L’alimentazione dei nostri pesciPremessa: quello che scrivo è soltanto frutto di esperienza e di studi personali La passione dei pesci c’è l ho da quando ero bambino, partendo come tutti penso, con una semplice boccia di pesci rossi, per arrivare nel corso del tempo ad oggi, a tre acquari: uno marino, uno misto d’acqua dolce tropicale e il terzo dedicato ai Discus. Si sente parlare molto spesso dell’importanza dei valori dell’acqua, della luce, della grandezza della vasca, del metodo di filtraggio, di quanti litri indicativamente ha bisogno un pesce per vivere egregiamente, trascurando completamente a volte il fattore alimentazione. L’alimentazione a mio avviso ricopre l’80% di importanza, per mantenere un pesce in ottima salute.
Il rame e altri composti usati per combattere patologie che colpiscono le specie ittiche sono deleterie per il mondo acquatico specialmente nell’ ambito dell’acquario marino. Se vengono colpiti i pesci marini in modo grave, da malattie e/o da parassitosi di qualsiasi genere come è risaputo, è meglio procedere alla cura, in vasche adibite a questo scopo altrimenti si dimostra distruttivo qualsiasi trattamento chimico nell’ecosistema marino . Il pesce d’acqua dolce diversamente invece, si può curare nella vasca di comunità con opportuni accorgimenti, avendo un impatto ambientale meno accentuato dell’ambito marino; tuttavia è sempre meglio spostarlo nella nostra cosiddetta vasca medica.
L’alimentazione, può eliminare secondo me in modo quasi definitivo, l’insorgere di patologie legate al mondo acquatico.
L’appassionato, quando vede il suo pinnuto malato, si allarma e si crea in lui, una sorta di stress psicologico che a lungo andare, provoca disagio e abbandono della passione.
“Prevenire, è meglio che curare”: dice un famoso detto popolare. Infatti è così gentili lettori. Una prevenzione fatta con un’ ottima alimentazione integrata in tanto in tanto da vitamine in forma liquida aggiunte all’acqua della vasca alla sera, è un toccasana per i nostri pesci.
Scegliamo quindi un alimentazione adeguata, bilanciata, il risparmio fa male al nostro ospite.
La cornice del nostro alimento completo è data dai componenti base della scaglia o del granulare per esempio: alghe, pesce, polpa, ecc, e il contenuto del nostro quadro ipotetico, deve essere ben fornito, in modo tale che affiancato al cibo base(cornice), fornisca al pesce tutto ciò di cui a bisogno.
Pesce, polpa e altri prodotti direi di tralasciarli ora, dando un’occhiata alle principali e importanti aggiunte che ogni casa produttrice di solito opta come integrazione alla materia prima.
Facciamo attenzione al contenuto delle vitamine C, E, D3 dei cibi secchi che ci propone il mercato. Queste tre vitamine sono molto importanti per il benessere generale dell’animale. La vitamina C è di vitale importanza, in quanto svolge un effetto scudo da infezioni ed è un potente antiossidante, questo cosa vuol dire? In parole povere previene l’invecchiamento cellulare, e potenzia attraverso dei processi metabolici, l’ efficacia dei globuli bianchi adibiti come è noto, a difendere l’organismo da attacchi batteriologici o virulenti.
La vitamina E stimola la riproduzione e inoltre come la vitamina sopradescritta svolge un’azione antiossidante.
L’ultima vitamina D3 aiuta a fissare il calcio e fosforo all’apparato scheletrico del pesce. Previene assieme ad altri accorgimenti a prevenire la malattia del buco del Discus. Da fare in questo caso attenzione a non associare la vitamina D2 con la D3.
Gli additivi sopracitati, contribuiscono con altri componenti di base vitaminica alla salute generale per quanto riguarda carenze nutrizionali. Ad esempio notiamo che il Zebrasoma Scopas di solito presenta un addome incavato ed è proprio causato secondo alcuni utenti del web e anche a mio avviso, da una integrazione alimentare non consona.
Possiamo trovare in certi cibi commerciali, l’Omega 3 e l’Omega 6. Questi sono acidi molto potenti in grado di favorire il colore, vitalità, la formazione e il mantenimento di un ottimo apparato scheletrico e fungono da antiossidanti. Questi acidi devono essere introdotti nella dieta animale volutamente in quanto l’organismo animale non è in grado di sintetizzarli dagli alimenti.
Un altro componente che possiamo trovare nella scaglia o nel granulare è l’aglio che se è presente, favorisce il distaccamento dei parassiti dall’intestino e previene parassitosi di varia natura. Funge anch’essi da antiossidante. L’alimento che fornisce la completezza dell’alimentazione non deve mai mancare vale a dire, che una sola somministrazione costante di leccornie(krill e altro) per esempio non porta ad un ottima salute del pesce. Il pesce marino che di solito è quello più esigente nel fatto di cibo, si tende a dare solo artemie, vermi congelati, ecc……MANGIA SOLO QUELLO! No è sbagliato! Dobbiamo considerare l’elemento complementare come un’integrazione momentanea. Pian piano si tenterà al passaggio graduale del granulare o pellets o scaglie in sostanza, ed eventualmente dopo si completa la dieta principale con eventuali leccornie.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione, ho alcuni concetti a cui presto più attenzione. Ora sta a voi a cogliere il succo del discorso.
Ricordatevi secondo me, di aggiungere periodicamente vitamine liquide nell’acqua in quanto il pesce nelle nostre vasche vive costantemente una forma di stress, e con l’aiuto di quest’ultime si riesce a contrastare il consumo eccessivo vitaminico. |