Allevamento
L'utente può somministrare mangimi surgelati, nella fattispecie piccoli crostacei, gamberi, carne ittica e polpa di mollusco finemente tagliuzzata.
L'ostilità verso gli esemplari della medesima specie-genere, nonché pesciolini generici (di cui fanno letteralmente polpette) viene stemperata a stento anche in ambienti ricchi di spazi e anfrattuosità ambientali, usate solitamente dai pesci per evitare contatti indesiderati.
Tale specie si adatta magnificamente all'habitat contrassegnato da acqua pulita e dalla presenza marcata dell'elemento corallino, prosperando per un periodo decisamente duraturo: alcuni esemplari superano i 7 anni di permanenza in cattività.
La riproduzione è virtualmente possibile, purtroppo, però, l'allevamento degli avannotti risulta arduo anche per utenti esperti o smaliziati.
L'ostilità verso gli esemplari della medesima specie-genere, nonché pesciolini generici (di cui fanno letteralmente polpette) viene stemperata a stento anche in ambienti ricchi di spazi e anfrattuosità ambientali, usate solitamente dai pesci per evitare contatti indesiderati.
Tale specie si adatta magnificamente all'habitat contrassegnato da acqua pulita e dalla presenza marcata dell'elemento corallino, prosperando per un periodo decisamente duraturo: alcuni esemplari superano i 7 anni di permanenza in cattività.
La riproduzione è virtualmente possibile, purtroppo, però, l'allevamento degli avannotti risulta arduo anche per utenti esperti o smaliziati.
Famiglia
Cirritidi
Provenienza
acque orientali Africane, Giappone, Nuovacaledonia
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 14 cm.
Biotopo
Barriere coralline e formazioni di coralli nelle lagune, a profondità da 1 a 33 m.
Comportamento
Con l'ausilio dei raggi duri delle pinne pelviche, tali Cirrhitidae si appoggiano al fondale o si ancorano alle diramazioni delle formazioni di coralli appartenenti al genere Pocillopora, Acropora e Stilophora.
Nelle anfrattuosità coralline formano dei territori da cui perlustrano attentamente la zona circostante al fine di individuare delle prede di passaggio.
Per sorprenderle celano il proprio corpo nel substrato corallino lasciando sporgere la sola testa; quando la preda ignara transita nelle immediate vicinanze, compiono uno scatto repentino e la ghermiscono istantaneamente.
Per avere una panoramica completica non sostano perennemente nello stesso punto di osservazione, ma a intervalli regolari si trasferiscono in altre postazioni "strategiche".
In tali territori non espletano soltanto le operazioni di caccia, ma formano "harem", in cui il maschio (l'esemplare più grande) è attorniato da svariati esemplari femminili, con cui si accoppia periodicamente; inoltre ad esso spetta l'onere di salvaguardare la zona di appartenenza dalle intrusioni perpetrate dai pesci della stessa specie.
A notte inoltrata, I riproduttori nuotano in circolo verso le acque sovrastanti e rilasciano lo sperma e le uova all'apice della traiettoria.
Purtroppo la documentazione riguardante lo sviluppo delle larve è quantomai esigua, ma si presuppone che richieda una gestazione piuttosto lunga e articolata.
Nelle anfrattuosità coralline formano dei territori da cui perlustrano attentamente la zona circostante al fine di individuare delle prede di passaggio.
Per sorprenderle celano il proprio corpo nel substrato corallino lasciando sporgere la sola testa; quando la preda ignara transita nelle immediate vicinanze, compiono uno scatto repentino e la ghermiscono istantaneamente.
Per avere una panoramica completica non sostano perennemente nello stesso punto di osservazione, ma a intervalli regolari si trasferiscono in altre postazioni "strategiche".
In tali territori non espletano soltanto le operazioni di caccia, ma formano "harem", in cui il maschio (l'esemplare più grande) è attorniato da svariati esemplari femminili, con cui si accoppia periodicamente; inoltre ad esso spetta l'onere di salvaguardare la zona di appartenenza dalle intrusioni perpetrate dai pesci della stessa specie.
A notte inoltrata, I riproduttori nuotano in circolo verso le acque sovrastanti e rilasciano lo sperma e le uova all'apice della traiettoria.
Purtroppo la documentazione riguardante lo sviluppo delle larve è quantomai esigua, ma si presuppone che richieda una gestazione piuttosto lunga e articolata.
Caratteristiche
La loro corporatura è piuttosto corpulenta e, risalta per voluminosità la testa, caratteristiche che li distinguono nettamente da altre famiglie similari, quali i Blennidi.
Una caratteristica singolare è riconducibili ai ciuffi o cirri, ravvisabili in corrispondenza delle membrane della pinna dorsale, e sulle punte dei raggi dorsali (sulla pinna dorsale sono situatii 10 raggi duri e un numero medio di 14 raggi molli); inoltre sono presenti anche in prossimità delle cavità nasali.
La prominenza più o meno pronunciata di tali cirri è da mettere in relazione alle diverse specie, e non è stato ancora appurato a quale funzione assolvano.
Le pinne pettorali sono composte da 14 raggi, di cui i primi 5 denotano una forma accentuata; in virtù di una membrana cutanea decisamente circoscritta, i raggi sono ben separati dall'arto pettorale.
Si segnala la mancanza della vescica natatoria, e per questo motivo non sono provetti nuotatori sulle lunghe distanze
Una caratteristica singolare è riconducibili ai ciuffi o cirri, ravvisabili in corrispondenza delle membrane della pinna dorsale, e sulle punte dei raggi dorsali (sulla pinna dorsale sono situatii 10 raggi duri e un numero medio di 14 raggi molli); inoltre sono presenti anche in prossimità delle cavità nasali.
La prominenza più o meno pronunciata di tali cirri è da mettere in relazione alle diverse specie, e non è stato ancora appurato a quale funzione assolvano.
Le pinne pettorali sono composte da 14 raggi, di cui i primi 5 denotano una forma accentuata; in virtù di una membrana cutanea decisamente circoscritta, i raggi sono ben separati dall'arto pettorale.
Si segnala la mancanza della vescica natatoria, e per questo motivo non sono provetti nuotatori sulle lunghe distanze
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
Tale pesce è molto comune in campo acquariofilo per via di una colorazione piuttosto particolare, spesso contraddistinta da parecchie varianti (bianca, e verde olvastro, per citarne 2), accomunate, comunque dalla decorazione arcuata (rosso-marrone, talvolta arancione, delimitata da 3 orli di colore arancio, marrone, azzurro) dietro l'occhio, dalla quale deriva il nome della specie.
La morfologia del corpo denota forti similitudini con quella di P. forsteri, sebbene sussistano le differenze del caso: P. arcuatus presenta delle fasce orizzontali di colore biancastro.
Una di queste è molto accentuata e si estende dal centro del fianco fino al peduncolo caudale.
La morfologia del corpo denota forti similitudini con quella di P. forsteri, sebbene sussistano le differenze del caso: P. arcuatus presenta delle fasce orizzontali di colore biancastro.
Una di queste è molto accentuata e si estende dal centro del fianco fino al peduncolo caudale.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3