Un pesciolino, che non dovrebbe mai mancare in un acquario misto per la sua tranquillità, è il chiamato anche Tetra Nero o Vedovo Nero o ancora Tetra Gonnellino, una specie della famiglia dei Characidae.
Inoltre, ha anche un altro grande pregio di notevole importanza: non crea nessuna difficoltà all’acquariofilo per il suo mantenimento, per cui anche il neofita può godere a lungo della sua presenza fra gli inquilini del suo acquario: qualora dovessero sorgere dei problemi nel mantenimento di pesci di questa specie, potrebbe significare che sarebbe il caso che quest’ultimo si orientasse verso un passatempo diverso.
- 1 Origine e ambiente del Tetra Nero
- 2 Caratteristiche fisiche e aspetto del Tetra Nero
- 3 Dimensioni del Gymnocorymbus ternetzi
- 4 Ciclo vitale
- 5 Indole del Tetra
- 6 Dimensioni e arredamento dell’acquario
- 7 Parametri dell’acqua per il Tetra Nero
- 8 Alimentazione del Tetra Nero
- 9 Accoppiamento e Riproduzione
- 10 Come proteggere le uova del Gymnocorymbus Ternetzi
- 11 Operazioni necessarie per la schiusa
- 12 L’alimentazione degli avannotti di Tetra
- 13 Alterazione, colorazioni artificiali del Tetra
Origine e ambiente del Tetra Nero
Il Gymnocorymbus ternetzi, è originario dell‘America del Sud, dove vive in torrenti con portata tranquilla, non tumultuosa; comune la sua presenza nel fiume argentino Rio Negro, nel Rio Guapore, fiume che si snoda fra Bolivia e Brasile, e nel Rio Paraguay, grande corso d’acqua che attraversa Brasile, Bolivia, Paraguay e Argentina.
Caratteristiche fisiche e aspetto del Tetra Nero
L’aspetto è piacevole con il suo corpo alto, abbastanza compresso. La colorazione va dal marrone chiaro verso il dorso che si sfuma con tendenze al verde chiaro nel ventre con tonalità argentate. Una piccola banda scura attraversa verticalmente l’occhio, mentre altre due, più vistose, sono disposte sul corpo, sempre verticalmente, una immediatamente dietro l’opercolo, l’altra nel bel mezzo.
Le pinne pettorali e ventrali sono minute, quella anale è ben sviluppata, quella dorsale si innalza quasi a bandiera, mentre quella caudale è grande e omocerca, cioè con in due lobi uguali; le pinne sono tendenzialmente scure, quasi nere o trasparenti, quasi invisibili.
Durante la crescita, le bande tendono a diventare progressivamente più pallide, virando verso tonalità grigie. Però, attenzione, perché, se la decolorazione interessa un esemplare giovane, significa che in lui c’è qualche problema e si deve intervenire.
Dimensioni del Gymnocorymbus ternetzi
In natura può raggiungere la lunghezza di 10 centimetri, mentre in acquario solitamente non supera i 7 centimetri e mezzo, misura che lo fa considerare un ospite gradito.
Ciclo vitale
Mediamente la vita dura circa 5 anni, ma qualche esemplare può raggiungere il doppio.
Indole del Tetra
Il tetra Nero è un inquilino tranquillo, che, però, non ama essere solo; perciò è opportuno tenerlo in gruppetti dai 5 ai 10 elementi, che si muovono come tante farfalline, che nuotano all’unisono, senza dare fastidio a nessuno.
Può succedere che i nostri litighino fra di loro, come può succedere in tutte le famiglie, per garantirsi l’attenzione di una femmina oppure per stabilire una specie di gerarchia nel gruppo; però il tutto avviene in modo incruento e indolore.
Dimensioni e arredamento dell’acquario
L’aquario deve contenere almeno 60 litri di acqua, ma se è misto, non è male se giunge a un centinaio.
Siccome il Tetra non ama molto la luce, ci deve essere abbondanza di piante, mentre sul fondo scuro non deve mancare qualche radice.
Ma siccome il Tetra è un pesce cui piace il movimento, è necessario lasciargli un’ampia zona libera, in cui spostarsi senza rischio di sbattere contro qualche ostacolo. E poiché può succedere che si muova scattando, è opportuno che la vasca sia coperta, per evitare che voli fuori per cadere sul pavimento.
Parametri dell’acqua per il Tetra Nero
- Temperatura: 24-27°C
- pH: 6,6-8,00
- Durezza: 5-20 dGH.
Alimentazione del Tetra Nero
Il Gymnocorymbus ternetzi allo stato brado è carnivoro, ma gli esemplari che si trovano nei negozi di acquari sono tutti il frutto di allevamento e con gli anni sono diventati onnivori, per cui accettano gli alimenti che si trovano in commercio, dai secchi ai surgelati e ai liofilizzati, ma i vivi, come gli anellidi o gli insetti, per esempio, sono apprezzati. Se la dieta è quella giusta, la livrea brillante del pesce lo dimostra.
Accoppiamento e Riproduzione
I Tetra Neri sono ovipari. Quando i pesci hanno raggiunto una lunghezza sui 5 centimetri, che corrisponde circa a un anno di età, sono maturi e la riproduzione può avvenire senza scosse.
In natura, non c’è la formazione di coppie: quando le femmine hanno il ventre ingrossato e i colori dei maschi sono diventati più vividi, è il momento giusto. Le femmine si avvicinano al fondo del fiume e iniziano a deporre le uova, nell’ordine di alcune centinaia, mentre i maschi la attorniano e le fecondano con il loro liquido seminale. Dopodiché, le uova sono abbandonate a se stesse, a meno che non diventino un succulento pranzo per i Gymnocorymbus o per gli altri pesci che hanno assistito alla deposizione.
In acquario, si può scegliere se interessarsi o meno della possibilità di avere una nidiata di avannotti.
In caso positivo, innanzitutto bisogna cambiare la loro dieta, dando la preferenza al cibo congelato o, ancora meglio, vivo, per invogliare i futuri “sposi” all’accoppiamento. Poi, quando si notano i profili ingrossati delle femmine e i colori più vivaci dei maschi, significa che i nostri sono pronti alla deposizione delle uova.
Come proteggere le uova del Gymnocorymbus Ternetzi
Se si decide di lasciare fare ai pesci e si desidera salvare almeno qualche uovo e avere qualche avannotto, conviene mettere sul fondo un materiale che possa nascondere nei suoi anfratti le uova prima e gli avannotti poi, come il muschio, per esempio, che può tenerli al sicuro dai pericoli.
Però, se si vuole fare le cose per bene, è consigliabile prendere in considerazione due pesci che abbiano l’uno il ventre gonfio e l’altro colorazione intensa, pertanto una potenziale coppia, e li si isola in un piccolo acquario di sera in modo che i due passino una notte tranquilla e, se tutto procede per il meglio, il mattino successivo avviene la deposizione. A quel punto, i pesci di solito non si interessano più alle uova, a meno che non decidano di banchettare con le stesse; e allora, a scanso di pericoli, conviene rimettere la coppia nella vasca comune.
Operazioni necessarie per la schiusa
A proposito del piccolo acquario usato per la deposizione delle uova, sono due operazioni che si rendono necessarie.
- La prima riguarda le uova prima e gli avannotti poi, perché, essendo molto leggeri, possono essere attirati dalla bocchetta di aspirazione del filtro, per cui o si riduce o si annulla il suo funzionamento o, meglio, la si copre con un tessuto a maglia finissima, come può essere il tulle o l’organza.
- L’altra si riferisce alla possibile abbondanza di liquido seminale emesso dal maschio che, essendo di solito la volumetria dell’acqua abbastanza ridotta, la può rendere lattiginosa e sede di proliferazione di batteri, germi o quant’altro, pericolosi per la salute della prole in arrivo: pertanto, il cambiamento di metà dell’acqua è consigliabile.
L’alimentazione degli avannotti di Tetra
La schiusa delle uova avviene dopo 24-32 ore dalla deposizione. Le larve che ne sgusciano per 3 o 4 giorni restano immobili, alimentandosi con il sacco vitellino, dopodiché è giunto il momento di provvedere con naupli appena schiusi di Artemia salina o Chironomus vivi o congelati, forniti con frequenza e abbondanza, e poi, dopo un paio di settimane, continuare con cibo in scaglie polverizzato.
Alterazione, colorazioni artificiali del Tetra
Da qualche tempo, nei negozi di acquari sono in vendita Gymnocorymbus ternetzi colorati artificialmente, con manipolazioni che li rendono più delicati e forse meno longevi: sono verdi, azzurri, rosa, arancioni, ecc.
Ora, considerato che dopo qualche tempo la colorazione è destinata a scomparire, vale la pena preferire loro invece dei nostri affidabili pesci naturali?