta praticamente superfluo se non dannoso, poiché trascorrere alcuni mesi tra i 18- 20°C (tipica temperatura invernale all’interno di un appartamento) e altri con temperature più alte, ricrea a livello climatico delle situazione simili a quelle naturali stimolando anche l’attività sessuale dei nostri esemplari. L’Alimentazione Sull’alimentazione adeguata alle Ampullaria devo dire che vari consigli reperiti su Internet non mi sono stati d’aiuto e solo l’esperienza mi ha permesso di trovare una dieta idonea.
Non so se le particolarità alimentari che verrò a descrivere sono strettamente legate ai miei tre esemplari (e alla loro prole geneticamente affine) ma la loro alimentazione differisce totalmente da quella indicata comunemente.
Dalle indicazioni trovate le Ampullarie (in particolare Pomacea Bridgesi) hanno una dieta prevalentemente vegetariana con predizione per alghe e foglie di lattuga ma non per le piante ornamentali d’acquario. Invece i miei esemplari adulti non avevano quasi nessun interesse per i cibi di origine vegetale presentando comportamenti prettamente necrofagi. Mi accorsi di questa caratteristica quando vidi le mie Ampullarie assaltare letteralmente i Chironomus deposti sul fondo immessi per nutrire un paio di Cynops Orientalis.
Ho visto ancora le mie Ampullarie divorarsi in pochi secondi un Guppy morto non lasciandone traccia. Dopo 2 anni ormai la loro dieta di compone di: - Mangime per pesci di fondo carnivori (TetraTabiMin)
- Chironomus Surgelati
- Tetra Wafer con spirulina.
Oltre a qualunque animale morto che riescono a trovare. Un’ampullaria adulta si può divorare un guppy in una ventina di minuti 🙂 Riproduzione Sinceramente quando decisi di ospitare nell’acquario le tre ampullarie non avevo nè l’intenzione nè la speranza di riprodurle. Consideravo l’impresa complessa e decisamente superiore alle mie capacità. Inoltre dopo circa 7 mesi uno dei tre esemplari (quello più grande e anche il più vecchio probabilmente) morì. Le probabilità che con solo 2 esemplari, mi trovassi di fronte ad una coppia (le ampullarie hanno sessi distinti) erano quasi zero.
Invece una mattina di Settembre 2003 , trovai una splendida sorpresa sul bordo del mio acquario, appena sopra alla superficie dell’acqua: una bellissima fila di bianchissime uova di ampullaria bridgesi.
A breve scoprì anche il sesso dei miei due esemplari: la lumaca golden era la femmina, mentre l’altro esemplare dalle striature marroni su sfondo giallo era il maschio. La femmina golden depose ben altri 7 cordoni di uova cosi da coprire quasi tutta superficie emersa dell’acquario nel periodo tra Settembre-Dicembre 2003. I loro amplessi possono durare anche molte ore, da un minimo di 3 ore ad massimo di circa 16 ore. |