Guida alla realizzazione di acquari ispirandosi al film NemoQuello che una volta era chiamato dai più “pesce pagliaccio”, oggi è diventato nel gergo comune Nemo e cioè il pesce pagliaccio del famosissimo film della Disney/Pixar “Alla ricerca di Nemo”. Oltretutto Nemo non è nemmeno il protagonista principale del film, ma è il figlio di Marlin, il vero protagonista insieme alla sua amica Dory) che è stato catturato da un sub/dentista e messo nell’acquario del suo studio. La storia è incentrata quindi su questa affannosa ricerca, ricca di insidie e difficoltà, ma alla fine tutto… beh, non vi diciamo altro così non vi roviniamo il finale per chi ancora non ha visto il film.
Noi di AcquaPortal ci occupiamo volentieri di questo film poiché il tema “acquario” è molto trattato durante il racconto. Ci teniamo a specificare anche che il film è ben organizzato da un punto di vista “acquariofilo”, nel senso che il famoso dentista tiene molto ai suoi pesci e li cura nel migliore dei modi non facendogli mancare nulla. Poi è naturale che gli ospiti dell’acquario parlino, nel film, frequentemente di libertà e organizzino piani di fuga astrusi e rischiosi, ma questo… è il film appunto e non la realtà. | La locandina del film. |
Questo articolo, quindi, ha lo scopo principale di educare i nuovi acquariofili, di cui molti saranno giovanissimi, a gestire un acquario nel migliore dei modi e ad amare e rispettare i futuri ospiti.
Diciamo subito che gestire un acquario richiede delle regole ben precise e che queste differiscono, in parte, tra un acquario d’acqua dolce e un acquario d’acqua marina. Quest’ultimo richiede una maggiore conoscenza del funzionamento e mantenimento di un acquario e introduce prodotti e accessori che nell’acquario d’acqua dolce non troviamo. Ci teniamo a sottolineare questo aspetto, perché se vostro figlio vuole a tutti i costi un pesciolino che sia Nemo e cioè un Amphiprion ocellaris, fate il possibile per distoglierlo da questa cosa, almeno che non siate degli acquariofili già esperti e quindi vi possiate occupare voi del nuovo acquario, che sarà appunto un acquario marino, essendo Nemo un pesce d’acqua salata. | Nemo è un Pesce pagliaccio (Amphiprion ocellaris). E’ uno dei pochi pesci in grado di entrare in contatto coni i tentacoli degli anemoni e non venire urticato.
(Foto Roberto Sozzani) |
E con questo non vogliamo dire che non dovete comprare a vostro figlio un acquario, ma che la scelta dovrà ricadere su un pesce d’acqua dolce tropicale, che può avere anche colori molto più belli del nostro amico e che richiede una preparazione molto più semplice per gestirlo al meglio. | Chi lo ha detto che gli acquari d’acqua dolce sono brutti?
Guardate questo splendido acquario allestito con molte piante.
(Foto Piergiorgio Di Filippo) |
Se però siete determinati a realizzare un acquario d’acqua marina, la cosa è sicuramente possibile.
Negli ultimi anni sono stati realizzati accessori che permettono di ricreare al meglio le condizioni ottimali per l’allevamento di pesci ed invertebrati marini. Dai sistemi di depurazione dell’acqua, all’illuminazione, all’analisi dei valori chimici, ecc. Inoltre, grazie ai continui approfondimenti di appassionati di tutto il mondo si è imparato a conoscere al meglio le abitudini di vita e le esigenze di gran parte degli organismi marini.
Quindi ripetiamo, la cosa è sicuramente possibile e i risultati sono eccellenti, ma per la riuscita è necessario documentarsi con passione e seguire scrupolosamente determinate regole basilari. Il trascurare una sola di queste regole significa andare incontro ad un insuccesso o ad un successo parziale che determinerà, oltre ad una vostra delusione per aver fallito, la morte di tanti animali. | Un acquario marino di barriera con invertebrati.
(Foto Roberto Orlandini) |
La cosa migliore è documentarsi prima dell’acquisto dell’acquario, in modo di essere a conoscenza degli accessori necessari e quelli inutili e di essere coscienti che per avere successo nell’acquario marino è necessario un investimento maggiore rispetto ad uno d’acqua dolce. Non lasciatevi convincere quindi se vi viene detto che è possibile allevare animali marini in acquari nati per l’acqua dolce. Non è vero! Alcuni degli accessori disponibili non sono adatti e vanno, o potenziati, o sostituiti con altri più efficienti (ad esempio l’illuminazione e il sistema di filtraggio). | Il sistema di filtraggio di un acquario marino.
(Foto Maurizio Ronconi) |
Anche l’allestimento è fondamentale, una delle regole più importanti per avere buoni risultati è quella di utilizzare un grande quantitativo di rocce vive che purtroppo hanno un costo elevato.
Sono tantissimi gli appassionati che scrivono sul nostro forum che hanno avuto cocenti delusioni.
Hanno investito un sacco di soldi senza documentarsi e solo dopo vari insuccessi hanno iniziano ad informarsi (ad esempio facendo domande sul forum) per scoprire di avere sbagliato tutto, di aver inserito rocce normali e non vive, di aver acquistato accessori inutili e di non averne acquistati di fondamentali o di aver introdotto animali non compatibili. Con questo non vogliamo togliere l’entusiasmo, spaventare o demotivare nessuno.
Anzi, stiamo dicendo che un acquario marino è realizzabile, gestibile abbastanza facilmente (se si sa cosa si deve e non si deve fare), e splendido, ma che è meglio documentarsi in modo molto approfondito prima di farlo e non dopo. | Nemo e Branchia nel loro acquario virtuale. |
La scelta dei pesciAltra cosa da non fare è quella di pretendere di allestire acquari marini di soli pesci senza invertebrati.
Fortunatamente era una pratica in voga negli anni ottanta e che sta cadendo in disuso.
Gli invertebrati (coralli) sono quegli splendidi organismi che sembrano piante (in quanto stanno fissi ancorati al substrato) ma che in realtà sono animali. Sono fondamentali per ricreare le condizioni dell’acqua per l’allevamento dei pesci. Un acquario concepito correttamente per l’allevamento di invertebrati è garanzia di successo e della salute anche dei pesci. | Dory è un pesce chirurgo (Paracanthurus Hepathus). |
I pesci che possono essere allevati senza invertebrati sono davvero pochi e sono quasi sempre robusti predatori (pesci balestra, cernie, murene, ecc). La maggioranza dei pesci, viceversa, se allevati in acquari non concepiti per l’allevamento di invertebrati, deperiscono e muoiono velocemente. Ricordiamo, infine, che molti pesci od invertebrati marini non sono compatibili tra loro ed alcuni non sono assolutamente allevabili neppure in acquari di barriera con invertebrati in quanto hanno esigenze di alimentazione particolari o sono sensibili ad alcuni parassiti o valori dell’acqua non perfetti. Tutti questi animali dovrebbero rimanere a casa loro e non dovrebbero neppure entrare nel circuito commerciale, ma purtroppo di sovente questo accade. Documentatevi bene quindi sulle esigenze e le caratteristiche di ogni animale prima dell’acquisto.
Esempi di animali non adatti alla vita in cattività: i Chaetodon e i Nudibranchi (Foto R. Sozzani). Come detto, l’hobby dell’acquariofilia è un hobby che va intrapreso rispettando alcune regole base che permetteranno ai nostri futuri ospiti di vivere al meglio in acquario e se questo sarà fatto, vostro figlio (o voi stessi), potrà ammirare e imparare tantissime cose, perché questo hobby offre la possibilità di iniziare a conoscere una moltitudine di discipline come la chimica, la biologia, la zoologia, la botanica, il fai da te, e vedere degli esseri viventi che si riproducono, che curano la loro prole e il territorio, che socializzano anche con l’uomo è qualcosa di veramente straordinario. | Nemo, in una scena del film, mentre viene catturato dal dentista. |
Essere acquariofili deve significare soprattutto amore per la natura e rispetto per gli animali. Non cadete, poi, nello stereotipo che un acquario è semplice da gestire e che non va mai cambiata l’acqua, ma non siate neanche intimoriti nel credere che sia complicato e che tanto tutti i pesci muoiono dopo qualche giorno… entrambe le cose non sono vere! Un acquario è molto di più di quanto uno possa immaginare inizialmente e soprattutto non è difficile da gestire se si seguono delle semplici regole e non porta via assolutamente molto tempo (in un acquario d’acqua dolce bastano anche solo 60 minuti alla settimana per curarlo). Poi con il tempo, se la passione cresce, si può intraprendere il grande passo verso l’acquario marino, oppure restare al dolce e allevare e riprodurre pesci particolari, oppure… continuare a gestire lo stesso acquario. ConsigliIl nostro consiglio, quindi, è quello di leggere sempre con attenzione le istruzioni che si trovano all’interno del vostro nuovo acquario e seguirle alla lettera. Prendete anche le guide che mettono a disposizione gratuitamente le aziende del settore e che solitamente si trovano nei negozi specializzati, o meglio ancora iniziate la vostra avventura leggendo gli articoli che trovate in queste tre sezioni di AcquaPortal: Guide Dolce (per iniziare con l’acquario d’acqua dolce)
Guide Marino (per iniziare con l’acquario d’acqua marina)
Acquari made in Italy (per vedere come hanno allestito il loro acquario altri appasionati) In conclusione, la parola chiave per iniziare al meglio questo hobby è “pazienza”. Se avete letto le guide di cui sopra vi sarete accorti che avere fretta nell’inserire i pesci, ad esempio, porta spesso alla loro morte, quindi, siate sensibili a queste cose e non le sottovalutate!
Buon film a tutti e benvenuti in questo fantastico mondo! I personaggi del filmNemo – Amphiprion ocellaris | | Amphiprion ocellaris è un pesce che può essere allevato in acquario anche se abbastanza sensibile ad alcuni parassiti della pelle. Vive in simbiosi con gli anemoni. E’ uno dei pochi pesci marini riprodotto in cattività. |
Dory – Paracanthurus Hepatus | | Paracanthurus Hepatus è un Pesce chirurgo. Può vivere a lungo in cattività anche se è sensibile a malattie della pelle.
Ha bisogno di ampi spazi per nuotare, buone condizioni dell’acqua e una dieta vegeteriana. |
Bubble – Zebrasoma flavescens | | Bubble (Zebrasoma flavescens) come Dory è un pesce chirurgo. E’ un pesce robusto che può essere allevato abbastanza facilmente. Anche lui ha bisogno di ampi spazi per nuotare, buone condizioni dell’acqua e una dieta vegeteriana. |
Branchia – Zanclus cornutus | | Lo Zanclus cornuts è un pesce non adatto ad essere allevato in cattività. Sono pochi gli acquariofili che sono riusciti a mantenerlo in vita per lunghi periodi. La stragrande maggioranza delle volte deperisce e muore in breve tempo. |
Bombo – Diodon istrix | | Bombo è un pesce istrice, ha la caratteristica di gonfiarsi estroflettendo i suoi aculei nel caso di pericolo. E’ un pesce abbastanza robusto ma non adatto per acquari con invertebrati. |
Jacques – Lysmata grabahmi | | I gamberetti sono utilissimi in acquario in quanto instancabili pulitori di residui di cibo e parassiti dei pesci. Sono però abbastanza delicati e necessitano di acquari realizzati in modo corretto. |
Diva – Fromia elegans | | Le stelle marine sono molto delicate.
Difficilmente sopravvivono a lungo in cattività. |
Gluglù – Gramma loreto | | Il Gramma loreto è un pesce di piccole dimensioni. Abbastanza robusto può essere allevato in acquari di barriera anche non eccessivamente grandi. |
Deb – Dascyllus aruanus | | Il Dascyllus aruanus è un pesce molto robusto che si adatta facilmente alla vita in acquario. Crescendo può diventare un po’ aggressivo. |
Se volete maggiori informazioni su pesci e invertebrati potete consultare le Schede di AcquaPortal
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