Allevamento
Ai fini di un allevamento appropriato occorre introdurre almeno una coppia di esemplari, dato che tale specie risente sensibilmente della mancanza di un compagno.
Tale precarietà si palesa chiaramente allorché un partner muore: il compagno rimasto deperisce nel giro di poco tempo.
La convivenza con altri pesci è subordinata alla grandezza della vasca, quindi è meglio evitare l'impiego di vasche con "orizzonte limitato"; inoltre è importante non introdurre animali famelici e solleciti nel nutrirsi, che impediscono ai Gobidi di alimentarsi regolarmente.
Si consiglia di allestire un acquario caratterizzato da un profondo strato di sabbia o da ghiaia corallina e disseminato di sassi e rocce piatte.
L'allestimento di un habitat troppo accogliente può sortire un effetto boomerang: infatti V. puellaris si rivela uno scavatore infaticabile e tale eccesso di zelo può contribuire al collasso delle strutture rocciose.
Accetta senza problemi grossi pezzi di mangime surgelato e tavolette alimentari; attenzione a non somministrare troppi alimenti, ricorre quindi a un regime alimentare corretto ed equilibrato.
Se le condizioni generali sono buone, la coppia prospera per un periodo piuttosto lungo e può anche nidificare.
Per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari (sono raccomandati Euplotes e Brachionus ) e dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia.
Tale precarietà si palesa chiaramente allorché un partner muore: il compagno rimasto deperisce nel giro di poco tempo.
La convivenza con altri pesci è subordinata alla grandezza della vasca, quindi è meglio evitare l'impiego di vasche con "orizzonte limitato"; inoltre è importante non introdurre animali famelici e solleciti nel nutrirsi, che impediscono ai Gobidi di alimentarsi regolarmente.
Si consiglia di allestire un acquario caratterizzato da un profondo strato di sabbia o da ghiaia corallina e disseminato di sassi e rocce piatte.
L'allestimento di un habitat troppo accogliente può sortire un effetto boomerang: infatti V. puellaris si rivela uno scavatore infaticabile e tale eccesso di zelo può contribuire al collasso delle strutture rocciose.
Accetta senza problemi grossi pezzi di mangime surgelato e tavolette alimentari; attenzione a non somministrare troppi alimenti, ricorre quindi a un regime alimentare corretto ed equilibrato.
Se le condizioni generali sono buone, la coppia prospera per un periodo piuttosto lungo e può anche nidificare.
Per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari (sono raccomandati Euplotes e Brachionus ) e dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia.
Famiglia
Gobiidae
Provenienza
Mar Rosso, Indo-Pacifico, Giappone, e la Grande Ba
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 13 cm.
Biotopo
Barriere coralline a profondità da 5 a 20 m.
Comportamento
In genere tali Gobidi vivono solitari o in coppia: formano dei territori, presso i fondali sabbiosi e formazioni rocciose caratterizzate da lastre di pietre piatte sotto le quali scavano la loro tana facendo leva sulla propria bocca, che difendono accanitamente dagli sconfinamenti effettuati dagli esemplari della medesima specie, evenienza tutt'altro che remota poiché tali pesci si accalcano numerosi in spazi relativamente ristretti.
Vive in coppia; ogni mese la femmina depone più di 1000 uova che fa aderire alla parte superiore della tana, inoltre essa sovrintende alla custodia delle uova per 3 settimane.
Durante questo periodo il maschio rimane all'ingresso della caverna in attesa che le uova si schiudano; quando questo avviene chiude ermeticamente la caverna relengandovi la femmina.
La tana viene riaperta nelle ore crepuscolari ed entrambi i riproduttori si aggregano agli avannotti e insieme si dirigono verso le acque libere.
Vive in coppia; ogni mese la femmina depone più di 1000 uova che fa aderire alla parte superiore della tana, inoltre essa sovrintende alla custodia delle uova per 3 settimane.
Durante questo periodo il maschio rimane all'ingresso della caverna in attesa che le uova si schiudano; quando questo avviene chiude ermeticamente la caverna relengandovi la femmina.
La tana viene riaperta nelle ore crepuscolari ed entrambi i riproduttori si aggregano agli avannotti e insieme si dirigono verso le acque libere.
Caratteristiche
Trattasi di animali molto piccoli, connotati da una conformazione del corpo allungata: data la taglia minima che li caratterizza, questi Gobidi possono fondersi armoniosamente nelle anfrattuosità dell'ambiente circostante e sottrarsi ai predatori incombenti.
Essi sono dotati di 2 pinne dorsali separate (la prima pinna dorsale presenta uno sviluppo piuttosto prolungato), mentre le pinne ventrali, a differenza di altri generi, sono ben distinte tra loro.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
Essi sono dotati di 2 pinne dorsali separate (la prima pinna dorsale presenta uno sviluppo piuttosto prolungato), mentre le pinne ventrali, a differenza di altri generi, sono ben distinte tra loro.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
La prima pinna dorsale del maschio denota lunghi raggi filiformi.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3