Non tutti gli eroi indossano una maschera e spesso vivono addirittura sui fondali marini.
Ti può sembrare che stia scherzando, ma è proprio così. Infatti, esistono delle specie marine che con le loro caratteristiche contribuiscono alla tutela dei mari. Straordinario, non trovi?
Oggi ti parlerò proprio di una di queste: il Paracentrotus Lividus, che è un particolare riccio di mare.
Se vuoi saperne di più ti basta continuare a leggere: in questo post ti dirò tutto ciò che c’è da sapere sul Paracentorus Lividus.
L’attività dell’ISPRA
Questo particolare riccio di mare rientra nel gruppo di specie marine che vengono utilizzate presso l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) per condurre ricerche finalizzate al monitoraggio dello stato di salute e dell’inquinamento di ambienti marini.
L’istituto è attivo in Toscana dal 2010, e nei suoi laboratori di eco-tossicologia vengono allevati:
- Batteri
- Crostacei
- Microalghe
- Molluschi bivalvi
- Policheti
Queste specie sono dei perfetti modelli per gli studi scientifici che vengono condotti, perché è grazie alle loro caratteristiche che è possibile osservare le reazioni che hanno all’esposizione ad alcune contaminazioni.
Tutto ciò aiuta gli scienziati a capire il livello di inquinamento delle zone marine e come agire di conseguenza.
Le specie marine maggiormente utilizzate sono l’Acartia Tonsa, il Nereis Diversicolor, il Corophium Orientale e, appunto, il Paracentrotus Lividus.
Paracentrotus Lividus: le caratteristiche di questa specie marina
L’habitat del Paracentrotus Lividus
Come ti dicevo, il Paracentrotus Lividus è un riccio di mare, più comunemente noto come riccio di mare viola.
In passato si credeva che questo esemplare fosse la femmina dell’Arbacia Lixula, e per questo motiva era conosciuto come riccio femmina. Non il massimo per l’autostima…
In ogni caso, la svista è stata riconosciuta ed è stato chiarito che in realtà l’Arbacia Lixula è una specie completamente diversa.
Il riccio di mare viola popola il Mar Mediterraneo e l’area compresa tra la Scozia e le Canarie. È una specie infralitorale, che staziona sui fondali rocciosi costieri con abbondanza di alghe e le vaste praterie di Posidonia Oceanica.
Lo puoi trovare generalmente a profondità comprese tra 1 e 30 metri, ma alcuni esemplari sono stati osservati anche a 70 metri.
Questa specie riesce a sopravvivere anche in acque salmastre e la temperatura minima del mare, nel proprio areale, si assesta tra i 10 ed i 15°C.
C’è da dire che il Paracentrotus Lividus non conduce una vita facile. Ti ho detto che è solito popolare ambienti non aperti: devi sapere che questa è una pratica di difesa e serve per sfuggire ai predatori.
Per non essere scoperto può anche decidere di mimetizzarsi ricoprendosi di conchiglie, ciottoli e vegetali. Ma non è finita qui: solitamente, il riccio viola ha abitudini notturne, ma, se nella zona in cui vive vi è una massiccia presenza di predatori notturni, può cambiare abitudini ed essere attivo durante il giorno.
Tra i predatori che solitamente predano esemplari giovani troviamo:
- La Stella Marina Spinosa Maggiore
- La Granceola
- I Saraghi Maggiori e Fasciati
- Le Orate
- Le Donzelle.
Caratteristiche fisiche e alimentazione
Gli esemplari appartenenti a questa specie hanno una forma sferica leggermente schiacciata e raggiungono un diametro massimo di 7 cm. Come suggerisce il nome, sono solitamente di colore viola.
Si ciba prevalentemente di alghe verdi, brune e rosse, ma non pensare che sia una specie erbivora: all’occorrenza si nutre anche di piccoli organismi animali.
Accoppiamento e riproduzione
La tutela di questa specie, e quindi anche le modalità di cattura, è disciplinata nell’allegato n.3 della Convenzione di Berna per la conservazione della vita selvatica.
I sessi sono separati e distinti ma ci sono state osservazioni di esemplari ermafroditi. La riproduzione del riccio avviene solitamente nel periodo compreso tra aprile e settembre: lascia che ti spieghi.
I gameti vengono rilasciati in acque libere per unirsi successivamente, dando origine a larve di pochi millimetri di lunghezza definite “plutei”, che si spostano grazie alle correnti marine.
Proprio i plutei sono fondamentali nel calcolare i quantitativi di inquinanti presenti in acqua di mare. Per poter favorire le ricerche di cui ti parlavo all’inizio, noi di Animal’s House abbiamo montato un acquario su misura di 4 metri nell’Acquario di Livorno che contiene gli esemplari di ricci che ti sto descrivendo.
Conclusione
Abbiamo finito.
I ricci viola sono fondamentali per la tutela dell’ambiente. Sono esemplari eccezionali, dei veri e propri eroi in un mondo in cui l’inquinamento sta progressivamente andando fuori controllo.
Come se non bastasse, il suo contributo nella “società marina” non finisce qui. È stato notato, infatti, che molteplici specie di pesci, nella propria fase giovanile, cercano e trovano riparo proprio tra gli aculei di questa specie di riccio.
Alcune di queste specie sono:
- Apletodon Incognitus
- Lepadogaster Candolii
- Gobius Bucchichi
- Chromogobius Zebratus
- Millerigobius Macrocephalus
- Zebrus Zebrus.
Tutto chiaro?
Un’ultima cosa prima di lasciarci, è importante: acquistare un acquario può essere davvero un motivo di arricchimento estetico per il tuo appartamento o per il tuo ufficio. Una vera e proprio angolo di tranquillità dopo una giornata faticosa.
Ma ricorda anche che allevare alcune specie marine comporta una grande responsabilità perché significa poter realizzare una vasca dalle misure idonee per gli esemplari che vuoi inserirvi, considerandone le caratteristiche morfologiche ed etologiche.
Gregory Rossi
Acquariofilo Esperto