Allevamento
Condizione prioritaria è che in vasca non siano presenti pesci aggressivi, quali Pesci chirurgo e Balistidi, assodata questa condizione è possibile introdurre in vasca una piccola comunità di P. evides.
Generalmente sono indicati per acquari caratterizzati da pesci di temperamento tranquillo o dalla presenza di invertebrati, inoltre, giova allo scopo l'introduzione in vasca di coppie catturate allo stato brado.
E' particolarmente sensibile a movimenti repentini percepiti nell'ambiente esterno all'acquario, in tal caso saetta a grande velocità (difficilmente seguibile a occhio nudo) e manifesta l'istinto di balzare fuori dalla vasca, pertanto è caldamente raccomandato coprire l'acquario con una lastra di vetro.
La velocità dei suoi movimenti non serve soltanto a garantirsi una via di fuga, ma anche a catturare con tempestività e precisione il cibo somministrato, operazione condotta a termine mediante la bocca (leggermente sporgente), in grado di fagocitare crostacei di grosse dimensioni.
La "dieta" alimentare si basa inizialmente sulla somministrazione di crostacei vivi e in seguito, mangimi morti (polpa di mollusco, pezzi di carne di pesce...), inoltre necessita di essere nutrito abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente; sconsigliata l'introduzione in vasca di ospiti famelici, che rendono l'assimilazione alimentare di tali Ptereleotridi alquanto problematica.
Generalmente sono indicati per acquari caratterizzati da pesci di temperamento tranquillo o dalla presenza di invertebrati, inoltre, giova allo scopo l'introduzione in vasca di coppie catturate allo stato brado.
E' particolarmente sensibile a movimenti repentini percepiti nell'ambiente esterno all'acquario, in tal caso saetta a grande velocità (difficilmente seguibile a occhio nudo) e manifesta l'istinto di balzare fuori dalla vasca, pertanto è caldamente raccomandato coprire l'acquario con una lastra di vetro.
La velocità dei suoi movimenti non serve soltanto a garantirsi una via di fuga, ma anche a catturare con tempestività e precisione il cibo somministrato, operazione condotta a termine mediante la bocca (leggermente sporgente), in grado di fagocitare crostacei di grosse dimensioni.
La "dieta" alimentare si basa inizialmente sulla somministrazione di crostacei vivi e in seguito, mangimi morti (polpa di mollusco, pezzi di carne di pesce...), inoltre necessita di essere nutrito abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente; sconsigliata l'introduzione in vasca di ospiti famelici, che rendono l'assimilazione alimentare di tali Ptereleotridi alquanto problematica.
Famiglia
Eleotridae
Provenienza
Oceano Indiano e Pacifico.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Poco più lungo di 12 cm.
Biotopo
Acque sovrastanti la barriera corallina.
Comportamento
Nuota generalmente in coppia, in direzione della parte superiore della barriera corallina caratterizzata dalla presenza della luce e si incunea nei coralli e nelle cavità presenti nelle rocce calcaree.
Quando allarga la seconda pinna dorsale e quella anale procede a velocità elevata e sembra un torpedo che scompare alla distanza.
Conformemente ad altri Eleotridi si nutre di crostacei e di avannotti.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
Quando allarga la seconda pinna dorsale e quella anale procede a velocità elevata e sembra un torpedo che scompare alla distanza.
Conformemente ad altri Eleotridi si nutre di crostacei e di avannotti.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
Caratteristiche
Questo pesce è poco più spesso di una penna ed è decorato da una vasta gamma di sfumature di grigio ad eccezione degli occhi che denotano una bordatura di un blu splendente.
Analogamente agli esemplari del genere Nemateleotris, denota una testa priva di squame e la seconda pinna dorsale e quella anale sono conformate in modo accentuato; la bocca è di forma obliqua ed è caratterizzata dalla mascella inferiore decisamente prominente.
Le 2 pinne pelviche sono separate e l'efficiente vescica natatoria consente ad essi di nuotare in acque aperte senza particolare sforzo.
Analogamente agli esemplari del genere Nemateleotris, denota una testa priva di squame e la seconda pinna dorsale e quella anale sono conformate in modo accentuato; la bocca è di forma obliqua ed è caratterizzata dalla mascella inferiore decisamente prominente.
Le 2 pinne pelviche sono separate e l'efficiente vescica natatoria consente ad essi di nuotare in acque aperte senza particolare sforzo.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
In virtù del notevole sviluppo che caratterizza la seconda pinna dorsale e la pinna anale, la forma del suo corpo palesa una notevole similitudine con la foggia di un torpedo (siluro): somiglianza da cui trae origine il nome inglese (Fish Torpedo) con il quale vengono indicati generalmente anche gli esemplari del genere Ptereleotris.
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3