Gran Canaria è stata per noi una scelta inconsueta dettata da un lato dalla curiosità di vedere un posto per noi nuovo e dall’altra di contenere i tempi di viaggio in aereo per via dei piccoli pargoli al nostro seguito, il tutto naturalmente vincolato ad un budget ragionevole. Una scelta familiare ragionata e ricercata con cura senza troppe aspettative, nonostante la consapevolezza di una vacanza costosa e affascinante. Gran Canaria è solo una delle isole che compongono le Canarie, territorio spagnolo, fiscalmente autonomo, ristretto in poche decine di kilometri di costa separati da montagne che raggiungono i 1000 metri di altezza, pochi se paragonati ai 3000 di Tenerife ma comunque più che sufficienti per offrire paesaggi mozzafiato e gite di sicuro interesse per arricchire la propria cultura e rallegrare il palato in uno dei molti ristoranti caratteristici. La bellezza di Gran Canaria è discontinua e da ricercare tra piccoli angoli incantevoli nascosti tra paesaggi meno interessanti, siano essi affacciati sul mare che tra le rocce delle alture di un habitat comunque sempre verde e mite anche durante la stagione invernale. Di sicuro interesse sono le dune di sabbia a Maspalomas, un richiamo per molti turisti disposti a sopportare l’immancabile vento pur di godersi un paesaggio che ci si aspetterebbe in un bel deserto piú che su un’isola molto verde e naturalmente ricca. Quasi tutte le spiagge del sud sono in realtá piuttosto ventose e questo è spesso abbastanza fastidioso. Spostandosi lungo le coste laterali si trovano invece angoli più riparati dove potersi sdraiare in tranquillità e trascorrere delle belle giornate di mare con la famiglia. Il termine ‘mare’ in realtá è improprio perchè queste isole si trovano in mezzo all’Oceano Atlantico con un’acqua più fresca di quella di altre spiagge situate alla stessa latitudine che in altri contesti sono ben più calde, come quelle del Mar Rosso o dei Caraibi. In ogni caso il dato oggettivo è la temperatura dell’acqua che d’inverno non raggiunge i 20 gradi centigradi, rendendo più coraggioso ogni tuffo. Più miti durante il periodo estivo sono acque comunque sempre sorprendenti per il contrasto di colori con la costa e le rocce e sono più suggestive all’alba o al tramonto quando i colori del cielo si riflettono generando spettacoli da fotografare con cura se si è soli o da godere romanticamente in compagnia.
Lo spettacolo della natura è però purtroppo spesso deturpato dalle moltissime costruzioni che in qualche caso fanno a pugni con l’habitat che le circonda. Se vi aspettate un ambiente incontaminato e tutto da scoprire avete sbagliato isola e, pur essendo noi informati sul posto, mai ci saremmo immaginati così tante attività, case, locali, alberghi, centri commerciali, luna park e automobili. Noleggiare un’auto è decisamente consigliato se non si vuole limitare il soggiorno ad uno spicchio di isola che, seppur bello, non potrá essere rappresentativo della biodiversitá offerta. La gente del luogo, seppur difficile da distinguere tra i molti turisti anche residenti, è cordiale e abituata a lavorare con una clientela per lo più nordeuropea: tante famiglie olandesi, svedesi, tedesche e pochi italiani, qualche francese e molti spagnoli.
NaturaLa superficie di Gran Canaria è 1560 km2 e la sua altitudine massima è di 1949 m (Pico de las Nieves). Ha una forma rotonda, con un diametro di circa 50 km. Il 46% del territorio dell’isola di Gran Canaria è stato dichiarato Riserva della biosfera da parte dell’Unesco. Questa isola tropicale è chiamata “Continente in Miniatura” a causa della varietà di climi e di panorami che è possibile trovare. Un’immensa depressione d’origine vulcanica, la Caldera di Tejeda, sorge nel centro dell’isola e dà origine ad una rete di drenaggio di acque pluviali che scorrono lungo i canaloni fino a sboccare nel mare.
Le montagne dell’isola e la conformazione morfologica particolarmente dirupata favoriscono l’esistenza di una moltitudine di microclimi e habitat diversi. In particolar modo si distingue la zona sudoccidentale di Gran Canaria, che per secoli ha mantenuto ancora intatto il suo paesaggio naturale. Qui si trovano grandi boschi di pino canario, un albero dalle caratteristiche particolari che lo rendono unico al mondo. La costa comprende ampi delta sommersi, colate vulcaniche sul fondo del mare, grandi scogliere e distese di sabbia. Da secoli la flora canaria è oggetto di studio da parte di molti scienziati di tutto il mondo. È una flora unica, scomparsa completamente in altri luoghi di origine. In Gran Canaria esistono più di cento varietà che solo qui possono essere osservate, e altre cinquecento che si possono trovare anche in altre parti dell’Arcipelago Canario, punto di riferimento fondamentale per lo studio della flora di tutto il pianeta. Si può affermare che Gran Canaria è un luogo importantissimo per lo studio della flora come le Isole Galapagos lo sono per lo studio della fauna. La fauna terrestre dell’Isola è priva di grandi vertebrati e di specie velenose. Gli uccelli ed i rettili sono le specie più numerose della fauna terrestre di Gran Canaria. Per quanto riguarda gli uccelli sono 48 le specie che nidificano in questa Isola, tra cui alcuni rapaci. FotografiaSe vi piace la fotografia di paesaggi, Gran Canaria offre alcune zone molto interessanti: Roque Nublo Dune di Maspalomas Il momento migliore per fotografare le dune sono la mattina presto, quando le ombre lunghe accentuano le increspature nella sabbia.
Pico de Las Nieves La Sorrueda Confital Costa nord
ImmersioniCome spesso accade, anche nella subacquea quando le aspettative sono basse ci si può sorprendere positivamente e questo è quanto successo a noi alle isole Canarie e per l’esattezza a Gran Canaria, per noi una meta di ripiego per cambiare un po’ aria -o forse dovremmo dire ‘acqua’- dal Mar Rosso e dal Mediterraneo senza andare troppo lontano. Le limitazioni sono dettate dai figli di un anno e mezzo che, viaggiando con noi, ci fanno restringere la scelta a località raggiungibili in un massimo di 3-4 ore di volo e in questo raggio i posti al caldo per le nostre immersioni non sono moltissimi se si escludono quelli già visitati. Prima di partire abbiamo cercato un paio di diving a cui appoggiarci e naturalmente lette molte informazioni sul posto. Tutti i siti di agenzie e operatori descrivono al meglio tutte le attività che si possono svolgere sull’isola, subacquea compresa ma ci fidiamo sempre poco di cataloghi e siti ufficiali che devono cercare di vendere al meglio quello che hanno. Facciamo invece fatica a trovare recensioni e racconti scritti da subacquei come noi e anche sul forum sono pochi i topic al riguardo: in effetti le Canarie sono una destinazione poco sponsorizzata e poco conosciuta per le immersioni. I siti di immersione sono sparsi lungo tutta la costa che abbiamo girato più volte in auto per scegliere gli ‘angoli migliori’. Abbiamo limitato le nostre esplorazioni alla zona sud ovest di Gran Canaria a Puerto Mogan, uno degli angoli più belli dell’isola, appoggiandoci al centro immersioni locale, Gran Canaria Divers. L’impatto con l’acqua è piacevole, ben caldi nelle nostre mute stagne, scelte per lo più per tutelarci dal vento in superficie che non per la temperatura dell’acqua che, in inverno, si aggira intorno ai 19°C mente in estate si fissa sui 26°C. Iniziamo il tour subacqueo con un relitto che ci aspetta adagiato su di un fondale di circa 30 metri. La visibilità è quasi sempre eccellente e ci permette di vedere presto l’ombra del relitto o quantomeno di percepirne la presenza perché in realtà la sagoma della nave è completamente circondata da una fitta nuvola di pesci che si apre solo al nostro passaggio. È davvero sorprendente la quantità di pesce presente, così tanto e così vario non l’avremmo davvero mai immaginato. Cernie, crostacei di molti tipi, murene, seppie, polpi, branchi di barracuda, … e anche razze, trombetta… e pesci pappagallo. Noi non ne abbiamo visti ma ci assicurano essere presenti anche cavallucci, squali angelo, tartarughe e mante. Anche la conformazione dei fondali è molto variegata e offre pareti, grotte e relitti per tutti i gusti e per tutte le esperienze. Da segnalare che tra le mille avventure sotto il mare qui è l’unico posto dove abbiamo incontrato un sottomarino turistico che ci è passato a pochi metri un paio di volte. Un’emozione diversa e sicuramente particolare che purtroppo non possiamo documentare con foto a causa di un infelice allagamento dell’attrezzatura. L’isola ci ha davvero sorpresi per la ricchezza dei suoi ambienti marini e per la varietà e bellezza dei suoi fondali offrendoci uno scenario ideale per una vacanza sub e non sub. Senza voler far confronti con altre località completamente diverse, Gran Canaria è una meta che consigliamo solo dopo aver pinneggiato in altri mari e, contrariamente a quanto dicono, una muta stagna è quasi d’obbligo per non soffrire il freddo in immersione ma soprattutto fuori dall’acqua quando è il momento di rimettere la muta che se fosse umida renderebbe più traumatica la ri-vestizione. |