Il Fitoplancton è alla base della catena alimentare nel mondo acquatico. Quasi tutto lo zooplancton si nutre di fito, quindi se vogliamo produrre del mangime vivo, un buon metodo è quello di alimentarlo con fitoplancton, si avranno i risultati migliori.
Altro utilizzo è quello di alimentare invertebrati marini o qualsiasi tipo di animale filtratore. Il fito è costituito da microscopiche alghe, non visibili ad occhio nudo ma, individuabili dal fatto che rendono l’acqua di colore verde o marrone, se si trovano in grosse quantità.
La dimensione di queste alghe varia dai 2 ai 30 micron, dipende dalla specie, vivono sia in acque salate che dolci e si nutrono, come le piante, di elementi sciolti nell’acqua, ferro, silicio, rame, ammonio ecc..
Come iniziare una coltura: per prima cosa si deve procurare un ceppo di alghe, per fare questo possiamo andare in un Istituto di Botanica o Università del settore e chiederne un po’, oppure possiamo utilizzare quelle trovate, nel periodo estivo, in qualche pozza o secchio esposto al sole (anche se non sono le più adatte).
Per coltivarle, possiamo utilizzare delle normali bottiglie in plastica, piazzandole davanti a due o tre neon da 20W, vanno benissimo quelli normali per uso domestico a luce bianca, accesi almeno 16 ore al giorno ed areando la bottiglia con un tubicino rigido, senza pietra porosa, che arrivi fino al fondo della bottiglia, con un’areazione moderata.
Si può utilizzare qualsiasi tipo di acqua, l’importante è che il suo ph non sia al di sotto di 7 e la durezza di almeno 10 Gh , gli altri valori non sono particolarmente importanti, ovviamente va evitato di utilizzare l’acqua appena uscita dal rubinetto, perchè contiene cloro.
Una semina di circa 20-40 cc di fito sarà sufficiente per iniziare una coltura in una bottiglia di 1 litro. La coltura sarà pronta quando la bottiglia diventerà di un colore verde scurissimo, circa 7-12 gg. ad una T° di 20°C (la T° di coltura va dai 18 ai 30 °C, ideale è 25 °C), a questo punto possiamo utilizzare il nostro fito per alimentare zooplancton e riiniziare una nuova coltura utilizzandone circa 50 cc della vecchia.
Come già accennato, anche le nostre alghe si nutrono e noi per coltivarle dobbiamo offrire loro un buon nutrimento, tale nutrimento è basato su elementi chimici come quelli usati per le piante, ma in concentrazioni molto differenti e con l’aggiunta di alcuni elementi in più, la cosa migliore sarebbe usare un prodotto già confezionato come quello che si usa per le piante, ma il problema è trovarlo.
Inizialmente mi sono procurato questo fertilizzante in America, ma oggi avendo le giuste conoscenze tecniche, sono in grado di produrmelo da me, con ottimi risultati. In Italia potreste tentare in qualche Università o provare con prodotti che si usano per le piante, magari prendendo più tipi con elementi diversi, ma non vi assicuro che funzionino, o quanto meno non potranno mai dare i risultati di un prodotto specifico.
La qualità del prodotto influisce molto sulla futura qualità dell’alga e sul suo valore nutritivo, quindi anche la scelta del nutriente è molto importante.
Comunque posso garantirvi che zooplancton alimentato con fitoplancton ha un valore nutritivo maggiore e cresce più in fretta, dando meno perdite durante il suo allevamento, questo lo si nota in particolare con le Artemie, infatti allevandole con le alghe la loro percentuale di sopravvivenza sale del 50%, se comparata con il miglior risultato ottenuto con altri sistemi. Non tutti i tipi di alghe sono adatti per allevare zooplancton e fra quelli utilizzati c’è una differenza di valore nutritivo che varia da specie e specie.
In commercio esiste un reattore di fitoplancton. E’ prodotto dall’Aquamedic. Nella foto il reattore installato.
Le alghe più usate sono : Nannochloropsis , Isochrysis, Tetraselmis , Pavlova, Chaetocerous, Chlorella e altre. Fra queste la più usata è la Nannochloropsis, visto che è un’alga che si può usare sia in acqua salata che dolce, ha un ottimo valore nutritivo e una misura media di 5-8 micron, quindi adatta per tutti i tipi di zooplancton, è facile da coltivare e da dei buoni risultati anche a chi non è esperto.
IMPORTANTE : l’acqua da utilizzare per la coltura deve essere sempre nuova. Mai utilizzare l’acqua dell’acquario o acqua piovana o presa in natura, perchè potrebbe contenere alghe o parassiti non desiderati, che possono sopraffare le nostre alghe.
Nannochloropsis | Tetraselmis | Pavlova | Isochrysis | |
Misura dell’alga | 2-6 um (micron) | 8-16 um | 5-6 um | 5-6 um |
Tipo di alga | Verde | Verde flagellata | Marrone flagellata | Marrone flagellata |
Uso | Zooplancton, Coralli, Reef systems, Greenwater per crostacei. | Larve di Gamberi, Rotiferi, Artemia, Molluschi. | Molluschi, zooplancton, larve di gamberi. | Zooplancton, molluschi. |
Calorie | 48.4 | 48.2 | 46.1 | 45.5 |
Vitamina C | 0.85% | 0.25% | – | 0.4% |
Clorofilla A | 0.89% | 1.42% | – | 0.98% |
Proteine | 52.11% | 54.66% | 45.95% | 46.69% |
Carboidrati | 12.32% | 18.31% | 23.76% | 24.15% |
Grassi | 27.64% | 14.27% | 17.25% | 17.07% |
EPA | 25% | 9.3% | 1.6% | 2.5% |
ARA | 5.26% | 0.40% | 0.44% | 0.52% |
DHA | – | – | 2% | 10.2% |
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