Allevamento
Trattasi di una specie non particolarmente difficile da allevare: occorre somministrare mangimi vivi (Artemia, Cyclops, Daphne, ecc) e surgelati (polpa di mollusco) finemente spezzettati.
Se in vasca sono presenti pesci che rischiano di compromettere la nutrizione di tali Gobidi, è possibile somministrare il loro mangime con l'ausilio di un apposito tubo.
Convivono senza problemi con esemplari di G. genie e G. oceanops, e, persino, della stessa specie; l'abbinamento a pesci più grossi può essere tentato a patto che venga eseguito gradualmente, consentendo a G. evelynae di abituarsi alla nuova ristribuzione degli spazi.
Risulta importante, anche, l'allestimento dell'habitat preposto ad accoglierli in cattività: è necessario riversare sul fondo della vasca uno strato di sabbia, generalmente, di notevole spessore, e aggiungere residui di conchiglie nonché ghiaia corallina; inoltre un buona quantità di rocce piatte disposte nel substrato stimola gli animali a costruirsi delle caverne sotterranee, come sono soliti fare allo stato brado.
La riproduzione della specie è agevolata anche dalla collocazione in vasca di un'apposita tubatura (PVC) che ha un diametro di circa 2 cm, la cui apertura non deve essere esposta alla luce.
Le uova vengono deposte in tale tubatura e si schiudono dopo un periodo di 7 giorni.
Per facilitare l'allevamento delle larve, occorre trasferire la comunità riproduttiva (gli avannotti, il riproduttore maschile, unitamente alla summenzionata tubatura) in un acquario speciale dalla capienza di 120 l.
La vasca deve beneficiare di una buona illuminazione nel corso dell'intera giornata, e occorre nutrire gli avannotti ogni 8-12 ore con zooplancton (sono raccomandati organismi unicellulari, quali Euplotes e Brachionus); altri requisiti ambientali a cui attenersi riguardano i valori salini (32 ppt) e la temperatura (24°).
Trascorsi 14 giorni dalla schiusa, occorre integrare il regime alimentare summenzionato con nauplii di Artemia (larve di Artemia): il gobide approda allo stadio definitivo dopo circa un paio di settimane.
Se in vasca sono presenti pesci che rischiano di compromettere la nutrizione di tali Gobidi, è possibile somministrare il loro mangime con l'ausilio di un apposito tubo.
Convivono senza problemi con esemplari di G. genie e G. oceanops, e, persino, della stessa specie; l'abbinamento a pesci più grossi può essere tentato a patto che venga eseguito gradualmente, consentendo a G. evelynae di abituarsi alla nuova ristribuzione degli spazi.
Risulta importante, anche, l'allestimento dell'habitat preposto ad accoglierli in cattività: è necessario riversare sul fondo della vasca uno strato di sabbia, generalmente, di notevole spessore, e aggiungere residui di conchiglie nonché ghiaia corallina; inoltre un buona quantità di rocce piatte disposte nel substrato stimola gli animali a costruirsi delle caverne sotterranee, come sono soliti fare allo stato brado.
La riproduzione della specie è agevolata anche dalla collocazione in vasca di un'apposita tubatura (PVC) che ha un diametro di circa 2 cm, la cui apertura non deve essere esposta alla luce.
Le uova vengono deposte in tale tubatura e si schiudono dopo un periodo di 7 giorni.
Per facilitare l'allevamento delle larve, occorre trasferire la comunità riproduttiva (gli avannotti, il riproduttore maschile, unitamente alla summenzionata tubatura) in un acquario speciale dalla capienza di 120 l.
La vasca deve beneficiare di una buona illuminazione nel corso dell'intera giornata, e occorre nutrire gli avannotti ogni 8-12 ore con zooplancton (sono raccomandati organismi unicellulari, quali Euplotes e Brachionus); altri requisiti ambientali a cui attenersi riguardano i valori salini (32 ppt) e la temperatura (24°).
Trascorsi 14 giorni dalla schiusa, occorre integrare il regime alimentare summenzionato con nauplii di Artemia (larve di Artemia): il gobide approda allo stadio definitivo dopo circa un paio di settimane.
Famiglia
Gobiidae
Provenienza
Mar dei Caraibi e Venezuela.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 3 cm.
Biotopo
Barriere coralline a profondità eterogenee: è rintracciabile in acque bassissime (1 m di profondità), ma anche in zone notevolmente profonde (50 m).
Comportamento
G. evelynae si nutre di organismi parassitari eseguendo operazioni di disinfestazione in favore di pesci bisognosi in tal senso: con l'ausilio delle pinne ventrali aderiscono solidamente al "paziente" e intraprendono le operazioni necessarie per liberarlo dai parassiti.
I pesci più grossi permettono al pulitore di operare anche all'interno della bocca e di ispezionare anche le branchie.
La rimozione delle impurità viene prontamente segnalata dal "paziente" che allontana il gobide scuotendo brevemente il capo e chiudendo ripetutamente la bocca.
L'adempimento a tale funzione viene svolto in aree ubicate nelle vicinanze del territorio (generalmente tra le Gorgonie) appartenente al pulitore; Attorno a tale zona si registra un assembramento di pesci malati (anche di grosse dimensioni, come Cernie e Barracuda) che aspettano pazientemente il loro turno.
In base a determinati studi condotti allo stato brado, è stato appurato che tali gobidi rivestono un ruolo importante in un determinato habitat naturale poichè, grazie ai loro "servizi", garantiscono un costante equilibrio della popolazione ittica, altrimenti soggetta a maggiori deficienze immunitarie e ad un conseguente aumento del tasso di mortalità.
Esemplari adulti vivono in coppia, mentre i pesci giovani formano branchi composti da un massimo di 20 individui.
Le uova deposte giacciono, in genere, all'interno di conchiglie pulite in modo certosino dai riproduttori, e si schiudono dopo un periodo di circa 14 giorni.
Gli avannotti di questa specie non si dirigono direttamente nelle acque libere, ma convivono con i genitori per un certo periodo e acquisiscono la maturità sessuale trascorso un lasso di 10 mesi o poco più.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
I pesci più grossi permettono al pulitore di operare anche all'interno della bocca e di ispezionare anche le branchie.
La rimozione delle impurità viene prontamente segnalata dal "paziente" che allontana il gobide scuotendo brevemente il capo e chiudendo ripetutamente la bocca.
L'adempimento a tale funzione viene svolto in aree ubicate nelle vicinanze del territorio (generalmente tra le Gorgonie) appartenente al pulitore; Attorno a tale zona si registra un assembramento di pesci malati (anche di grosse dimensioni, come Cernie e Barracuda) che aspettano pazientemente il loro turno.
In base a determinati studi condotti allo stato brado, è stato appurato che tali gobidi rivestono un ruolo importante in un determinato habitat naturale poichè, grazie ai loro "servizi", garantiscono un costante equilibrio della popolazione ittica, altrimenti soggetta a maggiori deficienze immunitarie e ad un conseguente aumento del tasso di mortalità.
Esemplari adulti vivono in coppia, mentre i pesci giovani formano branchi composti da un massimo di 20 individui.
Le uova deposte giacciono, in genere, all'interno di conchiglie pulite in modo certosino dai riproduttori, e si schiudono dopo un periodo di circa 14 giorni.
Gli avannotti di questa specie non si dirigono direttamente nelle acque libere, ma convivono con i genitori per un certo periodo e acquisiscono la maturità sessuale trascorso un lasso di 10 mesi o poco più.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
Caratteristiche
Trattasi di animali molto piccoli, connotati da una conformazione del corpo allungata: data la taglia minima che li caratterizza, questi Gobidi possono fondersi armoniosamente nelle anfrattuosità dell'ambiente circostante e sottrarsi ai predatori incombenti.
Essi sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
Essi sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
In virtù dell'importante ruolo svolto in natura , non vengono minacciati dai predatori.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3