IntroduzioneLa stragrande maggioranza dei coralli vive in relazione simbiotica con le zooxantelle, un tipo di alghe unicellulari dinoflagellate. Queste alghe microscopiche vivono all’interno dei tessuti del corallo.
Lo sbiancamentoPuò accadere che i coralli, in talune condizioni di stress, subiscano uno sbiancamento o una decolorazione.
Lo sbiancamento può interessare anche altri animali come spugne, foraminiferi, anemoni e tridacne.
Talvolta, in qualche corallo, lo scoloramento è reso visibile mediante gradazione cromatica tendente al bluastro, giallo o rosa piuttosto che bianco brillante. Ciò è dovuto alle proteine prodotte dalla specie di corallo, che tingono i tessuti, divenendo così il pigmento dominante lo scolorimento, quando le zooxantelle sono assenti. Pocillopora che recupera il proprio naturale colore, dopo un decoloramento, causato da stress luminoso (Foto di Sandro Seccia). La causa principale di uno sbiancamento di massa è l’innalzamento della temperatura dell’acqua marina. Aumenti di temperatura di soli 1-2 °C per 4-8 settimane possono attivare processi di sbiancamento in quanto i coralli già vivono vicini alle soglie termiche massime.
Variazioni genetiche fra i vari tipi di zooxantelle influenzano la resistenza dei coralli allo stress da calore e conseguente sbiancamento. Sebbene i coralli sembrano in grado di variare la dominanza relativa delle differenti varietà di zooxantelle all’interno dei propri tessuti per aumentare la loro resistenza allo sbiancamento, ci sono limiti a questa strategia usata per acclimatarsi a grosse anomalie termiche. La difesa naturale dei coralliMolti coralli hanno diverse varietà di zooxantelle e sono capaci di variare la percentuale di una piuttosto che un’altra. Una delle funzioni della pigmentazione del corallo è quella di riparare le zooxantelle da eccessi di luminosità. I granuli pigmentati fluorescenti (acronimo inglese FPG) sono comuni in molti coralli (per lo meno nel Pacifico occidentale). FPG di: I granuli pigmentati fluorescenti sono posizionati dentro il tessuto dei coralli per rendere ottimale l’ambiente per le zooxantelle, concentrando la luce in habitat scarso di luce e riparando le zooxantelle in condizioni di alta luminosità.
Conseguenze dello sbiancamentoI coralli sbiancati continuano a vivere e se lo stress da alte temperature rientra presto la maggior parte sopravvive e riesce a ripopolare di zooxantelle i propri tessuti. Immagine al microscopio di zooxantelle (fonte: life.uiuc.edu) Un fattore chi influenza la sopravvivenza è l’abilità del corallo di alimentarsi con plancton e altro materiale organico, traendolo dall’acqua, usando i tentacoli (eterotrofia). L’abbondanza di pesci alghivori è un altro fattore critico che influenza il processo di processi di ristabilimento della salute del corallo. In situazioni in cui gli alghivori sono stati pesantemente ridotti (a causa della pesca o di malattie) le comunità di coralli hanno allungato il processo di ricrescita di oltre un decennio.
ConclusioniLa chimica dell’acqua influenza drasticamente la vita marina. Livelli sempre maggiori di CO2 nell’atmosfera stanno comportando la riduzione del pH con conseguente diminuzione di ioni carbonati. Tutto ciò a sua volta causa la riduzione dei tassi di calcificazione degli organismi costituenti il reef: coralli e alghe coralline. Tratto da: Paul Marshall, Heidi Schuttenberg –“ A Reef Manager’s Guide to Coral Bleaching”- Great Barrier Reef Marine Park Authority, Townsville, Australia, 2006. |
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