Allevamento
La prima fase della nutrizione prevede la somministrazione di mangime vivo; dopo un certo periodo è possibile nutrirli con mangime morto, anche se gli esemplari stentano ad accettare quest'ultima tipologia alimentare.
E' necessario approntare un regime alimentare variato e, una volta la settimana, è consigliabile iniettare (tramite una siringa) qualche goccia di complesso vitaminico nel pesciolino o gamberetto da somministrare.
I pesci acclimatati a tale alimentazione, possono essere nutriti, durante la nostra assenza, con l'ausilio della mangiatoia automatica Rondomatic, studiata appositamente per la somministrazione di cibi liofilizzati di grosse dimensioni; tuttavia La cosa migliore da fare, consiste nel delegare l'onere nutrizionale ad una persona fidata.
Alcuni esemplari afferrano il mangime addirittura quando si posa sul fondale, per questo motivo raccomandiamo di formare comunità ittiche esenti da pesci molto voraci che renderebbero l'assunzione di cibo da parte di tale specie alquanto precaria.
E' stato osservato che tali pesci scorpioni, animali da penombra, cambiano abitudini radicalmente se vengono nutriti nel corso di ore diurne.
Per ottenere risultati soddisfacenti consigliamo l'allestimento di acquari di adeguate dimensioni muniti di tane aperte anteriormente o rialzate, in cui lo Scorpenide condivida l'habitat con pesci della medesima famiglia, o con altri predatori come Cernie o Murene.
L'incompatibilità con gli invertebrati non è dettata da motivi alimentari (esclusi i gamberetti, i pesci scorpione non si nutrono di tali organismi), ma dalla controindicazione che, dovendo assumere grossi quantitativi di cibo, P. radiata espelle inevitabilmente parecchie sostanze inquinanti che rendono l'habitat inadatto ad organismi molto più delicati come gli invertebrati.
Inoltre tale specie predatrice costituiscono un sicuro pericolo per i pesci di piccola taglia (visti come potenziale fonte di approvvigionamento alimentare) che normalmente popolano gli acquari per invertebrati.
In condizioni ideali di ambientamento gli esemplari di questa specie possono raggiungere standard di longevità alquanto ragguardevoli (anche oltre 10 anni).
E' necessario approntare un regime alimentare variato e, una volta la settimana, è consigliabile iniettare (tramite una siringa) qualche goccia di complesso vitaminico nel pesciolino o gamberetto da somministrare.
I pesci acclimatati a tale alimentazione, possono essere nutriti, durante la nostra assenza, con l'ausilio della mangiatoia automatica Rondomatic, studiata appositamente per la somministrazione di cibi liofilizzati di grosse dimensioni; tuttavia La cosa migliore da fare, consiste nel delegare l'onere nutrizionale ad una persona fidata.
Alcuni esemplari afferrano il mangime addirittura quando si posa sul fondale, per questo motivo raccomandiamo di formare comunità ittiche esenti da pesci molto voraci che renderebbero l'assunzione di cibo da parte di tale specie alquanto precaria.
E' stato osservato che tali pesci scorpioni, animali da penombra, cambiano abitudini radicalmente se vengono nutriti nel corso di ore diurne.
Per ottenere risultati soddisfacenti consigliamo l'allestimento di acquari di adeguate dimensioni muniti di tane aperte anteriormente o rialzate, in cui lo Scorpenide condivida l'habitat con pesci della medesima famiglia, o con altri predatori come Cernie o Murene.
L'incompatibilità con gli invertebrati non è dettata da motivi alimentari (esclusi i gamberetti, i pesci scorpione non si nutrono di tali organismi), ma dalla controindicazione che, dovendo assumere grossi quantitativi di cibo, P. radiata espelle inevitabilmente parecchie sostanze inquinanti che rendono l'habitat inadatto ad organismi molto più delicati come gli invertebrati.
Inoltre tale specie predatrice costituiscono un sicuro pericolo per i pesci di piccola taglia (visti come potenziale fonte di approvvigionamento alimentare) che normalmente popolano gli acquari per invertebrati.
In condizioni ideali di ambientamento gli esemplari di questa specie possono raggiungere standard di longevità alquanto ragguardevoli (anche oltre 10 anni).
Famiglia
Scorpaenidae
Provenienza
Oceano Indiano e Pacifico, Mar Rosso.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Fino a 20-25 cm.
Biotopo
Barriere coralline.
Comportamento
Tali Pterois sono pesci predatori che svolgono le operazioni di caccia nel fondo: in genere sostano immobili sui coralli (con la testa rivolta verso il basso) e fagocitano repentinamente le prede a portata d'attacco: per farlo esercitano una certa pressione sulla cavità orale che determina una sorta di risucchio dell'animale attaccato insieme alla massa d'acqua circostante.
Gli esemplari adottano anche tattiche di caccia più "esplicite": allargano le pinne pettorali a dismisura per spingere la preda in strette ramificazioni coralline inibendole così ogni via di scampo.
Le fasi di caccia avvengono durante le ori crepuscolari, mentre durante il giorno si ritirano in vaste grotte oppure sotto i coralli assumendo posizioni prevalentemente immobili (posizionano il bacino verso l'alto).
Per difendersi da altri predatori, Pterois radiata protende i lunghi raggi della pinna dorsale verso l'avversario, operazione che non viene eseguita, però, quando caccia le prede.
Con l'ausilio dei raggi liberi delle pinne pettorali, gli esemplari si muovono agganciandosi ripetutamente al suolo, oppure sollevano la sabbia per rinvenire eventuali prede nascoste.
Analogamente agli altri Scorpenidi, non vivono in coppia o in branchi.
Gli esemplari adottano anche tattiche di caccia più "esplicite": allargano le pinne pettorali a dismisura per spingere la preda in strette ramificazioni coralline inibendole così ogni via di scampo.
Le fasi di caccia avvengono durante le ori crepuscolari, mentre durante il giorno si ritirano in vaste grotte oppure sotto i coralli assumendo posizioni prevalentemente immobili (posizionano il bacino verso l'alto).
Per difendersi da altri predatori, Pterois radiata protende i lunghi raggi della pinna dorsale verso l'avversario, operazione che non viene eseguita, però, quando caccia le prede.
Con l'ausilio dei raggi liberi delle pinne pettorali, gli esemplari si muovono agganciandosi ripetutamente al suolo, oppure sollevano la sabbia per rinvenire eventuali prede nascoste.
Analogamente agli altri Scorpenidi, non vivono in coppia o in branchi.
Caratteristiche
Pterois radiata possiede un corpo tarchiato di tinta marrone-rossastra celato da una serie di raggi (di un bianco splendente) posizionati a mò di ventaglio.
Un cromatismo rosa-biancastro decora la gola e la livrea dell'animale quando questo riposa.
Numerose linee bianche tracciano la superficie del corpo passando nei raggi anteriori della pinna dorsale e terminando sulle estensioni cornee sopra gli occhi; nella parte inferiore del corpo, tali linee si delineano fino alle estremità delle pinne.
Altra caratteristica da segnalare consiste nelle pinne pettorali dallo sviluppo piuttosto pronunciato, munite di raggi non ramificati: quelli superiori non presentano quasi del tutto tessuti organici e solo alla base sono uniti mediante una membrana.
Un cromatismo rosa-biancastro decora la gola e la livrea dell'animale quando questo riposa.
Numerose linee bianche tracciano la superficie del corpo passando nei raggi anteriori della pinna dorsale e terminando sulle estensioni cornee sopra gli occhi; nella parte inferiore del corpo, tali linee si delineano fino alle estremità delle pinne.
Altra caratteristica da segnalare consiste nelle pinne pettorali dallo sviluppo piuttosto pronunciato, munite di raggi non ramificati: quelli superiori non presentano quasi del tutto tessuti organici e solo alla base sono uniti mediante una membrana.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
Tali Scorpenidi producono sostanze velenose, pertanto il loro "utilizzo" in campo acquariofilo è da considerarsi con estrema cautela.
Il contatto accidentale (il pesce scorpione non attacca intenzionalmente) con un'esemplare produce un intenso dolore che può essere lenito bagnando abbondantemente la la parte lesionata con acqua calda; nonostante il calore abbia forti proprietà deterrenti verso tale veleno, è raccomandato consultare anche un medico.
E' stato dimostrato che anche i cardiocircolatori si sono rivelati efficaci nel contrastare l'azione venefica.
Il contatto accidentale (il pesce scorpione non attacca intenzionalmente) con un'esemplare produce un intenso dolore che può essere lenito bagnando abbondantemente la la parte lesionata con acqua calda; nonostante il calore abbia forti proprietà deterrenti verso tale veleno, è raccomandato consultare anche un medico.
E' stato dimostrato che anche i cardiocircolatori si sono rivelati efficaci nel contrastare l'azione venefica.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3