Il Pantodon buchholzi, comunemente conosciuto come Pesce Farfalla, è un predatore d’acqua dolce che cattura l’attenzione di acquariofili e curiosi grazie alle sue caratteristiche peculiari.
Il Pantodon buchholzi è un pesce dall’aspetto caratteristico, forse bizzarro, che vive preferibilmente a contatto con la superficie dell’acqua e che attrae l’attenzione del curioso, oltreché dell’acquariofilo, è il Pantodon buchholzi. Il suo nome suggerisce che abbia denti dappertutto o che sia tutto denti, il che è la stessa cosa, e che è stato scoperto dal naturalista professor R. W. Buchholz.
Vedendolo, nasce il desiderio di sapere qualcosa di più su di lui, anche a proposito dell’uso delle sue pinne che, a definirle fantastiche, magari è un po’ riduttivo. Proprio per questo, il pesce è spesso reperibile nei negozi destinati al mercato acquariofilo, a disposizione di coloro che desiderano avere nelle loro case un animale al di fuori della norma, ospitato in acquari adeguati alle sue esigenze.
- 1 Caratteristiche generali del Pantodon buchholzi
- 2 Distribuzione e ambiente
- 3 Acquariofilia
- 4 Descrizione dell’aspetto, della colorazione e delle peculiarità del Pantodon buchholzi
- 5 Colorazione
- 6 Abitudini e dimorfismo sessuale
- 7 Acquario: dimensioni e arredamento
- 8 Alimentazione in acquario per il Pantodon buchholzi
- 9 Parametri dell’acqua per il pesce farfalla d’acqua dolce
- 10 Riproduzione
- 11 La schiusa delle uova
- 12 Compagni di vasca per il pesce farfalla d’acqua dolce
- 13 Conclusione
Caratteristiche generali del Pantodon buchholzi
Attualmente, è l’unica specie della famiglia Pantodontidae dell’ordine degli Osteoglossiformes. Di solito è chiamato Pesce Farfalla (Butterfly Fish per gli anglofoni), dovuto al suo singolare aspetto che lo fa sembrare una farfalla alla superficie dell’acqua. È importante chiarire che non esiste nessuna parentela con i pesci di acqua salata che portano lo stesso nome, come il Pesce Farfalla Piramide (Hemitaurichthys polylepis) e il Pesce Farfalla Procione (Chaetodon lunula).
Distribuzione e ambiente
Il Pantodon buchholzi si trova nell’Africa occidentale e centrale: in Nigeria, Camerun e Zaire; vive nel lago Ciad, nei bacini del Congo, dell’Ogowe e dello Zambesi. Il suo ambiente è quello delle acque tranquille, a corso lento o ferme, di fiumi, laghi o paludi, preferibilmente in mezzo a una vegetazione densa, di cui molta fluttuante, o all’ombra di quella che sporge dalla riva, sempre presso la superficie.
Nuota rigorosamente in prossimità della superficie dell’acqua e di quando in quando fa dei piccoli voli che, secondo alcuni, possono essere di diversi metri. Il nutrimento in libertà è vario, però sempre animale, costituito da insetti terrestri, che spesso prende al volo nel senso letterale della parola, e dalle loro ninfe, da larve acquatiche, da pesci, da crostacei, da molluschi e… da tutto quanto passi a tiro della sua grande bocca, purché si muova e sia edibile.
Acquariofilia
Il Pantodon buchholzi è entrato negli acquari degli amatori a partire dal 1905, ma non ha avuto una grande diffusione. Non perché non piaccia, dato che è un pesce molto interessante, ma perché non è facile da allevare, in modo particolare per l’alimentazione degli avannotti.
Descrizione dell’aspetto, della colorazione e delle peculiarità del Pantodon buchholzi
Essendo un predatore che agisce al limite fra l’acqua e l’aria, la natura l’ha favorito consentendogli di respirare abbondantemente aria atmosferica per mezzo della sua vescica natatoria. Il corpo del pesce, che può diventare lungo fino a 15 centimetri, è ricoperto da grandi scaglie e lateralmente è compresso. La testa e il dorso sono decisamente appiattiti, il ventre ha un profilo convesso e la mandibola è sporgente. Gli occhi hanno una struttura che consente loro di vedere cosa sta succedendo davanti a lui sia sotto sia sopra la superficie di separazione fra acqua e aria, simultaneamente. La grande bocca, simile a quella di una lucertola, è posizionata nella parte alta del corpo e rivolta all’insù, pronta a ghermire le piccole prede che incautamente vi nuotano troppo vicine.
Le pinne del Pantodon buchholzi sono particolarmente caratteristiche. La pinna dorsale, abbastanza piccola, è posizionata in prossimità della coda e la lunga pinna anale è contrapposta a quella dorsale. La pinna caudale è diritta, lunga e appuntita, con due raggi centrali più lunghi del resto. Le pinne ventrali sono davvero caratteristiche: hanno un peduncolo robusto che si allarga a ventaglio formando una membrana da cui dipartono quattro raggi per pinna, che possono diventare lunghi dai 5 ai 6 centimetri.
Le pinne pettorali sono grandi e possono essere paragonate a “ali” che, quando il pesce salta sopra la superficie dell’acqua, forniscono la portanza necessaria per “volare” per tratti relativamente lunghi, secondo alcuni dai 3 ai 5 metri. Questo lo aiuta a catturare insetti al volo o a mettersi al sicuro dall’attacco di predatori. Le pinne, inoltre, sono favorevoli al mimetismo, facendolo sembrare una foglia morta galleggiante in superficie.
Colorazione
La livrea del Pesce Farfalla è di un verde olivastro che, partendo dal dorso, si schiarisce lungo i fianchi, per diventare gialla nel ventre. Un bel colore viola si trova sulle pinne, punteggiate da macchioline tinte fra il marrone e il violetto che formano fasce trasversali, all’interno e alle estremità violette.
Abitudini e dimorfismo sessuale
Il Pesce Farfalla è un animale notturno e la sua attività predatoria lo rende molto vivace dopo la sera. Di giorno, al contrario, si dimostra piuttosto pigro e si sposta lentamente o rimane fermo fra le piante galleggianti; solo quando è intento a mangiare dimostra la sua attività.
Per riconoscere i sessi, basta esaminare l’orlo posteriore della pinna anale: nelle femmine è tondeggiante, mentre nei maschi è inciso e mostra raggi centrali allungati a formare una specie di tubo, che funge da organo copulatore (gonopodio). Inoltre, i maschi sono più snelli e hanno le grandi pinne pettorali più grandi di quelle delle femmine, oltre alla pinna anale più lunga.
Acquario: dimensioni e arredamento
Tenuto conto della lunghezza raggiungibile dal suo corpo, occorre un acquario di buone dimensioni, lungo dai 90 ai 100 centimetri, profondo una quarantina, mentre l’altezza può essere anche di soli 30 centimetri, perché, essendo il Pesce Farfalla di superficie, non gli interessa la profondità dell’acqua.
L’arredamento dovrebbe includere parecchie piante alte o galleggianti, che smorzino la luce. Si può arredare il resto della vasca come si farebbe normalmente per i pesci di mezz’acqua e di fondo.
Alimentazione in acquario per il Pantodon buchholzi
Il Pantodon buchholzi è un animale acquatico rigorosamente di superficie, quindi è inutile sperare che possa consumare il cibo che finisce sul fondo. Bisogna fornirgli ciò che può essere alla sua quota, come pezzetti di manzo magro sbollentato, vermi della farina, lombrichi e piccoli pesci o avannotti di altre specie. Va bene anche il cibo congelato e, con pazienza, si può abituarlo al cibo secco in fiocchi, ma alternato ad altro. Tenuto conto che è un animale con una certa intelligenza, gli si può insegnare a prendere il cibo dalle dita del suo padrone di casa. Quando vedrà del movimento al di là dei vetri, si preparerà a ricevere ciò che, secondo lui, gli è dovuto, mettendosi in paziente attesa che il coperchio sia sollevato.
Parametri dell’acqua per il pesce farfalla d’acqua dolce
Le sue preferenze sono per acqua acida e tenera, con corrente limitata e scarsa luce. I parametri preferiti sono: temperatura 23-30°C, acidità pH da 6,0 a 7,5 e durezza nell’intervallo fra 5 e 15 dGH. Per tenerla al meglio, è necessario un buon filtraggio.
Riproduzione
Quando giunge il momento della deposizione delle uova, il maschio corteggia la femmina fra le piante e, standole al di sopra, cerca di trattenerla, stringendola fra le pinne, in una manfrina che dura diverso tempo, tanto che l’accoppiamento deve ritenersi finito dopo diversi giorni, dopo una lunga successione di incontri quando alla fine le uova liberate sono state dalle 80 alle 200. A ogni incontro, la femmina espelle dalle 3 alle 7 grandi uova che galleggiano, subito fecondate dal compagno. Sapendo che la coppia non effettua alcuna cura parentale e che non esiterebbe a far fuori le uova come cibo, sarebbe opportuno trasferirle in un piccolo acquario loro dedicato.
La schiusa delle uova
La schiusa avviene dopo due o tre giorni alla temperatura di 24°C. Gli avannotti, che si muovono alla superficie come un branco di girini, devono essere alimentati dopo l’assorbimento del sacco vitellino con naupli di Artemia salina appena schiusi. Purtroppo, all’inizio gli avannotti non si danno da fare nella ricerca del cibo, per cui solamente ciò che passa davanti al loro muso è abboccato, e ciò comporta casi di morte per fame. Poi, si continua con larve di zanzara e dafnie. Poiché questi animaletti tendono a diffondersi nel liquido, se ne abbassa il livello, loro e il cibo vivo possono trovarsi insieme alla stessa quota, evitando che ci siano inutili perdite. Successivamente, si può tentare di abituarli, piano piano, ad accettare cibo secco galleggiante.
Compagni di vasca per il pesce farfalla d’acqua dolce
Il mantenere un acquario, anche se basso, solamente con Pantodon Buchholzi, è un peccato e, perciò, non sarebbe male inserirvi anche altri coinquilini.
Questi però devono essere scelti cum grano salis, come direbbero i Latini, cioè con un pizzico di buon senso, per due ragioni: la prima per non mettere a repentaglio la vita dei nuovi compagni e l’altra per non vedere smangiucchiati da loro i lungi raggi delle pinne pelviche dei Pantodon. Infatti, il Pesce Farfalla vive alla superficie, con la testa e la grandi pinne pettorali che la sfiorano, mentre i lunghi raggi delle pinne pelviche si allargano e pendono verso il basso, diventando un irresistibile richiamo per pesci predatori, qualora si sia fatto l’errore di introdurli nella vasca.
Quindi, attenzione! La scelta dei compagni deve essere puntata su pesci che non siano troppo piccoli e che preferibilmente vivano più vicini al fondo che non superficie. Se ci si rivolge ai Corydoras, che sono i pesci di fondo per eccellenza, non si sbaglia mai. Oppure, pesci che abbiano dimensioni di sicurezza nei confronti del Pantodon, che non siano aggressivi e tanto meno predatori: per esempio, sono adatti molti Loricaridi e ciclidi sudamericani di indole pacifica. Stavo dimenticando di aggiungere che, per non creare pericolosi dissidi in famiglia, non è opportuno immettere nell’acquario pesci di superficie, perché si avvierebbero lotte senza esclusione di colpi.
Conclusione
Dopo aver letta questa relazione in merito al Pantodon buchholzi, l’acquariofilo potrà rendersi conto se sia adatto a meno all’esperienza che ha acquisito nel tempo; se è neofita, forse, per il momento varrebbe la pena di rivolgersi a qualche specie che, praticamente, non richieda grandi attenzioni particolari.