Allevamento
Si adattano con inusitata celerità ai mangimi surgelati o secchi e si procacciano cibo eplorando meticolosamente il fondale dell'acquario; se ci sono rimasugli di sostanze nutrienti vanno rimossi immediatamente.
Per riprodurre su scala domestica un habitat coerente al modello naturale occorre creare un fondale contrassegnato da sabbia molto grossa, contornata da lastre di pietra piatte.
Tale specie va associata preferibilmente a pesci propensi a nuotare nelle acque libere, che non intralcino quindi l'attività di questi gobidi, incentrata sull'esplorazione del fondale; evitare anche l'abbinamento con crostacei di grossa taglia, e pesci svelti nel nutrirsi, (qualora non fosse possibile prescindere dalla presenza di pesci voraci, utilizzare un'apposita tubatura per alimentare senza alcun problema i Gobidi presenti in vasca).
Per rendere C. maculosus alquanto produttivo e solerte è bene affiancarlo al consueto gambero simbionte; da questo ne trae giovamento anche il processo di riproduzione.
Per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari, quali Euplotes e Brachionus; dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia).
Per riprodurre su scala domestica un habitat coerente al modello naturale occorre creare un fondale contrassegnato da sabbia molto grossa, contornata da lastre di pietra piatte.
Tale specie va associata preferibilmente a pesci propensi a nuotare nelle acque libere, che non intralcino quindi l'attività di questi gobidi, incentrata sull'esplorazione del fondale; evitare anche l'abbinamento con crostacei di grossa taglia, e pesci svelti nel nutrirsi, (qualora non fosse possibile prescindere dalla presenza di pesci voraci, utilizzare un'apposita tubatura per alimentare senza alcun problema i Gobidi presenti in vasca).
Per rendere C. maculosus alquanto produttivo e solerte è bene affiancarlo al consueto gambero simbionte; da questo ne trae giovamento anche il processo di riproduzione.
Per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari, quali Euplotes e Brachionus; dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia).
Famiglia
Gobiidae
Provenienza
Oceano Pacifico.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 6 cm.
Biotopo
Lagune con fondali sabbiosi a profondità da 1 a 10 m.
Comportamento
Tali Gobidi si legano simbioticamente a gamberi del genere Alpheus: questi animali possono formare 2 coppie che vivono nello stesso habitat, questo significa che 2 pesci possono convivere con altrettanti invertebrati in un determinato rifugio.
Il luogo oggetto della convivenza simbiotica è spesso confinato in piccole caverne (profonde una decina di cm e lunghe circa 70 cm) direttamente scavate dai gamberi, in corrispondenza di substrati sabbiosi, aree lagunari, e presso ampie vegetazioni di alghe.
Al gambero spetta anche l'onere di ripulire e sgombrare il tunnel da eventuali residui sedimentari, gusci di militi che affiorano dal substrato, e altri ostacoli; esso adempie a tale funzione servendosi delle sue efficienti chele.
Il Gobide piantona l'accesso al rifugio e alla minima avvisaglia di pericolo si ritira prontamente nella tana e avverte il commensale con alcuni movimenti celeri della coda.
Un'altra forma d'interazione avviata, però, dal gambero consiste nell'uso delle sue antenne per toccare il pesce o captarne i suoi movimenti percependo il moto dell'acqua circostante; Il contatto diretto o indiretto è necessario all'invertebrato al fine di avere garanzie per poter continuare il suo lavoro al riparo da eventuali pericoli.
Tale rapporto di mutua assistenza risulta vantaggioso per entrambi: il Gobide beneficia di una tana, la cui costruzione e manutenzione non è a suo carico, mentre il gambero, dal canto suo, utilizza indirettamente il campo visivo del pesce per perlustrare con maggior efficienza l'ambiente circostante e sincerarsi delle presenza o meno di eventuali predatori.
Si alimentano di piccoli crostacei, larve di pesci, Policheti, organismi planctonici solitamente raccolti setacciando i fondali sabbiosi.
Le uova vengono deposte sotto rocce, conchiglie e coralli in una zone preventivamente pulita dal maschio e successivamente protetta da quest'ultimo.
L'attività di riproduzione ha luogo 2 o 3 volte alla settimana ed è circoscritta nelle prime ore mattutine: il maschio seduce la femmina compiendo svariati movimenti natatori in diverse direzioni.
Dopo un paio di approcci fisici, la femmina sembra corrispondere le attenzioni del maschio e quest'ultimo si esibisce in una nuova danza di corteggiamento della durata di mezz'ora-un'ora.
Al termine del rituale di accoppiamento la femmina depone tutte le uova nel substrato; la deposizione e la fertilizzazione delle uova avviene contemporaneamente, eseguite da entrambi i riproduttori, soggetti a violenti sussulti e brividi.
Le larve fuoriescono dal guscio ovale dopo 5 o 6 giorni di incubazione e iniziano a nutrirsi trascorse 12 ore dalla schiusa delle uova.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
Il luogo oggetto della convivenza simbiotica è spesso confinato in piccole caverne (profonde una decina di cm e lunghe circa 70 cm) direttamente scavate dai gamberi, in corrispondenza di substrati sabbiosi, aree lagunari, e presso ampie vegetazioni di alghe.
Al gambero spetta anche l'onere di ripulire e sgombrare il tunnel da eventuali residui sedimentari, gusci di militi che affiorano dal substrato, e altri ostacoli; esso adempie a tale funzione servendosi delle sue efficienti chele.
Il Gobide piantona l'accesso al rifugio e alla minima avvisaglia di pericolo si ritira prontamente nella tana e avverte il commensale con alcuni movimenti celeri della coda.
Un'altra forma d'interazione avviata, però, dal gambero consiste nell'uso delle sue antenne per toccare il pesce o captarne i suoi movimenti percependo il moto dell'acqua circostante; Il contatto diretto o indiretto è necessario all'invertebrato al fine di avere garanzie per poter continuare il suo lavoro al riparo da eventuali pericoli.
Tale rapporto di mutua assistenza risulta vantaggioso per entrambi: il Gobide beneficia di una tana, la cui costruzione e manutenzione non è a suo carico, mentre il gambero, dal canto suo, utilizza indirettamente il campo visivo del pesce per perlustrare con maggior efficienza l'ambiente circostante e sincerarsi delle presenza o meno di eventuali predatori.
Si alimentano di piccoli crostacei, larve di pesci, Policheti, organismi planctonici solitamente raccolti setacciando i fondali sabbiosi.
Le uova vengono deposte sotto rocce, conchiglie e coralli in una zone preventivamente pulita dal maschio e successivamente protetta da quest'ultimo.
L'attività di riproduzione ha luogo 2 o 3 volte alla settimana ed è circoscritta nelle prime ore mattutine: il maschio seduce la femmina compiendo svariati movimenti natatori in diverse direzioni.
Dopo un paio di approcci fisici, la femmina sembra corrispondere le attenzioni del maschio e quest'ultimo si esibisce in una nuova danza di corteggiamento della durata di mezz'ora-un'ora.
Al termine del rituale di accoppiamento la femmina depone tutte le uova nel substrato; la deposizione e la fertilizzazione delle uova avviene contemporaneamente, eseguite da entrambi i riproduttori, soggetti a violenti sussulti e brividi.
Le larve fuoriescono dal guscio ovale dopo 5 o 6 giorni di incubazione e iniziano a nutrirsi trascorse 12 ore dalla schiusa delle uova.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
Caratteristiche
Trattasi di animali molto piccoli, connotati da una conformazione del corpo allungata: data la taglia minima che li caratterizza, questi Gobidi possono fondersi armoniosamente nelle anfrattuosità dell'ambiente circostante e sottrarsi ai predatori incombenti.
I pesci di questa famiglia sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
La livrea è caratterizzata da una colorazione gialla zolfo, con una miriade di puntini blu-bianchi che costellano la superficie delle pinne dorsali e il muso.
Le pinne dorsali sono separate e i bulbi oculari sono posizionati nella parte superiore del muso, fino a lambire la testa.
I pesci di questa famiglia sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
La livrea è caratterizzata da una colorazione gialla zolfo, con una miriade di puntini blu-bianchi che costellano la superficie delle pinne dorsali e il muso.
Le pinne dorsali sono separate e i bulbi oculari sono posizionati nella parte superiore del muso, fino a lambire la testa.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
La forma della papilla genitale costituisce l'elemento probante più attendibile circa la distinzione dei sessi; differenze in tal senso potrebbero anche essere riconducibili alle dimensioni e alla colorazione, ma non sono state ancora corroborate scientificamente.
Riguardo l'elemento cromatico, è opportuno chiosare le 2 diverse colorazioni che tale specie può assumere: una è basata su strisce trasversali luminose e scure, mentre l'altra è caratterizzata da una tinta gialla uniforme.
Riguardo l'elemento cromatico, è opportuno chiosare le 2 diverse colorazioni che tale specie può assumere: una è basata su strisce trasversali luminose e scure, mentre l'altra è caratterizzata da una tinta gialla uniforme.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3