Fin da quando ero piccolo sono stato affascinato dal mondo marino tant’è che alle elementari chiesi a mia mamma un acquario marino, purtroppo a quel tempo fui accontentato solo con delle tartarughine. A distanza di molti anni, dopo un viaggio di ritorno dalle Maldive, meravigliato come non mai da quel paradiso che è il reef, dissi “quel paradiso lo voglio ogni giorno in casa mia”. E così è cominciata questa fantastica avventura, tra errori e scelte sbagliate della parte tecnica allestii una prima vasca da 240lt che però fu dopo un breve periodo sostituita da questa che vi vado a presentare. La vasca La vasca è in acrilico 150x70x60h, sp.15mm, poggiata su una struttura di tubolari di alluminio, mentre il rivestimento del mobile è in pannelli di legno laccati bianchi che mi sono fatto fare su misura dal mio mobiliere così che sia uguale a tutto l’arredamento del soggiorno dove tengo la vasca. Ha due scarichi e due carichi Xaqua alimentati da una NewJet 4500 che sto pensando di far diventare una 6000 poiché durante quest’anno ho realizzato e collegato una vaschetta laterale in extrachiaro dalle misure 40x40x45h, vaschetta che inizialmente avevo destinato a refugium ora ho deciso di volerla usare per sperimentare i led. Al momento la vaschetta scarica nella stessa sump ma ha una pompa di risalita dedicata. Gestione e tecnica Ho deciso di usare come metodo di gestione il DSB con carbonato di calcio, per diversi motivi, primo mi affascina osservare quanta vita si sviluppa all’interno fin dai primi giorni, e oggi posso dire che una vasca DSB è molto più “viva” rispetto a una berlinese; secondo avendo misure generose volevo dare un buon habitat ai pesci per cui ho messo solo 40kg di rocce; infine penso sia un sistema che riesce a conciliare bene la convivenza di pesci e SPS, a cui la vasca è dedicata, e mi sento di dire anche degli LPS. Inoltre non è da sottovalutare il risparmio economico in termini di rocce e schiumatoio che è un semplice Skimz SM121, volutamente sottodimensionato. A lato sump c’è una tanica da 30 litri e il sistema di rabbocco automatico con controller Tunze 3155 con sensore ottico e galleggiante.
Movimento Il movimento è affidato a una Koralia 4 e una Sicce Voyager 3 entrambe da circa 4500l/h, sull’altro lato invece ho una Vortech MP40, in attesa che diventino 2. Illuminazione Integrazioni La triade la tengo costante con: Ca 430 mg/l – Mg 1350 mg/l – KH 8
Pesci
Tra i non pesci troviamo una coppia di Lysmata Boggesi e di Rhynchocinetes Durbanensis un paguro Calcinus Tibicen e 3 stelle Archaster Typicus. Invertebrati La popolazione di coralli è quasi totalmente di duri e nello specifico SPS, una quindicina di specie diverse di acropore, montipore digitate di vari colori, montipora samarensis, foliosa, confusa, stellata, anacropora, pocillopore. Tra gli LPS abbiamo tre diverse euphyllie, una fungia verde crescita viola, catalaphyllia, lobophyllia, favia, 2 tridacne, caulastrea. Come molli ci sono un paio di sarcophyton, qualche colonia di zoanthus, ricordee e vari discosomi in giro sulle rocce. Gestione Sono convinto che la migliore gestione sia semplice ma nonostante questo a me piace sperimentare. La mia gestione prevede cambi d’acqua di 40 litri ogni settimana, cibo ai pesci che vario sempre (spirulina, artemia, granuli, scaglie, alghe, etc…) una volta al giorno. Spesso preparo l’artemia viva che secondo me da proprio una botta di vita alla vasca. Tengo chaetomorpha nella vasca piccola e doso fitoplancton autoprodotto ogni giorno (ca 200ml). Ogni settimana doso anche aminoacidi e alimenti per coralli tipo PCV. E ora sto anche provando a giocare con le integrazioni di microelementi, ma qui la strada è ancora lunga. Faccio ogni tanto dei giri di carbone attivo. I valori sono: Ringraziamenti Ringrazio tutto il forum di acquaportal senza il quale la strada sarebbe stata molto più impervia e sicuramente meno divertente e lo ringrazio ancora maggiormente perché mi ha fatto incontrare persone che oggi sono anche degli amici. Ringrazio la mia ragazza Cristiana che ogni giorno mi sopporta tra il tempo che dedico a questo hobby e il casino che spesso combino in casa. Un grazie anche a Matteo Algranati per le foto. Per il resto vi saluto dicendovi che siete tutti i benvenuti a trovarmi quando passate dalle mie parti. |
Messaggio precedenteRiproduzione di Carassi black moor ed orifiamma
Next PostOsmoregolatore elettrico 220V