Invertebrati
Considerando che esistono moltissimi invertebrati sessili che possono essere introdotti nel nostro acquario, ognuno con caratteristiche ed esigenze diverse, sarebbe ideale, per descriverli in maniera esauriente, una catalogazione a schede tematiche.Per evidenti motivi di spazio, mi limiterò a considerare alcune caratteristiche comuni, raccomandando, prima di acquistare qualsiasi invertebrato, di informarsi, consultando i libri specializzati, sulle esigenze di alimentazione e posizionamento, caratteristiche dell’ acqua, di illuminazione e di corrente.Come per le piante nell’ acqua dolce non ci sono limiti alla quantità di Antozoi da introdurre, se non in rapporto allo spazio disponibile. Gli invertebrati infatti, a differenza dei pesci, se introdotti numerosi contribuiscono notevolmente a ricreare condizioni globali favorevoli.L’unico accorgimento è quello di posizionarli nella maniera corretta rispetto alla luce ed alla corrente e non a contatto l’uno con l’ altro. Avendo sull’ epiderma delle cellule urticanti (non per l’uomo) possono danneggiarsi seriamente vicendevolmente. Quasi tutti gli Antozoi sono in grado di alimentarsi in modo autonomo sottraendo alcune sostanze dall’acqua. Nei tessuti di tutti gli organismi ermatipici sono presenti delle alghe unicellulari simbionti (Zooxantelle), che hanno il compito di sintetizzare le sostanze inorganiche in glucosio, aminoacidi, lipidi, ecc. Ricordo infine che alcuni invertebrati sono molto delicati, ed anche in acquari attrezzati al meglio possono riscontrare difficoltà e deperire. Fortunatamente le specie più o meno robuste sono tante e bellissime, tra queste sicuramente i Corallimorfari, gli Zoantiniari, e quasi tutti gli Alcionacei. Anche tra le Sclerattinie, ritenute delicate, ci sono esemplari allevabili facilmente. Gli Antozoi che alleviamo nei nostri acquari appartengono insieme agli Scifozoi e agli Idrozoi al Phylum dei Celenterati (o Cnidari), si suddividono in Ottocoralli ed Esacoralli e a loro volta in alcuni ordini, di questi solo alcuni hanno rilevanza nel settore acquariologico. Vediamoli brevemente: Stoloniferi
Alcionacei Sono per lo più animali ermatipici e pertanto non necessitano di alimentazione aggiuntiva. Possono sopportare anche valori non perfetti con alte concentrazioni di nitrati. Crescono bene anche sotto luce al neon, gradiscono corrente moderatamente forte soprattutto quando secernono muco durante il periodo della muta. Più delicate le Xenie e le Anthelia, che necessitano di acqua molto pulita e possibilmente di illuminazione HQI. Soffrono nel caso di carenza di alcuni elementi, come ad esempio lo iodio sottratto dopo un trattamento con carbone attivo. Tutti gli Alcionacei si possono riprodurre in cattività spontaneamente o per scissione.
Gorgonie
Corallimorfari Sono definiti anemoni a disco o fungo per la loro forma caratteristica, e in acquario si riproducono spesso. Anch’ essi vivono in simbiosi con le zooxantelle ma alcuni gradiscono un’ alimentazione alternativa a base di surrogato di plancton, che catturano disponendosi a forma di palloncino. Gli esemplari più grossi (vedi foto in basso) sono in grado di digerire anche pezzetti di polpa di pesce o di gamberetto.
Zoantiniari Sclerattinie Indubbiamente gli Antozoi più belli ed affascinanti, sono i veri coralli e cioè gli organismi che con la loro struttura rigida di carbonato di calcio costruiscono la barriera corallina. Sono abbastanza delicati (con alcune eccezioni) e sono consigliati solo ai più esperti. Hanno bisogno di forte illuminazione e molti vivono esclusivamente sotto luce HQI. Sono assolutamente in grado di nutrirsi in maniera autonoma mediante le alghe simbionti. Fondamentale la somministrazione di oligoelementi in particolare calcio e stronzio. Abbastanza robusti ricordiamo i classici Plerogyra, Trchyphyllia, Favia e Catalaphyllia. Purtroppo (o per fortuna) le Sclerattinie da qualche anno a questa parte sono protette e l’ importazione è difficoltosa.
All’ordine delle Sclerattinie appartengono le bellissime Acropore. L’ allevamento di Acropore può essere considerato l’ acquario di barriera estremo. Sono organismi molto delicati che necessitano di condizioni veramente particolari (di luce e di acqua) e solo chi è molto esperto e dispone di vasche ben attrezzate riesce ad allevarle e a riprodurle con successo.
Attiniari e Ceriantari
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