La vasca L’acquario è un RENA “ACQUALIFE” CALVADOS da 450 litri utili lordi, misura 150 x 50 cm con un altezza di 70 cm. Spessore vetri di 10 mm. L’acquario è chiuso con leggerissima pannelli di plastica, di facilissimo accesso per pulizia e manutenzione. E’ dotato di tre tiranti in vetro di larghezza 10 cm. Completa il mobile orginale, color ciliegio, a due ante e un cassetto, di ampie capacità contenitive. Il sitema di filtraggio Il sistema di filtraggio è affidato a DUE filtri RENA FILSTAR XP-3, da 1350 litri/ora ognuno. Il primo è dedicato puramente alla filtrazione biologica, riempito esclusivamente a cannolicchi di diverso tipo e dimensioni e materiale per l’attecchimento della flora batterica (bioball, ecc), preceduto da una piccola spugna a maglia grossa.
Il filtro esterno coperto e l’impianto di Anidride carbonica Il secondo filtro invece è dedicato alla filtrazione meccanica, quindi con inetrventi di pulizia più frequenti, con spugne di diversa dimensione, e lana di perlon a chiudere, con spazio disponibile per eventuali alloggiamenti provvisori quali carboni attivi, zeoliti, torba. Quest’ultimo filtro è collegato al timer delle luci, perchè anche in natura nelle ore notturne generalmente le turbolenze dell’acqua sono molto minori.
La filtrazione è imponente se si consiera che vengono filtrati circa 2700 litri ogni ora, quasi 8 volte la capienza della vasca. La qualità dei Filstar è più che eccellente, sia come silenziosità, che come facilità di accesso e manutenzione, nonchè in termini di sicurezza.
In ultimo ho prevvoduto a isolare acusticamente con gommapiuma emtrambi i filtri per eliminare completamente anche il più piccolo brusio notturno. Illuminazione La vasca originale prevede due gruppi luce con neon T8 da 2×36 watt ognuna, per un totale di 144 watt. Ogni gruppo ospita starter e reattori in tenuta stagna.
Volendo però dedicare la vasca prevalentemente alla coltivazione di piante, ho provveduto ad aumentare il rapporto watt/litro sostituendo uno di questi gruppi con ben 2 plafoniere 2x54watt T5 ognuna ultrasottili (produzione cinese) che riescono a trovare spazio appoggiandosi ai tiranti senza dover scoperchiare la vasca. Attualmente il gruppo luci è così composto:
1x T8 36 watt Philips 827 (2700°K)
1x T8 36 watt Philips 836 (3600°K)
2x T5 54 watt Philips 840 (4000°K)
2x T5 54 watt Philips 865 (6500°K)
..per un totale di 288 watt. (Enel ringrazia)
Il fotoperiodo è regolato a 10 ore, di cui 9 di luce piena, e 30 minuti prima e dopo con i soli T8 (alba/tramonto). Anidride carbonica La somministrazione della CO2 e affidata ad una bombola da 4 Kg ricaricabile con riduttore di pressione a due regolazioni e due manometri, e ad un reattore Acquamedic RACKTOR 100 posizionato sul tubo di mandata del filtro biologico.
Tutto il sistema è regolato da un Ph-metro digitale Milwakee con elettrovalvola, mantenendo il Ph a 6,8 con durezza carbonatica (Kh)intorno al 6, ottengo una concentrazione di Co2 disciolta intorno ai 20/30 mg/litro. Altri accessori Un’altro accessorio a cui non riesco a rinunciare è il cavetto riscaldante con annessom termostato, tutto marca EDEN, di potenza 80 watt. I cianobatteri non li ho mai conosciuti.
Il pHmetro e l’impianto ad osmosi Allestimento La vasca è stata avviata a Luglio 2007.
Il substrato dedicato alle piante è composto prevalmentemente da circa 42 Kg di Seachem Fluorite, miscelata con Gravelit in alcune zone marginali e di alto spessore. Il fondo Flurite è particolarlmente polveroso se non si pongono opportuni accorgimenti, e seppur non è un fondo fertile, la sua forza sta proprio nelle sue polveri finissime e “miracolose”, ricche di minerali.
La miscelazione col Gravelit lo rende a mio parere ancora migliore per le piante di qualsiasi tipo. Gli apparati radicali che si formano sono stupefacenti.
In altre zone non piantumate ho insertio ghiaia di quarzo fine bianca a creare contrasto. Il fondo è arricchito con pastiglie di diverso tipo: Seachem Fluorish Tabs e JBL 7Sfere. La piante sono state inserite due giorni dopo la messa in moto, tutte a crescita rapida. Dopo un mese circa hanno preso dimora i primi pulitori (Ancistrus, Gyrinocheilus, Crossycheilus) e dopo una settimana i primi pesci (Scalari e Neon). Fertilizzanti ed altri prodotti La fertilizzazione in acqua è affidata ad un PMDD composto da Solfato di Potassio, Solfato di Magnesio e microelementi chelati:
B 0,50
Cu 0,50
Fe 4,00
Mg 3,00
Mn 4,00
Mo 0,20
Zn 1,00
Le dosi, con vasca a regime completamente piantumata, sono arrivate agli attuali 20ml al giorno, variabili a seconda della risposta delle piante ed alla eventuale comparsa di alghe. Da circa tre mesi il PMDD è integrato con interventi settimanali di Ferropol JBL per alzare la componente di Ferro chelato, che ora si attesta sui 0,8 mg/litro.
Non ho mai, ne in questa vasca ne nelle precedenti, utilizzato resine, sali, o alghicidi di nessun tipo. Alimentazione L’alimentazione dei pesci è molto semplice. Generalmente cibo in fiocchi e Tubiflex liofilizzato, un paio di volte al giorno, variando di tanto in tanto con prodotti diversi. Ininfluente per me la marca. Pesci Attualmente trovano ospitalità 4 Scalari adulteri, di cui una coppia formata che depone regolarmente in media una volta ogni due mesi (su Echinodorus, tubi dei filtri, ovunque). Molto frequenti le deposizioni nei periodi caldi dell’anno per sospendersi quasi completamente in inverno.
Fanno compagnia un branco di circa 60 neon e una 15ina di Tetra Lemon.
Infine i pulitori del sottobosco che si compongono di 5 Ancistrus, 4 Crossicheilus Siamensis, 4 Gyrynocheilus Yellow, e qualcos’altro che non ricordo (forse c’è anche una Japonica che si vede nu paio di volte all’anno). Piante Le piante sono tantissime, e la mia follia vorrebbe averle tutte insieme, non posso fare l’elenco di tutte le piante che sono transitate in questi mesi nella vasca, ma elenco quelle che sono attualmente a dimora: Althernanthera Reinekii, Anubias Barteri, Anubias Barteri nana, Anubias Barteri Nana “Bonsai”, Blyxa Japonica, Cyperus Helferi, Cryptocopryne Wendtii “Brown”, Didiplis Diandra, Echinodorus Osiris,
Echinodorus Latifolius, Eleocharis Acicularis, Heteranthera Zoosterifolia, Hydrocotyle Leucocephala, Ludwigia Inclinata Red, Ludwigia Arcuata, Ludwigia” Verticillata Cuba”, Ludwigia Grandulosa,
Miryophyllum Acquaticum, Micrhantemum Michrantemoides, Microsorum Pteropus “Windelow”, Pogostemon Helferi, Rotala Rotundifolia, Java (Moss), Christmas (Moss). Alcune di queste, mentre scrivo questo articolo, sono già sparite lasciando spazio ad altre diverse. Tutte esperiense positive, e nessun problema di coltivazione.
L’unica esperienza degna di nota che in questa vasca mi ha messo, e mi sta mettendo tutt’ora, a dura prova è la “Ludwigia Verticillata Red”, una pianta non ancora commercializzata nei negozi. Ne trovai qualche stelo trattato da Anubias in un meeting acquariofilo, tra i primi vasetti importati in italia. E’ tanto affascinante quanto difficile. Passa momenti di vero splendore alternati da attimi di quasi decadimento, e ancora non sono riuscito a scoprire i suoi desideri. la soddisfazione, al contrario purtroppo di altri amici, è quella che è ancora sana e in piena crescita.
Gradirei trovare qualche acquariofilo che ha avuto esperienze in merito per uno scambio di opinioni su questa strana “rossa”. Manutenzione I cambi d’acqua sono sono in media quindicinali, salvo condizioni a rischio o critiche, in quantità variabile dai 50 ai 100 litri di RO autoprodotta, a volte miscelata con piccole percentuali di rubinetto per mantenere un Kh intorno al 5-6. La pulizia del filtro biologico avviene circa ogni 6 mesi e oltre, mentre il filtro meccanico richiede manutenzioni bimestrali.
Grazie alla granulometria della fluorite, i sedimenti e lo sporco depositato nel substrato, si inserisce sotto di esso degradando naturalmente e fornendo nutrimento alle piante. Le sifonature per il materiale più grossolano avvengono nei cambi durante l’aspirazione dell’acqua. La sabbia bianca viene setacciata semplicemente col retino, eliminando sporcizia e granelli di gravelit che inevitabilmente vi si depositano.
Nessun uso di carbone attivo.
La potature delle piante è praticamente settimanale. GRazie però all’altezza della vasca posso permettermi di aspettare anche diverse settimane prima che le piantine dal fondo raggiungano la superficie, almeno quelle che riescono. Valori dell acqua Ph | 6,7-6,9 | Kh | 5-6 | Gh | 10-12 | No2 | assenti | No3 | 1-2 ppm | Po4 | <0,25 ppm | Fe | 0,6-0,8 ppm | Cond | 500-600 uS/cm |
Ph-metro digitale.
Conduttivimetro digitale.
Le restanti misurazioni sono esguite con test a reagenti JBL. Consigli ed osservazioni Decisamente una vasca di grandi dimensioni, dalle grandi soddisfazioni e che sicuramente richiede anche una notevole manutenzione.
Il pregio sta nella stabilità dei valori nel tempo, con 400 litri d’acqua ogni errore è decisamnete meno devastante che non in vasche più piccole, e la stabilità dei valori dell’acqua degrada con molta più lentezza(ho avuto esperienze con 50 100 e 250 litri).
Il piacere poi di avere così tanto spazio a disposizione per creare layout e piantumare ogni tipo pianta mi passi tra le mani, e legni e rocce, è senz’altro di grande soddisfazione.
L’unico piccolo motivo di rammarico sta nell’altezza. Oltre a diventare difficoltoso per la luce attraversare tutta la colonna d’acqua (per questo non la riempo mai fino all’orlo, e non supero i 55-60 cm) specialmente per la crescita le piante striscianti (Glosso, Calli etc.), diventa più difficoltosa ogni operazione di piantumazione e/o potatura. Ne è di vantagigo però la possibilità di integrare tutti i gruppi luci e plafoniere direttamente all’interno della vasca, che rimane di per se chiusa con immaginamibili problemi di evaporazione. Ringraziamenti Ringrazio Massimo (Tuko) e Marco Milanesi (MarcoM), del forum di AP che mi hanno incoraggiato a presentare la mia vaschettina.
Ringrazio oltremodo gli amici di Acquarionline e Acquagarden dove sono cresciuto, e non ultimo ringrazio il mio carissimo amico Simone di Formigine per tutte le piante (e le pisse) che mi ha regalato.
Se desiderate potete contattarmi a questo indirizzo: rubens.rubensCHIOCCIOLAtin.it Evoluzione della vasca
Seguono le foto dell’evoluzione della vasca dall’inizio dell’allestimento fino a quelle più recenti. Nota di AcquaPortal
Nella splendida vasca di Rubens vengono allevati pesci non del tutto compatibili. Inserire nella medesima vasca Scalari e pesci di branco di piccola taglia può essere rischioso in quanto vi sono alte probabilità che questi ultimi vengano predati. I casi in cui questo non avviene sono scarsi e sono per lo più fortuiti o dovuti ad un attenta osservazione ed una notevole esperienza dell’acquariofilo. Nel caso siate neofiti vi consigliamo pertanto di seguire i suggerimenti del vostro negoziante sulla scelta dei pesci e della loro compatibilità. |