Allevamento
Per acclimatarlo con successo occorre somministare piccoli crostacei vivi, quindi si può nutrirlo successivamente con mangime variegato di origine animale.
Per converso, la nutrizione delle larve schiuse in cattività denota un iter più complesso: per circa 2 settimane occorre somministrare dei Ciliati marini del genere Euplotes, integrati ad altri microrganismi allevati in particolari acquari come fonte di cibo supplementare; in seguito si può ricorrere a mangimi basati su naupli di Artemia.
In piccoli acquari l'ostilità si manifesta non soltanto verso gli esemplari della medesima specie ma anche nei riguardi dei Pesci pagliaccio.
L'acquariofilo può inserire in vasca anemoni che non siano necessariamente quelli che P. biaculeatus contatta allo stato brado; comunque la specie dimostra di adattarsi all'habitat in cattività anche senza la presenza del compagno simbiotico.
Risulta particolarmente promettente l'allevamento di questa specie in acquari di invertebrati.
Per converso, la nutrizione delle larve schiuse in cattività denota un iter più complesso: per circa 2 settimane occorre somministrare dei Ciliati marini del genere Euplotes, integrati ad altri microrganismi allevati in particolari acquari come fonte di cibo supplementare; in seguito si può ricorrere a mangimi basati su naupli di Artemia.
In piccoli acquari l'ostilità si manifesta non soltanto verso gli esemplari della medesima specie ma anche nei riguardi dei Pesci pagliaccio.
L'acquariofilo può inserire in vasca anemoni che non siano necessariamente quelli che P. biaculeatus contatta allo stato brado; comunque la specie dimostra di adattarsi all'habitat in cattività anche senza la presenza del compagno simbiotico.
Risulta particolarmente promettente l'allevamento di questa specie in acquari di invertebrati.
Famiglia
Pomacentridae
Provenienza
Madagascar e acque australiane.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Raggiunge massimo 15 cm di lunghezza.
Biotopo
Barriere coralline e talvolta scogliere.
Comportamento
Tale specie instaura un rapporto di simbiosi con grandi anemoni marini (Radianthus gelam e Entacmaea quadricolor).
A differenza degli altri animali marini, gli esemplari di P. biaculeatus riescono a penetrare nelle maglie tentacolari degli anemoni assorbendone parti di mucosa a sufficienza e rendendosi così immune all'azione venefica esercitata dalle cellule urticanti presenti nei tentacoli; naturalmente lo scudo protettivo carpito all'Attinia perde le sue proprietà dopo un certo periodo di tempo, pertanto il Premnas deve ripristinare queste difese artificiali sottoponendosi periodicamente al processo di acquisizione del muco protettivo.
L'aggiramento delle difese dell'anemone non si rivela deleterio per l'anemone, anzi ne scaturisce una rapporto di reciproca convenienza mediante il quale P. biaculeatus giace entro il "guscio" tentacolare al riparo da attacchi di eventuali predatori e a sua volta contraccambia l'ospite preservandone l'incolumità messa a repentaglio da molte specie Chaetodon.
Probabilmente gli esemplari Premnas possono anche nutrirsi dei crostacei parassitari che debilitano l'organismo dell'anemone.
Tali animali sono animali diurni che si separano dal proprio ospite prima che sorga l'alba: delimitano la propria zona di caccia nelle acque aperte sovrastanti il loro anemone simbionte.
Gli ingredienti essenziali tramite cui soddisfano le proprie esigenze alimentari consistono in organismi planctonici ed alghe; probabilmente si nutrono anche di crostacei parassitari attaccati ai tentacoli dell'anemone.
A differenza degli altri animali marini, gli esemplari di P. biaculeatus riescono a penetrare nelle maglie tentacolari degli anemoni assorbendone parti di mucosa a sufficienza e rendendosi così immune all'azione venefica esercitata dalle cellule urticanti presenti nei tentacoli; naturalmente lo scudo protettivo carpito all'Attinia perde le sue proprietà dopo un certo periodo di tempo, pertanto il Premnas deve ripristinare queste difese artificiali sottoponendosi periodicamente al processo di acquisizione del muco protettivo.
L'aggiramento delle difese dell'anemone non si rivela deleterio per l'anemone, anzi ne scaturisce una rapporto di reciproca convenienza mediante il quale P. biaculeatus giace entro il "guscio" tentacolare al riparo da attacchi di eventuali predatori e a sua volta contraccambia l'ospite preservandone l'incolumità messa a repentaglio da molte specie Chaetodon.
Probabilmente gli esemplari Premnas possono anche nutrirsi dei crostacei parassitari che debilitano l'organismo dell'anemone.
Tali animali sono animali diurni che si separano dal proprio ospite prima che sorga l'alba: delimitano la propria zona di caccia nelle acque aperte sovrastanti il loro anemone simbionte.
Gli ingredienti essenziali tramite cui soddisfano le proprie esigenze alimentari consistono in organismi planctonici ed alghe; probabilmente si nutrono anche di crostacei parassitari attaccati ai tentacoli dell'anemone.
Caratteristiche
Maggiormente imponenete rispetto ad alcune specie di Amphiprion, vanta un'intensa colorazione scura composta da una tonalità rosso-marrone, interrotta da 3 strisce bianche verticali (una all'altezza dell'opercolo, la successiva nella parte centrale del corpo mentre l'ultima "separa" il corpo dalla pinna caudale).
Rispetto ai pesci pagliaccio mostra 2 grossi aculei sotto il bulbo oculare e presenta meno scaglie sulla testa.
Rispetto ai pesci pagliaccio mostra 2 grossi aculei sotto il bulbo oculare e presenta meno scaglie sulla testa.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
La diminuzione di spessore delle fasce scure e la progressiva sparizione delle tonalità nerastre nelle pinne sono direttamente proporzionali al livello di crescita dei pesci.
Tempo addietro il genere, a cui appartiene tale specie, veniva classificato come subgenere del genere Amphiprion; alcune differenze significative hanno indotto gli esperti a revisionare questa classificazione e a tagliare il cordone ombelicale che legava Premnas ai Pesci pagliaccio: trattasi di 2 aculei presenti sotto i bulbi oculari e delle squame alquanto minute.
Tempo addietro il genere, a cui appartiene tale specie, veniva classificato come subgenere del genere Amphiprion; alcune differenze significative hanno indotto gli esperti a revisionare questa classificazione e a tagliare il cordone ombelicale che legava Premnas ai Pesci pagliaccio: trattasi di 2 aculei presenti sotto i bulbi oculari e delle squame alquanto minute.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3