L’acquario di Luigi PorcelliE’ un Wave Box 45 aperto, con coperchio in vetro e spigoli arrotondati. Le misure sono 45x28x30 cm, è quasi 40 litri lordi e una trentina netti. Lo spessore dei vetri è di 5 mm, sono talmente trasparenti che sembrano quasi in extrachiaro (sarà per l’esiguo spessore). Ho preso il kit completo che comprende: vasca, coperchio in vetro, lampada PL a braccio, filtro a zainetto e tappetino sottovasca. Lo trovo un ottimo acquario ben costruito e molto comodo per le varie operazioni di manutenzione.Questo allestimento risale al 13 marzo 2012 ed è arrivato col tempo dopo diverse prove. Resta comunque molto semplice e alla portata di tutti ed era proprio questo lo scopo di questa vaschetta: ridurre al minimo costi, manutenzione e tecnica necessaria. Ho cercato di creare un layout ricercato ma comunque molto semplice e naturale, adatto il più possibile alle specie che avrebbe dovuto ospitare e spero di esserci riuscito.
Per lo più sono stati utilizzati arredi che avanzavano da altri allestimenti o trovati quasi per caso. Sistema di filtraggio
Il filtro è un Wave Niagara 300 a zainetto, portata 300 l/h. Viene fornito con cannolicchi, una spugna nera a grana grossa e una cartuccia al carbone attivo ricoperta di lana di perlon. Ho tolto tutto e caricato interamente con cannolicchi e mini siporax della Sera. Sul tubo di aspirazione ho montato la spugna del filtro ad aria L60 della Sera per il filtraggio meccanico e per non far aspirare dalla pompa le neocaridine appena nate.
Sono abbastanza soddisfatto del filtro! Una piccola pecca è che il coperchio fa da cassa di risonanza amplificando il ronzio e le vibrazioni della pompa. Ho risolto mettendo una striscia di plastica in un angolo in modo da tenere sollevato il coperchio ed evitare questo fastidioso rumore. Sistema di illuminazione
La lampada è una Wave Solaris Freshwater a braccio. E’ una PL da 18 watt e 6500k. Si aggancia al vetro per mezzo di viti in plastica. Il fotoperiodo è di 8 ore dalle 16:00 alle 24:00, controllato da un timer digitale che è fornito di batterie così da non dover risistemare l’orario se per caso andasse via la corrente elettrica (cosa che succede con i timer analogici).
Il ricambio della lampada PL è un po’ costoso e se si vogliono usare lampade commerciali c’è da fare una piccola modifica.
Sto pensando di sostituirla con una PL di gradazione più bassa (4000-5000k) per far risaltare maggiormente i colori dei pesci e farli stare più tranquilli. Riscaldamento
Il termoriscaldatore è un Hydor theo da 50 watt impostato alla temperatura di 20°C. Allestimento
L’allestimento, come vi avevo anticipato, è molto semplice e fatto con materiali di recupero. Sul fondo c’è del ghiaietto inerte di quarzo marrone scuro della Dennerle di granulometria 1-2 mm. Ho cercato di utilizzarne il meno possibile per lasciare più spazio e litri netti agli ospiti della vasca. Si parte dall’anteriore con 1,5 cm di spessore fino ad arrivare ai 4 cm sul retro. Al centro dell’acquario c’è un legno mopani, già usato in un vecchio allestimento, sul quale sono state legate le anubias nana con filo di nylon (preferisco il filo di nylon perché non si decompone come il cotone e lascia alle piante e ai muschi il tempo di radicare). Questo legno divide l’acquario in diagonale e crea una specie di terrazza.
Le rocce sono tutte arcobaleno, solo una visibile mentre le altre sono state tutte ricoperte da muschi. Quella centrale bianca, invece, l’ho trovata in un vaso con dei fiori e mi è piaciuta dal primo minuto sposandosi perfettamente con un’insenatura del legno mopani. Su questa pietra sono cresciute delle alghe verdi che però non ho mai eliminato, secondo me rendono tutto ancora più naturale. Il legno centrale, che fa da protagonista nell’acquario, sono in realtà due legni drift wood legati tra di loro con del filo di nylon. Hanno leggermente ambrato l’acqua visto che non sono stati bolliti ma lasciati in acquario fino al loro affondamento naturale, con i cambi ripetuti l’acqua tornerà limpida (in fondo l’acqua ambrata non è una caratteristica dell’habitat naturale degli ospiti di questa vasca). Sul vetro posteriore è incollata una stampa, poi plastificata, di una corteccia di un albero che ho trovato in rete. Flora
Basando tutto l’acquario sulla semplicità, le piante non potevano essere da meno. Tutte facilissime da coltivare, adatte anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo degli acquari e, a parte l’Hygrophila, tutte a crescita lenta. Le piante sono: Anubias barteri var. nana, Anubias barteri var. nana “Petite”, Cryptocoryne beckettii, Cryptocoryne wendtii, Vesicularia montagnei, Monosolenium tenerum, Hygrophila polysperma. Ho provato con la Rotala rotundifolia, ma non rispondeva bene e comunque non credo sia adatta ad acquari di soli 30 cm di altezza. All’inizio l’allestimento prevedeva l’Hygrophila corymbosa al posto della polysperma, ma le foglie troppo lunghe mi hanno fatto desistere ed optare per l’altra.
A breve inserirò delle galleggianti come Lemna minor o Salvinia natans. L’obiettivo è schermare un po’ la luce soprattutto nella zona anteriore e far sentire più sicuri i pesci.
L’acquario è ancora in fase di evoluzione visto che alcune piante (C. beckettii, H. polysperma, M.tenerum) sono state introdotte relativamente da poco. Fertilizzanti ed altri prodotti
Per la fertilizzazione uso una parte del protocollo base della Seachem a metà della dose consigliata. Esattamente Flourish, Iron, Potassium, Excel (mancherebbe solo il Trace ma non ne ho avuto bisogno). Nel fondo sono interrate delle nutriballs della Dennerle in corrispondenza delle radici delle piante. Questo tipo di fertilizzazione forse è anche eccessiva per queste piante, ma volevo provare questi prodotti e mi ci sono trovato benissimo. Non escludo in futuro di passare ad un fertilizzante unico.
Come biocondizionatore uso il Sera Aquatan.
Nessun impianto di anidride carbonica. Fauna
Gli ospiti della vasca sono: 10 Danio margaritatus, un numero indefinibile di Neocaridina heteropoda var. Red Cherry e Planorbarius corneus. Ho introdotto prima una ventina di neocaridine per alcuni mesi in modo che crescessero di numero senza essere predate e solo successivamente ho preso i Danio. Volevo aspettare solo 2-3 mesi prima di inserire i pesci, ma in realtà ne sono passati molti di più perché questa specie dalle mie parti è introvabile. Per questo ringrazio Maurizio de “Il Nido” per avermeli procurati e per la disponibilità e la pazienza. I miei sono esemplari che non si possono ancora definire adulti, alcuni superano di poco il centimetro di lunghezza. Li ho da un paio di settimane e non hanno ancora sviluppato appieno la splendida e coloratissima livrea che li caratterizza, ma si stanno ambientando bene e si vedono già dei miglioramenti. Alimentazione
Per i pesci ho scelto diversi tipi di mangimi in granuli tutti di ottima qualità e proporzionati alla loro piccola bocca: Elos SV0, JBL Nanomix, SHG Microgranuli. Li alimento per 2-3 volte al giorno. Presto prenderò anche dei granuli della Blue line di cui ho sentito parlar bene, esattamente l’èlite grade 12 e l’artemia grains grade 12.
Per le Red Cherry e le Planorbarius, invece, uso: Sera Shrimps Natural, Tetra Wafer Mini Mix, ogni tanto zucchine e carote bollite.
I Danio margaritatus sono pesci molto esigenti per quanto concerne l’alimentazione, soprattutto se sono di cattura non accettano di buon grado il cibo secco e vanno alimentati con naupli di artemia. Gli esemplari di allevamento (come quelli che ho preso io) sono meno restii a mangiare il cibo secco che gli offriamo anche se sarebbe buona norma fornirgliene di vivo di tanto in tanto. Manutenzione
La manutenzione per questo tipo di vaschetta è ridotta all’osso. Mi limito a cambi con solo acqua di rubinetto (decantata e biocondizionata) pari a 5 litri a settimana e rabbocchi con sola acqua d’osmosi inversa al bisogno.
In occasione dei cambi settimanali, se la portata diminuisce, sostituisco la spugna sul tubo d’aspirazione con una che tengo di riserva. Avere un ricambio è utile perché si sostituisce la spugna in maniera rapida e si ha il tempo di sciacquare a dovere l’altra. Così facendo si perde la flora batterica che vi si insedia, ma dato che questa spugna ha la sola funzione di filtraggio meccanico il problema non sussiste.
Le potature hanno scadenze di 10-15 giorni, in questo acquario solo l’Hygrophila ha bisogno di essere sfoltita mentre il resto delle piante non necessita di alcun tipo di cura essendo tutte a crescita lenta.
Nessuna sifonatura del fondo e, solo quando strettamente necessario, pulizia dei vetri con lana di perlon o una spazzola magnetica.
In pratica ci vogliono 15 minuti a settimana per gestire un acquario del genere! Valori dell’acqua
Le misurazioni sono effettuate con test a reagente Aquili.
Temperatura 20°C
pH 7.5
KH 7
GH 9
NO2 0
NO3 5 mg/l Supporto
Il mobile dell’acquario l’ho costruito su misura per esigenze di spazio, altezza e colore. Le misure sono 45x40x86 cm. E’ fatto con pannelli spessi 1,8 cm di truciolare nobilitato color noce tagliati su misura. E’ stato assemblato con viti parker apposite per truciolari. Le basi superiore ed inferiore sono 40×45, le mensole 30×35, i pannelli laterali sono 80×40 mentre il pannello posteriore che da stabilità al mobile è 70×30 (un po’ più basso per permettere il passaggio dei fili elettrici). Il tutto non poggia direttamente a terra, ma su quattro piedini bianchi alti 2 cm che sono stati incollati sotto la base in corrispondenza dei due pannelli laterali su cui si scarica tutto il peso. A breve metterò un altro pannello frontale con delle cerniere per creare uno sportello.
Tutto il materiale per assemblare questo mobile si trova facilmente in qualunque brico. Consigli ed osservazioni
Come ho potuto constatare di persona, i Danio margaritatus sono estremamente timidi. Per questo motivo e visto che soffrono molto la competizione alimentare è meglio prenderne una decina e dedicare l’acquario esclusivamente a loro. Quando si allestisce una vasca per questi pesci è bene che l’acqua sia poco movimentata e che ci siano molti ripari e molte piante anche alte dove possano rifugiarsi se dovessero sentirsi minacciati. Non occorrono acquari eccessivamente alti, uno come questo di 30 cm di altezza va benissimo.
Questa specie, vivendo in zone montuose anche a 1000 metri s.l.m., predilige acque “fresche” e quindi soffre molto il caldo estivo. Meglio munirsi di una ventolina di raffreddamento e non far salire, per lunghi periodi, la temperatura oltre i 26°C. Il consiglio che mi sento di dare è semplice: informarsi sempre prima di allestire un acquario sulle esigenze di piante e pesci che andrete ad ospitare. Solo in questo modo si riesce a dare loro una degna casa e togliersi tante soddisfazioni. A tal proposito sarebbe un peccato non usufruire di una risorsa come AcquaPortal con persone gentili, competenti e sempre pronte a darvi una mano. Ringraziamenti
Un ringraziamento doveroso va alla mia ragazza Angela. Prima di tutto perché l’acquario è suo, è stato allestito per lei ed è lei insieme a me a prendersene cura; in secondo luogo perché sopporta e, in parte, condivide questa splendida passione con me.
Un grazie va anche a mia sorella Roberta che mi ha dato una mano con le foto e che presta sempre ascolto ai miei tanti progetti acquariofili.
E come non ringraziare tutto il forum di AcquaPortal!? In pratica tutto quello che so sull’acquariofilia lo devo a questo portale ed ai fantastici utenti ed amici del forum. In particolare volevo ringraziare Ale87tv che mi ha invitato a presentare questo acquario.
Grazie per avermi dato l’onore e l’opportunità di mostrare questa vaschetta su AP. Per domande, commenti, critiche ed aggiornamenti mi trovate sul forum come Johnny Brillo e trovate la discussione relativa all’acquario al seguente link:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=399529 |