Il Discus viene ancora considerato un pesce molto difficile da allevare e quasi impossibile da riprodurre, niente di più sbagliato . In questi anni soprattutto gli allevatori asiatici sono riusciti ad ottenere pesci molto più resistenti alle malattie e molto più colorati di varietà classiche come i turchesi . Purtroppo l’indiscutibile bellezza e robustezza delle nuove varietà ha degli effetti negativi riscontrabili nella riproduzione, infatti più si è andati avanti con le riproduzioni in consanguineità mirate all’ottenimento di esemplari con forma e colori perfetti , più si sono riscontrati casi di riproduttori non fertili ed ancor peggio di riproduttori che non dedicano le cure parentali alla propria prole, cosa fondamentale per l’accrescimento degli avannotti.
In conclusione si può dire che queste nuove varietà sono sicuramente le più indicate per un acquariofilo alle prime armi con i Discus, ma che almeno il 70 % di esse non daranno gli stessi risultati riproduttivi ricavabili da turchesi, hekel o quant’altro si trovi in natura. Allevamento: Per quanto riguarda l’allevamento sono 3 i fattori che contribuiscono al buon accrescimento di un Discus: 1) Lo spazio. I discus sono grossi ciclidi che raggiungono facilmente i 20 centimetri di lunghezza, quindi le dimensioni minime dell’acquario devono essere di 100 cm di lunghezza, 40 cm di altezza e 40 cm di profondità. Molto importante à l’altezza poichè acquari bassi possono causare difficoltà nella crescita con conseguente deprezzamento degli esemplari. 2) L’acqua. I valori dell’acqua devono essere tenuti costantemente sotto controllo. I discus sono molto sensibili alle variazioni di questi valori e a volte un repentino abbassamento del PH o un’elevata concentrazione di nitrati possono essere letali. Per l’allevamento è consigliabile mantenere il valore pH a 7, la conduttività non più alta di 500 microsimens la concentrazione di nitrati quanto più bassa è possibile e la temperatura a 28°C . 3) L’alimentazione. La regola basilare è variare. Bisogna offrire cibi di qualità sia in granuli che in scaglie, inoltre bisogna inserire nella dieta del cibo surgelato come chironomus, dafnie ed artemie adulte. Se poi si riesce ad ottenere del cibo vivo, allora si offrirà il massimo ai propri pesci. Come precedentemente accennato è fondamentale la pulizia dell’acqua, quindi quando si allestirà l’acquario bisognerà fare attenzione nel predisporlo in maniera che siano favorite le operazioni di pulizia. E’ preferibile utilizzare della ghiaia molto fine in modo che i resti di cibo e le feci non riescano ad infiltrarsi in profondità rendendo poco efficiente la sifonatura del fondo. Per lo stesso motivo sarebbe meglio acquistare un acquario che abbia un filtro senza anfratti o scanalature strette. Per quanto riguarda l’arredamento è consigliabile l’acquisto di alcune radici di mangrovia perchè fanno sentire al sicuro i discus ed alcune piante come le echinodorus e le cryptocorine. E’ consigliabile non eccedere con queste ultime sempre per agevolare la pulizia . L’acqua da utilizzare può essere costituita per il 70 % da acqua di rubinetto precedentemente filtrata attraverso carbone attivo per eliminare cloro e pesticidi e per il 30 % da acqua osmotica . Se il pH dell’acqua ottenuta supera il 7 conviene inserire nel filtro della torba in granuli che poi sarà tolta quando verrà raggiunto il valore pH desiderato.
Mai acquistare un solo discus sono pesci di branco che soffrono la solitudine. Per un acquario di dimensione 100x40x40 Cm, la miglior cosa sarebbe comprare 6-8 discus di 5-6 cm di diametro che se ben tenuti dopo circa 6 mesi cominceranno a formare delle coppie. Durante questo periodo di sviluppo bisogna alimentarli per almeno 3 volte al giorno somministrando la mattina cibo in granuli, a mezzogiorno cibo in scaglie e la sera cibo vivo o surgelato. Il cibo surgelato deve essere prima lavato accuratamente e poi somministrato ai pesci altrimenti potrebbe inquinare l’acqua dell’acquario. Poichè il discus è sensibile all’eccessiva concentrazione di nitrati è opportuno sifonare il fondo ed effettuare un cambio dell’acqua settimanale sostituendo il 20 % del volume dell’acquario. Riproduzione: Vi è un netto divario tra la riproduzione di discus selvatici e quella dei discus di allevamento. Questi ultimi presentano meno difficoltà nella formazione delle coppie e nella deposizione grazie alla maggiore tolleranza dei valori dell’acqua non ideali, però al contrario dei discus selvatici questi hanno spesso difficoltà nell’allevamento della prole poichè a causa della eccessiva selezione genetica attuata hanno perso in parte l’istinto naturale della protezione della prole. Tralasciando la difficile riproduzione dei discus selvatici, vi parlerà di quella dei discus di allevamento. Una volta formata la coppia nell’acquario di comunità si passa all’allestimento di una vasca speciale dedicata solo alla riproduzione. Questa vasca dovrebbe essere un cubo di 50 cm di lato in modo da rendere più facile ai riproduttori la raccolta delle larve. Questa vasca non deve avere nessun arredamento tranne un cono di terracotta o un tubo in PVC che funga da substrato per la deposizione. I valori dell’acqua da riproduzione devono essere: pH 5,5 – Conduttività 150 microsimens, nitriti assenti, nitrati molto vicini allo 0 e temperatura a 28 °C. La coppia pronta alla deposizione, riconoscibile dai tremolii del corpo, viene trasferita nella vasca da riproduzione e dopo qualche giorno si avrà la deposizione. Ora si riconoscerà il sesso dei riproduttori osservando le papille genitali, il maschio ha la papilla genitale appuntita mentre la femmina a tronco di cono. Prima di deporre entrambi puliscono accuratamente il substrato scelto e poi la femmina comincerà a deporre numerose file di uova seguita dal maschio che provvederà a fecondarle. Una covata media può portare alla deposizione di 200-300 uova , naturalmente non tutte si schiuderanno.
Dopo la deposizione i riproduttori si alterneranno nel ventilare la covata con le pinne pettorali in modo da apportare costantemente dell’ossigeno alle uova.
Se le condizioni dell’acqua sono ideali, dopo circa 60 ore si avrà la schiusa e i genitori aiuteranno le larve ad uscire dal guscio prendendole in bocca e ributtandole sul substrato. Le larve appena nate hanno delle ghiandole sulla testa che producono una sostanza che le fa aderire al substrato. Dopo 5 giorni dalla schiusa questa sostanza regredisce, il sacco vitellino (unica riserva di energie) viene completamente riassorbito e le larve cominciano a nuotare.
Subito dopo si dirigono sui corpi dei genitori attirate da movimenti ritmici e da una colorazione molto scura degli stessi per alimentarsi del “muco” che non è altro che l’ispessimento dell’epidermide dei genitori che si ha solo nel periodo riproduttivo e che ha lo scopo di alimentare gli avannotti nei primi giorni di vita.
Dopo 5 giorni di nuoto libero si possono cominciare a somministrare anche dei naupli di artemia appena schiusi per 5 volte al giorno e dopo altri 10 giorni si può integrare la dieta con del mangime secco finissimo. Se ben tenuti a circa 25 giorni dalla nascita sono già svezzati e possono essere separati dai genitori, gli avannotti crescono in fretta e a questa età hanno già le dimensioni di una moneta. Da questo momento in poi si dovranno seguire le indicazioni descritte per l’allevamento, quindi si modificheranno lentamente i valori dell’acqua sino ad arrivare nuovamente ad un pH pari a 7, ad una conduttività di 500 microsimens ed una temperatura di 28°C. E’ importantissimo curare bene gli avannotti nel primo mese di vita perchè è in questo periodo che essi si trasformeranno da larve a discus e se vi è una carenza nell’alimentazione o una scarsa qualità dell’acqua, si noteranno presto deformazioni scheletriche che non potranno mai più essere riparate. Salvatore Greco |
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