L’Hemigrammus ocellifer è un simpatico pesciolino di acqua dolce sudamericano, che ha un sacco di sinonimi, quali quelli scientifici, Hemibrycon ocellifer o Tetragonopterus ocellifer, e quelli popolari, Pesce faro, Tetra faro, Tetra luce testa e coda e, ancora, Tetra fanale testa e coda. Appartiene ai Teleostei Caraciformi.
- 1 Ambiente d’origine
- 2 Aspetto, colorazione, dimensioni e durata della vita del pesce faro
- 3 Alimentazione senza problemi
- 4 Preparazione dell’acquario per Hemigrammus ocellifer
- 5 Parametri dell’acqua dell’acquario
- 6 Differenze sessuali
- 7 Riproduzione del pesce faro
- 8 Inquilini dell’acquario
- 9 Conclusione
Ambiente d’origine
È diffuso nelle zone costiere e in acque tranquille dei fiumi del Suriname, della Guyana e della Guyana francese, oltreché del Rio delle Amazzoni in corrispondenza del Brasile e del Perù, dove vive in branchi. È un pesce definito bentoprelagico, per dire che non nuota sul fondo, ma non ne sta molto lontano.
Aspetto, colorazione, dimensioni e durata della vita del pesce faro
Il pesce ha un corpo allungato, compresso sui fianchi. Le pinne sono di dimensioni normali, mentre quella caudale, ricoperta di squame, è bipartita da una profonda incisione nel mezzo. La piccola bocca è rivolta Verso l’alto. La pinna adiposa è presente. La tonalità del corpo è tra il dorato e il grigio con tendenze al verde. Ma ad attirare immediatamente l’attenzione sono due macchie dorate, luminose, che si trovano nella parte superiore dell’occhio e alla base della coda (e che sono la ragione di alcuni nomi del pesce), e due macchie nere dietro l’opercolo branchiale e sul peduncolo caudale. La lunghezza massima è di 5 centimetri sia in acquario sia in libertà. Durata della vita fra i 4 e i 6 anni.
Alimentazione senza problemi
L’Hemigrammus ocellifer è onnivoro e, nelle sue acque d’origine, si nutre di vermi, insetti, crostacei e pezzetti di piante, il tutto purché sia di dimensioni adatte alla sua bocca. Essendo onnivoro, non ci sono problemi di sorta nella sua alimentazione, però è opportuno fornirgli anche cibi di natura animale. Se si desidera essere un po’ più precisi, si può nutrirlo con micropellet, fiocchi e cibi congelati (Artemia salina, larve di Zanzara, Dafnie). Insomma, non è difficile farlo stare al meglio in acquario.
Preparazione dell’acquario per Hemigrammus ocellifer
È una specie che ama stare in compagnia, per cui l’introduzione nella vasca di cinque o più individui è l’ideale. L’acquario, con una lunghezza minima di 40 centimetri e una capacità di 60 litri di acqua, è perfetto.
L’importante è che sia ben piantumato ai lati dell’acquario e che non manchino piante galleggianti. L’introduzione di rocce che formino nascondigli è gradita, come pure sono graditi spazi liberi nei quali il gruppo possa muoversi liberamente. Per poter gustare la vista di questi luminosi pesciolini, si consiglia di garantire il contrasto che si può avere costruendo un fondo scuro; se, poi, si usa una buona illuminazione, i colori del pesce risultano ulteriormente posti in risalto.
Parametri dell’acqua dell’acquario
Temperatura fra i 22 e i 26°C; valore del pH nell’intervallo 6 – 8, e durezza compresa nell’intervallo 5 – 19.
Differenze sessuali
Confrontando i pesci, si nota che i maschi sono leggermente più piccoli e che le femmine mostrano ventri più gonfi, quando ci sono ripiene di uova. Forse nei maschi si può notare la vescica natatoria.
Riproduzione del pesce faro
La riproduzione è semplice. Se non si desidera allevare avannotti, basta lasciar fare a loro, quando le femmine espellono le uova e i maschi le fecondano, stranamente con il dorso rivolto al basso; queste scendono sul fondo e si intrufolano fra gli anfratti; perciò qualche piccolo si salverà.
Se, invece, si intende allevarli, allora ci possono due modalità da seguire.
La prima prevede l’allestimento di un acquario, poco illuminato, perché le uova temono la luce, sul cui fondo siano piante a foglie sottili oppure vi sia stesa una rete con maglie che lascino passare le uova, ma non gli adulti. Praticamente, si tratta di una deposizione corale, che può assommare dalle 200 alle 1.000 unità. L’acqua è bene che sia leggermente tenera, con un’acidità sul 6, una durezza tra 1 e 5 e una temperatura da 27 a 29°C; per completare, si deve pensare alla filtrazione, che si può ottenere con un filtro a spugna ad aria.
Se, invece, si pensa a fare deporre una sola coppia, si sceglie la femmina più rotonda e il maschio più colorato e si trasferiscono nella vasca da riproduzione alla sera. Probabilmente, il mattino successivo avviene la deposizione, solitamente composta da 150-200 uova.
Sembra superfluo ribadire sul fatto che, in entrambi i casi, i genitori devono essere tolti, per evitare che facciano un’indigestione di uova.
La schiusa avviene nel giro di qualche giorno e gli avannotti, dopo aver assorbito il sacco vitellino, iniziano a nutrirsi inizialmente di infusori, poi, quando cominciano a crescere, si passa a mini naupli di artemia e micro vermi.
Inquilini dell’acquario
Siccome l’Hemigrammus ocellifer staziona nello spazio centrale e basso dell’acquario, gli si possono mettere insieme, per esempio, Thayeria che nuotano nelle parti più alte e Corydoras, che grufolano sul fondo.
Conclusione
Un gruppetto di Pesci faro, che si muove con continuità nella parte bassa dell’acquario, è una scena veramente deliziosa, che invoglia l’acquariofilo indeciso ad accoglierlo nella propria vasca.