Non abbiate paura di sperimentare , ma usate il buon senso . Questo hobby è pieno di sorprese ! Mi sono sempre sentito legato ai ritmi e alla vita del mare. Amo esplorare pozze di marea o fotografare la costa mentre l’umidità che si alza dal mare in tempesta, colora la luce che entra negli occhi. L’acqua lenisce semplicemente la mia anima.
Qui lontano da tutto questo, tengo l’oceano stretto vicino a me, solo 40 litri di oceano, come dire una goccia in mezzo al mare. Questa goccia mi rende semplicemente felice.
Ho iniziato questo acquario nel gennaio del 2013. Il mio obiettivo era realizzare una configurazione minimale abitata da un gruppo molto eterogeneo di coralli. Il mio acquascape nasce dal desiderio di ottenere una grande superficie aerobica per il posizionamento di coralli e per un ottimale filtrazione biologica. Volevo ridurre al minimo le aree che potessero raccogliere detriti invisibili. Ho letto un interessante articolo americano, a seguito di prove in laboratorio dal quale si evince l’importanza del flusso attorno agli SPS per ottenere la massima salute di questi animali.
Volevo avere il flusso il più libero possibile, una struttura snella e ricca di cavità, ma allo stesso tempo molte zone più o meno illuminate per assecondare le esigenze dei possibili ospiti. Il progetto più complesso è stato proprio questo, realizzare esattamente ciò che esattamente volevo.
E’ un procedimento mentale complesso, immaginare senza conoscere, senza sapere ancora quanti e quali animali ospitare, ora e dopo. Tutto deve essere pianificato con estrema attenzione, poi tornare indietro è difficile. Mi sono scervellato per mettere in ordine le mie tante idee per un acquascape che potesse assecondare i miei obiettivi.
Quante ore con il braccio a mollo fino quasi a sentir dolore, a bruciare la pelle, allontanarsi e riavvicinarsi, prima una roccia poi l’altra, poi tutto da capo.
Amo le vasche in cui i vuoti vincono sui pieni, in fondo il mare è cosi, un immensa distesa di acqua salata, punteggiata qua e la da roccia.
Realizzare un acquario cosi piccolo, significa per me voler entrare nell’essenza delle cose,
Mies van de Rohe scriveva: “Dio è nei dettagli”.
Nulla è casuale, ogni forma, ogni colore, tutto ha uno scopo e tutto è stato progettato con estrema meticolosità e attenzione, qui non esiste il caso, tutti voi che amate questo mondo come e più di me, siete artisti, siete creatori, siete inventori.
La vasca proviene da un Askoll pure al quale è stato tolto tutto il superfluo, ha misure 36X36x40. A rocce inserite, 35 litri netti circa.
Illuminata con una eshine 12×3 watt cree (aggiunta successivamente con l’arrivo degli sps) e una zetlight nano 11 watt (la prima plafo), tenute a pochi cm dal pelo dell’acqua.
Tutto è gestito con sistema “naturalissimo”, circa 7 kg di rocce vive tra heliopora e fijii ,non uso mai resine di nessun tipo, carbone attivo e quant’altro, solo un buon movimento affidato ad una Koralia nano 1600, che lambisce gli sps in cima e accarezza i coralli sotto. Inizialmente avevo inserito uno strato di circa 3 cm di sabbia viva sugar size, che ho tolto con gran fatica dopo circa 6 mesi, ora è presente solo un sottilissimo strato di 5 mm che smuovo regolarmente. La maturazione è stata veloce, Ho iniziato dopo solo una settimana a dare luce per 12 ore, inizialmente non ho mai avuto problemi di nessun tipo con nessun tipo di alga, eccetto ovviamente il formarsi di diatomee sulla sabbia. Appena accese le luci ho inserito due trochus istrio, loro hanno fatto davvero tanto contro le filamentose che vedevo accennare e grazie a loro sparire. Ho aggiunto poi 2 paguri che tutt’ora scorrazzano per la vasca ( e meno male che campano poco). mi sono fermato per circa 2 mesi. I valori si sono stabilizzati dopo circa un mese dall’accensione della plafoniera.
i miei primi invertebrati sono stati una colonia di discosomi blu e una piccola colonia di zoanthus. fino ad arrivare con gradualità ad oggi, risultato comunque ancora ben lontano da ciò che ho in testa. Pazienza… Tra le cose che mi hanno impegnato di più c’è senza dubbio la realizzazione compositiva, ogni colonia di zoanthus è stata attaccata alle rocce secondo un progetto ben preciso, purtroppo le mie limitate finanze non mi hanno permesso di acquistare animali rari e coloratissimi, caratteristici del mercato americano, ma in qualche maniera ho cercato di ottenere il miglior risultato estetico al minor prezzo…se cosi si può dire. Ogni intervento compositivo è stato effettuato sott’acqua con l’uso di semplice attack gel, le colonie sono state infatti incollate alle rocce vive già presenti, cosi come le ricordee che mi hanno fatto tribolare non poco per stare dove avevo in mente stessero. Non ho pesci. Invertebrati.
“Abitanti mobili” in ordine di importanza, che non si offenda nessuno 😉 e che secondo me non possono mancare.
N° 2 lumache Trochus Histrio, erano 3, una figlia delle prime due, un genitore l’ho dovuto restitiuire perchè 3 pulivano tanto ma con i loro bisognini sporcavano di più.
N°1 mitrax, ha vinto la lotta alla valonia…provare per credere.
N°1 Lysmata wundermanni, mi ha sbranato tutte le aiptasie ora è grosso da far paura
N°2 paguri calcinus elegans
N°2 Lumache Nessarius Vibex (tengono la sabbia linda e viaggiano come trenini)
N°1 spirografo
N°1 Lysmata amboinensis,poverino l’ultimo della lista, ma in compenso il più bello. “Abitanti immobili”
N°1 colonia actinodiscu blu
N°1 colonia actinodiscu verde fluo
N°1 colonia actinodiscu azzurri puntini blu
N°1 colonia actinodiscus rossi fluo
N° 3 ricordea florida
Varie colonie di zoanthus vari colori
N°2 Acantastrea
N°1 goniopora stokkesi selvatica
N°1 Pocillpora verrucosa
N°2 Acropora
N°1 Lobophillya Aggiungo 1 volta a settimana 10 ml di magnesio cloruro sicce, 3 volte a settimana 2,5 ml di calcio cloruro Kent, 2 volte a settimana 15 ml di KH sicce, 1 volta a settimana 1,5 ml di stronzio e mobildeno kent.
Alimento a giorni alterni con 1 ml h&o sicce, 10 ml di phitoplcton e 1,5 ml reef snow SHG.
Faccio cambi del 15% a settimana con acqua salata Elos o Royal Nature, che trovo spettacolari.
I miei gamberetti li nutro una volta a settimana con un chicco di granulare…non so come fanno a campare cosi a stecchetto.
Effettuo saltuariamente un paio di volte al mese i test di calcio e magnesio con test Elos. Per il resto vado ad occhio. Se le cose vanno male , tentate tentate e ancora tentate.
Ho avuto altalene di alcalinita, calcio basso, magnesio basso, planarie rosse, nudibranchi degli zoas, aiptasie, uno spirografo che involontariamente ho ucciso con le mie mani, il flagello della valonia, altre alghe superiori formatosi dal nulla. Le chiavi del successo sono la pazienza, non andate verso la soluzione più rapida, ma puntate alla causa principale , non al risultato immediato.
Ogni azione porta sempre ad una conseguenza, spostare la direzione di una pompa in acquari di questo tipo, significa scombussolare il sistema, provato sulla mia pelle, la stabilità è lenta da raggiungere, il disastro al contrario è immediato. La natura insegna, milioni di anni di evoluzione, ed un semplice intervento umano e non, distrugge nel giro di un attimo un intero ecosistema. I coralli reagiscono immediatamente ad ogni cambiamento nel bene e nel male, riflettete bene prima di procedere a qualsiasi cambiamento, lo dico solo perchè più volte per la mia cocciutagine, demoralizzato avrei voluto mollare tutto. Queste breve articolo non vuole avere la presunzione di dettare linee guida da seguire, è solo frutto della mia breve esperienza fatta anche e soprattutto da tanta osservazione e documentazione e amore per il mare. Ho ancora troppo da imparare, ed in fin dei conti mi reputo molto fortunato, perchè pensandoci bene la natura ha fatto tutto da se, probabilmente se fosse dipeso da me avrei fatto più danni che altro. Non abbiate paura di sperimentare, fatelo con il buon senso e nel rispetto della natura.
L’acquario è in crescita, ancora mi stupisco nel vedere una miriade di copepodi e altri animaletti di cui ignoro i nomi girovagare come matti anche a luci accese. gli anfratti sono colmi di ascidie e piccole spugne colorate, il termoriscaldatore è ormai completamente coperto di un alga rossa calcarea con sviluppo stile foliosa (non conosco il nome, perdonate l’ignoranza), e una miriade di piccoli spirografi e stomatelle e asterine Sono consapevole che l’acquario è ancora molto migliorabile, lo so, troppi bei coralli che mi piacciono mancano, dovrò attendere ancora “purtroppo”. Ringraziamenti:
Dedico questo articolo a mia moglie che con tanta pazienza ha sopportato e sopporta i continui “allagamenti” di casa, le boccette nel frigo e dapertutto, la mia totale assenza mentale, il letto vuoto la sera, al piccolo Francesco che mi guardava da terra dicendomi con gli occhi… papà prendimi…
a mio padre che ha supportato sempre le mie passioni, regalandomi ed insegnandomi ad aver passione nelle cose, e al buon “Sandro S.” che mi hanno pescato tra mille…a tutti voi che come me avete il pollice salato. Grazie. |