Un saluto a tutti. Vi presento il mio acquario, l’acquario di Antonio Dell’Erba. Mi rituffo in questo fantastico mondo dopo 12 anni, deciso nel tornare alla carica con l’idea di allestire un “plantacquario”; diciamo che il “tarlo” non mi ha mai abbandonato in questo lungo periodo, direi che si era leggermente………. sopito.
Spero di fare cosa gradita rendendovi partecipi delle mie scelte. Descrizione: Acquario aperto, costruito su misura, con il vetro frontale in extrachiaro. Dimensioni lunghezza 80 x altezza 50 x profondità 40 con lastre da 8mm. La capienza netta e quindi escludendo arredi e fondo è di circa 110litri.
Il mobiletto di supporto, a due ante, è standard della Wave
In funzione dal 5 novembre 2011, la vasca è stata inizialmente allestita nel mese di ottobre per la sola parte arredi+fondo riempiendola con acqua di rubinetto ed avviando il filtro con sola spugna e lana di perlon; dopo una settimana è stata completamente svuotata e la lana nel filtro è stata sostituita da cannolicchi ed altra lana di perlon, le spugne sono state sciacquate; in questo modo ho eliminato la poca polvere in sospensione rilasciata dal fondo (non sciacquato preventivamente), ho fatto in modo che la radice si impregnasse almeno in parte per favorirne l’affondamento definitivo e che eventuali sostanze rilasciate dagli arredi, nel complesso, venissero asportate con un cambio totale dell’acqua.
Sistema di Filtraggio
Per la parte di filtrazione meccanico/biologica ho utilizzato un filtro esterno della Askoll, il Pratiko 300; l’ho scelto per la praticità di utilizzo, mi trovo bene con la velocità e la facilità di manutenzione.
Caricato con le solite spugne per il pre-filtraggio grossolano, poi due cestelli di Siporax e l’ultimo con Siporax e lana di perlon; la lana di perlon è posizionata nell’ultimo cestello in alto in modo che la sua sostituzione non comporti l’estrazione dei cestelli sottostanti contenenti i cannolicchi (….salvaguardiamo queste colonie batteriche…..).
Sostituisco la lana di perlon ogni mese, ho verificato che è sporca il giusto per giustificarne il cambio; per ora ritengo che le spugne non siano da lavare (circa 4 mesi), quando sarà il momento saranno risciacquate con l’acqua del cambio. Sistema di Illuminazione Inizialmente l’idea era di puntare su un faretto hqi affiancato magari da un paio di tubi t5, poi la cautela ha preso il sopravvento, soprattutto per la paura di una eventuale difficile gestione dello start-up (leggasi alghe) con tale quantità di potere luminoso.
Alla fine ho optato per le sole t5 ed ho scelto una plafoniera Wave Stratos da 70cm con 5 tubi t5 da 24W (complessivi 120w) con 4 led a luce blu (in effetti la plafoniera credo sia nata per il marino); i tubi scelti sono:
3 x wave tropical river
2 x wave plant power
La plafoniera permette l’accensione separata e programmabile di 3 neon, 2 neon e le luci notturne; il settaggio è semplice ed è possibile passare, attraverso i tasti della console di programmazione, allo stato tutto acceso o tutto spento; sono molto soddisfatto del prodotto.
Il ciclo di illuminazione che ho scelto ed al quale sono arrivato con molta gradualità a step di ½ ore, è attualmente: 3ore – 3ore picco – 3ore, ovvero 3 ore con 3 tubi accesi, 3 ore con il picco di illuminazione (all on), 3 ore con 3 tubi accesi; i tubi power plant sono accesi solo durante il picco; 9 ore complessive. Passerò, sempre gradualmente, alla configurazione 2,5 – 4 – 2,5, ovviamente se ciò non comporterà ulteriori difficoltà nella gestione della vasca.
In alto vedete posizionata una pompa di ricircolo
Somministrazione del CO2 Utilizzo bombole estintore da 2Kg alle quali ho fatto togliere il pescante; sono corredate di riduttore di pressione (Ruwal) e manometri di bassa-alta pressione e valvola a spillo incorporata. Come diffusore uso un Askoll a setto poroso preceduto da una valvola di non ritorno (Ruwal). Per ottimizzare la cessione del gas in vasca ho inserito una micro-pompa di ricircolo al di sopra del setto poroso (1-2 cm): le micro-bollicine vengono catturate dalla pompa ed ulteriormente sparse per la vasca.
La regolazione delle bolle è tarata per avere una concentrazione di 40-45ppm di CO2 in vasca, mediamente 40-45 bolle/min. La somministrazione è h24. Accessori Otre ad un riscaldatore da 250w che mi permette di tenere una temperatura costante di 25°C, ho installato una pompa supplementare con funzione di ricircolo (penso che un buon ricircolo favorisca la disponibilità dei micro/macro nutrienti per le piante) sullo stesso lato dell’uscito filtro, in alto ma dalla parte opposta. Ho cercato di posizionare tutti gli accessori al di fuori della portata visiva frontale o, per lo meno, sufficientemente nascosti (pompe, termometro, riscaldatore, raccordi con il filtro, diffusore CO2) trovo sia più naturale come rappresentazione. Per la parte elettrica mi sono auto-costruito un pannello corredato di interruttore differenziale salvavita e prese comandate da interruttore luminoso (alimentazione fornita = luce accesa). Allestimento – Fertilizzazione Per l’allestimento del fondo e per la cura delle piante mi sono affidato alla linea della Seachem quindi, per il fondo, Fluorite dark con spessore variabile a crescere dal vetro frontale verso il vetro posteriore (4 – 10cm circa) e, per i fertilizzanti in colonna: Fluorish – Excel – Iron – Trace – Potassium con protocollo avanzato. Non ho usato le tabs, per errata informazione in merito; ho letto successivamente che forse avrei dovuto: inserirò localmente dove necessario fra qualche mese.
Al protocollo definitivo ci sono arrivato con molta gradualità partendo dal BASE a dosi di 1/3 ed incrementando man mano che la massa vegetale accresceva. Ho sicuramente “toppato”, in un certo momento, sotto-dosando per paura delle alghe: il risultato è stato di evidenti segnali, sulla hygrofila, di carenze di potassio. Della linea Seachem non uso integratori di Azoto e Fosfati.
Come integratore uso il Dennerle AQUARICO TR7 TROPIC, due spruzzate dopo ogni cambio d’acqua (ho dei ciclidi nani, penso possa essere utile).
Per la remineralizzazione dell’acqua dei cambi uso il Seachem Equilibrium che ha un buon contenuto di potassio; non reintegro i carbonati perché, credo a causa del fondo, ho un rilascio costante di questi ultimi con KH attestato a 6 punti; in realtà ho avuto anche rilascio di sali che mi hanno alzato di parecchio anche il GH ora attestato intorno ai 10 punti, dopo parecchi cambi settimanali con acqua RO pura; dopo tutto questo periodo il KH non vuole saperne di scendere, spero tanto che i problemi non derivino da rocce calcaree. Per il layout ho passato diverso tempo a scegliere le pietre giuste e la radice giusta cercando di dar corpo ad un’idea, fra le tante, che mi era passata per la mente; alla fine, dopo un po’ di prove fatte a tavolino, ho trovato la disposizione che più mi soddisfaceva, sono sicuro che avrei potuto fare meglio ma ad un certo punto ho deciso di troncare lì altrimenti sarei potuto andare avanti all’infinito.
La calza in alto a sinistra contiene del mangime (per aiutare la proliferazione batterica e per quel minimo di richiesta di Azoto e Fosfati delle piante appena inserite). Due giorni dopo l’allestimento.
Microgeophagus Ramirezi
Piante- Alghe Dai vivai Dennerele:
Myriophyllum mattogrossense: purtroppo ho penato parecchio perché colpita da alghe filamentose; ne ho salvato solo qualche stelo.
Rotala rotundifolia emeres
Hygrofila polysperma Sunset: crescita vertiginosa che mi ha portato a sottovalutare la loro sensibilità alle carenze di potassio (credo); si è ripresa molto in fretta.
Ludwigia repens rubin
Ludwigia arcuata
Lilaeopsis Mauritiana: problemi di alghe sulle foglie più vecchie, comunque in regressione
Cryptocoryne lutea
Cryptocoryne beckettii
Micranthemum umbro sum
Lillaeopsis mauritana: sulle foglie più vecchie, e non solo, ho un problema di crescita di alghe (BBA?)
Hemianthus callitrichoides Cuba: crescita impressionante forma un prato meraviglioso che però bisogna tenere sotto controllo e potare con le opportune forbici a lame ricurve.
Vesicularia dubiana: invadente
Aggiunte solo nell’ultimo mese:
Anubias nana bonsai Alghe:
Allora, la mia esperienza la traduco così (magari sbagliandomi): filamentose verdi solo su Myriophyllum, sono comparse con l’inizio dell’uso un po’ più marcato dei tubi fitostimolanti; non c’è stato verso di rallentarne la crescita sebbene abbia provato con una costante rimozione meccanica; non ho volutamente fatto ricorso a nessun prodotto particolare per la lotta alle alghe.
Ne ho salvato solo qualche stelo che poi ho riposizionato in vasca in altra posizione; ora hanno ben radicato e si stanno sviluppando bene, momentaneamente il problema sembra risolto.
Nere a pennello, su arredi e foglie di Lilaeopsis: credo dovute sia all’uso sempre più marcato dei tubi fitostimolanti sia alla carenza di macro nutrienti (Nitrati e Fosfati); ne ho verificato una regressione importante dopo aver operato queste operazioni:
_ rimozione meccanica
_ innalzamento delle dosi di Fuorish excel fino al raggiungimento della dose prevista giornaliera (in base al volume netto della vasca)
_ innalzamento concentrazione CO2
_ sostituzione più frequente della parte di filtrazione meccanica
_ in zone circoscritte uso di acqua ossigenata in piccole dosi (tramite siringa)
_ inserimento ulteriori Caridine
Attualmente il problema mi sembra rientrato escludendo le foglie più vecchie della lilaeopsis che sto rimuovendo man mano. | | Cryptocoryne lutea | Rotala rotundifolia |
Ludwigia repens rubin
Ludwigia repens rubin
Pesci- Alimentazione
Microgeophagus Ramirezi: due maschi ed una femmina, nessuna coppia formata per ora, battaglia cruenta fra maschietti che ha individuato l’esemplare dominante.
Pristella Maxillaris: 18 esemplari (due saltati fuori a prendere…una boccata d’aria….)
Otocinclus affinis: 8 esemplari
Per l’alimentazione uso la linea SHG (granulare, scaglie vegetale, crisp) e cibo congelato (per ora artemia). Invertebrati Caridina multi dentata: 29 esemplari (uno aveva deciso di fare due passi…..all’asciutto….); ogni tanto, ma proprio ogni tando, gli butto sul fondo dei flave da sgranocchiare.
Planorbis cornesus: lumachine introdotte con le piante, le rimuovo manualmente (quelle a tiro) durante la manutenzione, penso che comunque siano utili nella vasca. Caridina Multidentata
Valori acqua Ph 6,6 – Kh 6 – Gh 11 – NH4 assenti — NO2 assenti – NO3 >5 e <10 – Po4 >0,1 (dopo cambio settimanale dell’acqua); uso test della Askol tranne che per il GH (JBL) e del KH (Aquili). E’ stata dura arrivare a questi valori, seppur minimi, di Nitrati e Fosfati: ho dovuto incrementare la popolazione e le somministrazioni di cibo.
Pristella Maxillaris
Pristella Maxillaris
Manutenzione- Accessori Cambi settimanali di H2O con 25l di RO remineralizzata; uso il sifone per aspirare la potatura di Calli simultanemamete all’uso della forbice: evito che gran parte dello “sfalcio” vada in giro per la vasca (raccattarlo sulla Vesicularia diventa operazione certosina….). Per le potature ho forbici lunghe dalla lama ricurva e per la piantumazione pinzette lunghe. Sto pensando di costruirmi, con una tanica da 35l da posizionare dietro alla vasca e con gli opportuni galleggianti già acquistati, un sistema di rabbocco per l’acqua che evapora (per ora mediamente 1,5-2 litri al giorno).
Ad un mese dall’allestimento
Per le foto posso dire che NON ci so proprio fare, non sono in possesso nemmeno una macchina decente…..
Comunque, per quasi tutte, ho utilizzato i seguenti device:
Samsung Galaxy S II
Samsung Galaxy Note
Samsung Galaxy Tab 7
Samsung Galaxy Tab 10.1
Consigli:
bhe, che dire, non sono certo un esperto, mi riaffaccio su questo favoloso mondo dopo 12 anni……..vi dico però ciò che mi sono ripromesso ancor prima di cominciare: definire bene cosa volevo da questo allestimento per poi cominciare a fare le cose con calma, documentandomi moltissimo e poi prendendo una strada su ogni cosa, su ogni aspetto, su ogni particolare; per quello che posso suggerire direi di non accanirsi magari sul valore di un parametro ma aspettare nelle settimane l’evoluzione dell’insieme sapendo leggere le variazioni, più che il valore in se stesso. Pazienza, pazienza ed ancora pazienza: pazienza nell’aspettare che la vasca maturi a livello “batteriologico”, pazienza nell’aspettare che le piante riprendano il processo “vegetativo” dopo la piantumazione, per capire come e quanto fertilizzare, pazienza se qualcosa non quadra, se si osserva con costanza, secondo me, c’è sempre tempo per porre rimedio.
Il resto lo fa la vasca come sistema: se ha qualcosa da comunicarti lo fa, basta osservare. Vorrei ringraziare i proprietari del negozio Fish&Friends di Torino per la cortesia e la competenza, i loro suggerimenti mi sono stati molto utili in alcune scelte fatte.
Ringrazio anche il Forum e gli articoli di Acquaportal, le esperienze della comunità non possono che arricchire il bagaglio culturale del singolo. Antonio Dell’Erba |