Malgrado la loro combattività, i betta maschi sono dei padri amorevoli che curano il nido e le uova fino al momento della schiusa, nonché gli avannotti finché questi divengono Indipendenti e in grado di nutrirsi attivamente, infatti, per 3-4 giorni dopo la chiusa i piccoli restano attaccati al nido, alimentandosi a spese delle riserve nutritive del loro sacco vitellino. Superato tale periodo, essi cominciano a nuotare allontanandosi dal nido in cerca i cibo.
Questo sarà, almeno inizialmente, microscopico. In commercio esistono apposite sospensioni nutritive semiliquide per avannotti di pesci ovipari, da integrare con infusori (parameci, rotiferi, ecc.) ottenibili sia da culture selezionate (reperibili presso fornitori di prodotti per l’acquacultura o anche negozi di acquari ben forniti), sia dalla macerazione per qualche giorno di una buccia di banana in un litro d’acqua. Una settimana dopo II riassorbimento del sacco vitellino comincerà la somministrazione dei naupli di Artemia salina, facilmente ottenibili dalla schiusa delle uova durature disponibili in tutti i negozi di acquariofilla. Già durante il primo mese di vita si potranno offrire, integrando così i naupli di Artemia, del cibi surgelati (copepodi, dafnie, chironomi finemente tagliuzzati) e dei mangimi secchi e liofilizzati per avannotti, tutti agevolmente reperibili in commercio.
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