Alimentazione
Considerando che il cibo rappresenta la principale forma di inquinamento, e che per una sana alimentazione è necessario cercare di imitare la natura, sarà importante somministrarne non troppo (magari più volte al giorno) ma il più possibile vario.
Non bisogna però esagerare nella parsimonia nell’ alimentazione, i pesci hanno chiaramente bisogno di alimentarsi correttamente per non deperire, bisogna affidarsi al buon senso e un po’ all’ esperienza per arrivare al giusto compromesso.
Va comunque tenuto presente che se nella vasca sono presenti molte rocce vive, molti organismi si formano e si riproducono spontaneamente. Piccoli crostacei, piccoli vermi, alghe rappresentano un ottimo cibo naturale con caratteristiche uguali al cibo che i pesci utilizzano in natura.
In commercio esistono cibi in granuli ottimamente bilanciati, che già da soli possono rappresentare una valida dieta.
Alcuni cibi secchi di ottima qualità: cibo in granuli (Dupla, Hikari), liofilizzati (Tetra), in scaglie (OSI con spirulina), complesso vitaminico (Duplavit). |
Se si utilizza cibo fresco o surgelato si hanno grosse possibilità di alimentazione, anche in questo caso la cosa migliore è quella di cercare di copiare quello che offre la natura.
I pesci si nutrono prevalentemente di sostanze di origine animale quindi praticamente tutto quello che troviamo in pescheria, e molti cibi surgelati che si acquistano nei negozi di acquari (artemie, copepodi, mysis, krill, plancton, uova di crostacei o pesci, ecc. e anche alimenti appositamente studiati con più componenti animali e vegetali) e di alghe.
Cibi surgelati della San Francisco a base di spirulina, artemia, krill, omega 3, ecc. Ottimi anche quelli della Ocean Nutrition. |
In questo caso l’imitazione è un po’ più difficoltosa: ottime sono risultate le alghe che si acquistano nei negozi di alimentari orientali (alghe Nori, quelle per il sushi), o con cibi secchi a base di alga Spirulina, ma anche molti vegetali sono buoni surrogati, al primo posto sicuramente i broccoli, ricchissimi di vitamine, ma anche zucchine, spinaci, carote, e molti altri.
I mangimi freschi andrebbero somministrati, per mantenere inalterate le proprietà, crudi. Purtroppo a volte non vengono accettati. In questi casi si può provare a sbollentarli leggermente, per renderli più teneri ed appetibili. Si consiglia inoltre di somministrare una volta la settimana un complesso vitaminico mischiato al cibo.
Quasi tutti gli Antozoi sono in grado di alimentarsi in modo autonomo sottraendo alcune sostanze dall’acqua. Ricordo che nei tessuti di tutti gli organismi ermatipici sono presenti delle alghe unicellulari simbionti, che hanno il compito di sintetizzare le sostanze inorganiche in glucosio, aminoacidi, lipidi, ecc.
A volte gli invertebrati come ad esempio alcune Sclerattinie gradiscono ricevere piccole porzioni di polpa di gamberetto o di pesce e altri come ad esempio alcuni Corallimorfari e Zoantiniari surrogati di plancton (uova di crostacei, di pesce, copepodi, o cibo in granuli) magari iniettandoli delicatamente con una siringa. In commercio sono disponibili cibi liquidi per nutrire gli Antozoi, alcuni appassionati li sconsigliano in quanto ritenuti a ragione molto inquinanti, anche se si hanno avuti buoni risultati con prodotti commercializzati da ditte ultraspecializzate contenenti vari elementi traccia, biocatalizzatori, e complessi vitaminici (in particolare la vitamina C stabilizzata).
Anche gli animali onnivori od erbivori spazzini (gamberetti, paguri) gradiscono ricevere ogni tanto del cibo alternativo.