Allevamento
Non si registrano particolari difficoltà in sede di allevamento di questa specie, ma occorre sottolineare il grado rilevante di timidezza che ne caratterizza gli esemplari, questi ultimi, infatti fuggono spaventati negli appositi rifugi quando percepiscono qualsiasi presenza ittica nelle loro vicinanze.
Si sconsiglia di collocare invertebrati nei paraggi delle tane dei Gobidi che potrebbero inavvertitamente ricoprirli con strati di sabbia sollevati nel corso delle operazioni di scavatura.
Determinate condizioni favorevoli stimolano addirittura il processo di riproduzione ciclico in cattività: per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari (sono raccomandati Euplotes e Brachionus ); dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia.
Tali esemplari consumano alimenti secchi e surgelati, campioni vegetali (alghe) e detriti; nel caso l'acquario presenti condizioni naturali idonee alla loro nutrizione, non si rende necessaria la somministrazione periodica di appositi mangimi.
La proprietà chimica dell'acqua non deve essere suscettibile di specifici settaggi per ospitare adeguatamente A.phalaena.
Si sconsiglia di collocare invertebrati nei paraggi delle tane dei Gobidi che potrebbero inavvertitamente ricoprirli con strati di sabbia sollevati nel corso delle operazioni di scavatura.
Determinate condizioni favorevoli stimolano addirittura il processo di riproduzione ciclico in cattività: per nutrire debitamente gli avannotti bisogna trasferirli in un acquario speciale e nutrirli con organismi unicellulari (sono raccomandati Euplotes e Brachionus ); dopo un certo periodo occorre somministrare nauplii di Artemia.
Tali esemplari consumano alimenti secchi e surgelati, campioni vegetali (alghe) e detriti; nel caso l'acquario presenti condizioni naturali idonee alla loro nutrizione, non si rende necessaria la somministrazione periodica di appositi mangimi.
La proprietà chimica dell'acqua non deve essere suscettibile di specifici settaggi per ospitare adeguatamente A.phalaena.
Famiglia
Gobiidae
Provenienza
Oceano Pacifico, Isole Ryukyu, Filippine e Bali.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 12 cm.
Biotopo
Fondali caratterizzati da ghiaia sabbiosa, ubicati in lagune con formazioni coralline, a profondità da 2 a 20 m.
Comportamento
Conducono vita solitaria o in coppia e familiarizzano anche con altri pesci e crostacei che vivono nel fondale.
L'habitat abituale di tali esemplari è relegato in fondali sabbiosi o nei pressi di conchiglie (formati da polvere di carbone) e lastre di pietre piatte sotto le quali scavano la loro tana facendo leva sulla propria bocca.
In genere tali Gobidi vivono solitari e talvolta in coppia: formano dei territori che difendono accanitamente dagli sconfinamenti effettuati dagli esemplari della medesima specie, evenienza tutt'altro che remota poiché tali pesci si accalcano numerosi in spazi relativamente ristretti.
Le uova vengono deposte sotto rocce, conchiglie e coralli in una zone preventivamente pulita dal maschio e successivamente protetta da quest'ultimo.
L'attività di riproduzione ha luogo 2 o 3 volte alla settimana ed è circoscritta nelle prime ore mattutine: il maschio seduce la femmina compiendo svariati movimenti natatori in diverse direzioni.
Dopo un paio di approcci fisici, la femmina sembra corrispondere le attenzioni del maschio e quest'ultimo si esibisce in una nuova danza di corteggiamento della durata di mezz'ora-un'ora.
Al termine del rituale di accoppiamento la femmina depone tutte le uova nel substrato; la deposizione e la fertilizzazione delle uova avviene contemporaneamente, eseguite da entrambi i riproduttori, soggetti a violenti sussulti e brividi.
Le larve fuoriescono dal guscio ovale dopo 5 o 6 giorni di incubazione e iniziano a nutrirsi trascorse 12 ore dalla schiusa delle uova.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
L'habitat abituale di tali esemplari è relegato in fondali sabbiosi o nei pressi di conchiglie (formati da polvere di carbone) e lastre di pietre piatte sotto le quali scavano la loro tana facendo leva sulla propria bocca.
In genere tali Gobidi vivono solitari e talvolta in coppia: formano dei territori che difendono accanitamente dagli sconfinamenti effettuati dagli esemplari della medesima specie, evenienza tutt'altro che remota poiché tali pesci si accalcano numerosi in spazi relativamente ristretti.
Le uova vengono deposte sotto rocce, conchiglie e coralli in una zone preventivamente pulita dal maschio e successivamente protetta da quest'ultimo.
L'attività di riproduzione ha luogo 2 o 3 volte alla settimana ed è circoscritta nelle prime ore mattutine: il maschio seduce la femmina compiendo svariati movimenti natatori in diverse direzioni.
Dopo un paio di approcci fisici, la femmina sembra corrispondere le attenzioni del maschio e quest'ultimo si esibisce in una nuova danza di corteggiamento della durata di mezz'ora-un'ora.
Al termine del rituale di accoppiamento la femmina depone tutte le uova nel substrato; la deposizione e la fertilizzazione delle uova avviene contemporaneamente, eseguite da entrambi i riproduttori, soggetti a violenti sussulti e brividi.
Le larve fuoriescono dal guscio ovale dopo 5 o 6 giorni di incubazione e iniziano a nutrirsi trascorse 12 ore dalla schiusa delle uova.
Il periodo di formazione completa di un'esemplare appena nato può variare dalle 3 alle 6 settimane, e quando ha termine l'animale abbandona le acque libere per ritornare nell'habitat ad lui più congeniale, quello del fondale marino.
Caratteristiche
Trattasi di animali molto piccoli, connotati da una conformazione del corpo allungata: data la taglia minima che li caratterizza, questi Gobidi possono fondersi armoniosamente nelle anfrattuosità dell'ambiente circostante e sottrarsi ai predatori incombenti.
I pesci di questa famiglia sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
I pesci di questa famiglia sono dotati di 2 pinne dorsali separate, mentre le pinne ventrali si fondono per formare una sorta di ventosa, usata per ancorarsi a determinati appigli presenti nell'ambiente.
A differenza di molti pesci tropicali e non, i Gobidi sono sprovvisti di vescica natatoria, d'altra parte la presenza di tale organo risulterebbe superflua, visto il loro stile di vita alquanto sedentario.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
Non esiste dicromatismo sessuale; l'unico modo (arduo) per distinguerne i sessi consiste nell'analisi minuziosa della papilla genitale.
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3