- 1 L’ambiente naturale del Julidochromis marlieri
- 2 Descrizione del pesce
- 3 Carattere del Julidochromis marlieri
- 4 Dimensioni dell’acquario e suo arredamento
- 5 Parametri dell’acqua della vasca
- 6 Alimentazione Julidochromis marlieri
- 7 Dimorfismo sessuale
- 8 Riproduzione del Julidochromis marlieri
- 9 Conclusioni
L’ambiente naturale del Julidochromis marlieri
Il pesce Julidochromis marlieri è un perciforme della famiglia dei Cichlidae endemico del Lago Tanganica, raccolta d’acqua dell’Africa Orientale, che vive preferibilmente lungo le coste rocciose, ricche di sedimenti, della parte sudorientale.
Descrizione del pesce
Il corpo ha una conformazione affusolata, slanciata e svelta ed è leggermente compresso sui fianchi. Il capo, non grande e leggermente appuntito, sul davanti ha due narici olfattive, mentre la bocca è carnosa, con la mandibola più corta della mascella, per cui è rivolta un po’ verso il basso. Gli occhi sono grandi e curiosi.
La pinna dorsale, che è lunga quanto il corpo, è bassa e termina a punta, così come a punta finiscono le pinne ventrali e quella anale; le pinne pettorali sono ampie e a forma di trapezio e quella caudale, unita al corpo da un corto peduncolo, è arrotondata.
La livrea è ricca e colorata. Il fondo, che può andare dal colore chiaro al giallo dorato, è percorso longitudinalmente da due fasce marrone o nere nella parte centrale e da una, più stretta, verso il dorso: l’andamento delle fasce è irregolare. Le pinne dorsale e caudale hanno file di macchiette chiare e il loro orlo è azzurro.
Carattere del Julidochromis marlieri
L’Julidochromis marlieri è un Ciclide robusto per natura, che mostra il suo caratterino nei confronti dei suoi simili e degli individui appartenenti ad altre specie, comportandosi aggressivo nei loro confronti, soprattutto per difendere il suo territorio; quindi, o si sceglie di tenere una coppia di questi pesci in una vasca tutta per lei, oppure si possono introdurre pesci che siano altrettanto robusti e purché l’acquario sia di adeguate dimensioni.
Dimensioni dell’acquario e suo arredamento
Le dimensioni di 120 centimetri di lunghezza e di 30 centimetri di profondità e altezza sono raccomandabili. L’arredamento deve essere costituito da un abbondante strato di sabbia fine, sul quale devono essere sistemati rami di torbiera e rocce disposti in modo da formare grotte e anfratti, per potersi nascondere; e le piante è conveniente che siano robuste.
Parametri dell’acqua della vasca
Le esigenze in merito alle caratteristiche dell’acqua non sono specifiche, per cui i seguenti dati possono essere ritenuti ottimali: temperatura dai 23 i 27°C, pH nell’intervallo fra 7,5 e 9,5 e dGH 10-25°. Comunque, è opportuno che l’acqua sia opportunamente ossigenata e filtrata, mettendo in funzione un filtro esterno, e che cambi parziali siano eseguiti, dopo aver provveduto a un’attenta sifonatura del fondo per raccogliere i residui dei cibi e le feci degli inquilini.
Alimentazione Julidochromis marlieri
È un pesce carnivoro, che in natura si ciba di ciò che trova annidato nelle alghe delle rocce: piccoli invertebrati, larve di insetti, vermi, molluschi, crostacei, uova di pesce. In acquario, può essere nutrito con artemia o chironomus surgelati, oppure con vegetali, come alghe liofilizzate, foglie di lattuga e pezzetti di banana; amano cibarsi pure di spugne.
Dimorfismo sessuale
Le differenze di carattere sessuale si individuano immediatamente considerando le dimensioni dei due sessi, perché le femmine sono leggermente più grandi dei compagni, raggiungendo anche i 13 centimetri, mentre i maschi si fermano ad alcuni centimetri in meno: si potrebbe dire che le femmine possono essere lunghe dai 10 ai 13 centimetri e i maschi dai 7 ai 10 centimetri.
Riproduzione del Julidochromis marlieri
La riproduzione non presenta difficoltà, sia che avvenga in una vasca dedicata sia in una vasca comune. La coppia, la cui formazione solitamente è il risultato della convivenza di un gruppo misto di 6 o 8 pesci, quando è pronta per la deposizione, diventa aggressiva nei confronti dei coinquilini, dimostrando la sua territorialità sulla grotta scelta per la deposizione.
Qui, la femmina depone le uova (solitamente meno di un centinaio) sulle pareti o sulla volta e il maschio le feconda immediatamente. I genitori, poi, si dedicano alle cure parentali: infatti, mentre il maschio sorveglia il sito contro eventuali, potenziali mangiatori di uova, la femmina se ne prende cura, cambiando continuamente l’acqua attorno a loro con il movimento delle pinne, ed eliminando quelle che dimostrano chiaramente di non essere state fecondate.
Dopo due o tre giorni, le uova si schiudono e gli avannotti, dopo circa una settimana, avendo assorbito il sacco vitellino, possono essere alimentati con naupli di Artemia salina, appena fatti sgusciare. Gli avannotti, sono lasciati liberi, ma i genitori non li lasciano allontanare dal luogo della nascita e alla notte li fanno rientrare nella grotta.
Questa manovra dura finché, dopo alcune settimane, i piccoli diventano indipendenti. Dopodiché, gli adulti possono dedicarsi alle nuove deposizioni, che si possono verificare più volte in un anno. Alla fine, nell’acquario si forma una piccola comunità, con la presenza di pesci di tutte le età.
Conclusioni
Il Julidochromis marlieri è un pesciolino di tutto rispetto, con caratteristiche interessanti anche per l’acquariofilo neofita, che, curandolo, può approfondire le sue conoscenze che gli saranno necessarie, quando deciderà di impegnarsi nell’allevamento di specie più impegnative.