La mia passione per gli acquari risale alla tenera età, poi è stata accantonata per qualche anno per dare spazio a altri hobby, per poi ritornare in piena forma all’età di 17 anni al ritorno da una vacanza con la mia ragazza in Egitto a Hurghada. Pochi giorni dopo il ritorno acquistai l’ABC dell’acquario marino, ottimo libro per chi si volesse avvicinare a questo fantastico mondo, lo lessi in una serata e pochi giorni dopo avevo già il primo acquario marino, un cubo da 50x50x50h con due filtri biologici, niente skimmer, niente sump, etc etc….un disastro praticamente. Infatti dopo poco tempo smontai tutto e passai a qualcosa di più serio, un Elos 80, e qui iniziai a imboccare la strada giusta. I cambiamenti di vasca in questi anni sono stati molteplici in quanto una volta presa la giusta via i risultati non si sono fatti attendere e nemmeno la crescita degli ospiti allevati. Dato che il mio pensiero è ”Quando la vasca è piena e i coralli iniziano a toccarsi, non è il momento di taleare, ma di ingrandirsi!!”, vi lascio immaginare quanti cambi ho fatto. Se non ricordo male ho cambiato sei vasche dedicate preferentemente agli SPS, coralli che fin dall’inizio hanno attirato il mio interesse. Alcuni pezzi ora presenti nella mia vasca hanno 4-5 anni e un paio anche 6, hanno subito le più svariate taleazioni e nonostante tutto sono ancora in perfetta forma, colore e crescita. La vasca attuale è un Elos 160 XL (avviata a marzo 2009); è un acquario aperto con le seguenti misure 160x80x60h. Tutti i vetri sono in extrachiaro con uno spessore di 16mm, il pozzetto di tracimazione è situato sulla destra, il mobile è Elos come la vasca e come la sump che misura 70x70x45h e non ha nessun tipo di scompartimento. Ho potuto allestire questo acquario dal peso non indifferente (circa 1000L tra vasca, sump, rabbocco e tutto il resto) pur abitando al piano terra, ma avendo al piano di sotto i garage, in quanto la parete posteriore alla vasca è quella di un’ascensore, in cemento armato, quindi nessun problema per la soletta. Dopo aver provato vari metodi a riproduzione batterica come Zeovit, Xaqua, Elos puristline, ho voluto semplificare la gestione con l’avvio della nuova vasca e così sono passato a un classico berlinese. Oltre a esso nella sump c’è la pompa di rilancio, una Eheim 1260 con una derivazione nel tubo siliconico di mandata per il caricamento del reattore di calcio. Inoltre si trova un reattore di zeolite alimentato da una pompa avente un litraggio regolabile da 200 a 400l-h- io lo tengo sui 250l-h, il reattore è caricato con circa 8hg di zeolite introdotta a marzo 2009 e mai più cambiata, ma mossa giornalmente. Inoltre, trovano luogo nella sump un riscaldatore della juger da 300w, e solo in casi di necessità un sacchetto di nylon contenente 400g di carbone appeso alla caduta dell’acqua in sump, anche se fino ad ora l’ho usato solamente un paio di volte per qualche giorno, a causa della riproduzione delle lumache turbo. Come sistema d’illuminazione ho optato per le HQI, tagliate con 4 neon t5 ciascuno da 24w. Le hqi sono tagliate con 4 T5 della ATI, modello bluplus i quali si accendono alle 10 del mattino per spegnersi alle 21, mentre le hqi si accendono alle 10:30 e si spengono alle 20:30. Una parte della mia vasca che è in continua evoluzione e cambiamento è il sistema di movimento dell’acqua, in quanto una pompa può essere spostata, diminuita di potenza, oppure eliminata per far fronte alle necessità degli animali ospitati. Attualmente il movimento dell’acqua è così gestito: Sul lato corto di sinistra è posizionata una stream Tunze 6101 a circa 15cm dal lato posteriore direzionata obliquamente verso la metà del vetro frontale; sul lato posteriore si trovano due nanostream 6045 con direzione vetro frontale. Queste due le utilizzo principalmente per il movimento superficiale, sul lato corto sinistro si trova il pozzetto di tracimazione dal quale fuorisce il flusso d’acqua della Eheim 1260 situata nella sump, a circa metà del lato sinistro c’è una Vortech MP40W in modalità reef crest, sempre sullo stesso lato,ma verso il frontale con direzione vetro opposto si trova un’altra stream Tunze 6101. Queste due stream sono comandate dal multicontroller 7094 della Tunze. Oltre a queste, nascosta dietro la rocciata si trova una Tunze 6080 con direzione vetro opposto. La posizione di questa pompa la reputo fondamentale per evitare l’accumulo di sedimento in luoghi non accessibili alla normale manutenzione. Prossimamente vorrei sostituire tutte le stream con altre 2 Vortech MP40W. La somministrazione del calcio e dei carbonati è affidata a un reattore artigianale molto simile a un reattore della korallin, ha un’altezza di 60cm e un diametro di 23cm, è caricato con 5 kg di sabbia corallina della Wave (lasciata a bagno per qualche ora in acqua d’osmosi e poi rilavata con acqua osmotica nuova 3-4 volte prima di essere inserita). Il ricircolo dell’acqua del reattore è affidato a una Eheim 1250, mentre il carico sfrutta una derivazione dalla pompa di rilancio della vasca. Il ph all’interno del reattore è controllato da un phmetro della Milwaukee, collegato a un’elettrovalvola Aquamedic.Il ph all’interno del reattore è costante a 6,3. Il valore di calcio e carbonati sono fondamentali per una buona gestione della vasca e nel mio caso sono sempre stabili e uguali ai valori dei reef naturali ossia: Ca 410 – Kh 7-7,5 Nella parte sinistra del mobile è situata la vasca di rabbocco dalle dimensioni considerevoli 70x70x45h dentro la quale è collocato l’osmoregolatore di marca Elos, con relativo galleggiante posizionato a un livello di 23cm nella sump. All’interno della vasca di rabbocco si trova una piccola pompa di movimento da 200 l-h per tenere in continuo movimento l’acqua d’osmosi. L’acqua per i rabbocchi e i cambi parziali la produco mediante un impianto d’osmosi della Ruwal, modello Aquapro 50SS a 5 stadi con cartuccia per nitrati e silicati, dotato di un TDS meter per tenere sott’occhio i valori in uscita dall’impianto e i valori dell’acqua di rete; fortunatamente la zona dove abito io ha pochissimi solidi disciolti nell’acqua potabile 90-95 PPM, quindi la durata della membrana e delle cartucce è prolungata, grazie anche ai risciacqui costanti che eseguo alla membrana. La rocciata è costituita da circa 70 kg di rocce vive miste tra Fiji ed heliopora provenienti dalla mia vecchia vasca e quindi più che spurgate e popolate; in aggiunta ho messo circa 80 kg di rocce vive, ma morte, scusate il gioco di parole, ma è così. Ho voluto provare ad inserire queste rocce e vedere il comportamento della vasca, e devo dire che sono più che soddisfatto del mio esperimento. Queste rocce una volta arrivate nel nostro paese sono state lasciate per alcuni mesi in una vasca di spurgo alta 30 cm illuminata solamente da luce solare, con svariate pompe di movimento e un potente skimmer e l’acqua veniva cambiata regolarmente. Una volta che le rocce avevano completamente finito lo spurgo sono state lasciate per altri mesi completamente all’asciutto e prima di inserirle le ho lavate con la lancia per lavare le macchine e il risultato una volta in vasca è stato soddisfacente, in quanto non rilasciavano alcun sedimento (non lo fanno tutt’ora) e si sono riempite di alghe coralline in brevissimo tempo, e soprattutto completamente prive da parassiti. Come già detto reputo fondamentali i valori di Ca e Kh nelle nostre vasche, ma senza dimenticare il magnesio, anch’esso importantissimo per una giusta crescita dello scheletro corallino. Nelle prime vasche ho avuto un pò di problemi a mantenere il Mg a livelli naturali di 1200-1250, in quanto tenevo la salinità un pò troppo bassa rispetto ai reef naturali; una volta portata a livelli ottimali ossia di 1,027 il magnesio non è più stato un problema, in quanto si mantiene stabile a 1250. Oltre a questi elementi somministro del potassio e del boro della prolabmarine, ma una volta finiti i flaconi sospenderò l’aggiunta di questi elementi come ho preventivamente fatto con iodio,fluoro e ferro (circa un mese fa). Non me la sento di dire che gli integratori siano superflui perchè la sospensione di essi non è ancora stata effettuata del tutto, ma posso dire che se si utilizza un ottimo sale per i cambi parziali, e vengono eseguiti costantemente, l’apporto di questi elementi dovrebbe essere già soddisfatto. Altro tasto che non mi sento di marcare è quello dell’alimentazione dei coralli. Tutte le sere doso 4 gocce di chromamax della kent e una volta a settimana 5 gocce di phytomax della kent, ma una volta finiti anche questi proverò a non somministrare più nessun cibo diretto. La mia pozza è tenuta in costante ”movimento” grazie ai miei pinnuti, alcuni di loro hanno diversi anni. Oltre ai pinnuti ci sono una cinquantina di lumache di generi diversi tra turbo, astrea, nassarius e altre. La mia vasca è dedicata al 95% agli SPS dai colori più brillanti e sgargianti, dei quali non sto a elencare tutti i nomi perchè sono troppi, ma posso dirvi che i miei ospiti preferiti sono le acropore millepore e prostrate, delle quali ne ho svariate colorazioni e anche delle rarità. La mia vasca non richiede molta manutenzione, in quanto tenendola costantemente sott’occhio non necessità di grandi lavori, se non una normale pulizia delle pompe in caso di necessità (non le pulisco da che ho avviato la vasca!). Poi ci sono i cambi d’acqua e i test effettuati con regolarità tutti i week-end, più esattamente i test li effettua tutti la mia ragazza Ca, Kh, Po4, No3 e quando ha voglia anche Mg e potassio, invece ai cambi d’acqua ci penso io, preparo 60 litri d’acqua osmotica con sale della Tropic Marin Pro Reef con densità 1,027 e una volta in temperatura effettuo il cambio sifonando il pochissimo sedimento sul vetro di fondo, sul quale non è presente nessun tipo di sabbia, ma ormai è ricoperto da alghe calcaree di un bel viola acceso. I parametri dell’acqua devono essere perfetti e stabili per una buona riuscita del proprio reef casalingo; io in acquario ho costantemente questi valori:
Quest’hobby richiede molta passione e pazienza per portarlo avanti correttamente, quindi vi sconsiglio i cambi molteplici sia di accessori della parte tecnica che di prodotti somministrati in vasca, ma vi consiglio sempre un piccolo passo alla volta per vedere se questo apporti un riscontro positivo o negativo al nostro reef! Un ringraziamento a tutto il forum e allo staff che ci dà la possibilità di condividere questo fantastico mondo con persone distanti e un ringraziamento personale a due persone che mi hanno sempre dato ottimi consigli, in particolare Teo (Algranati) e Marco (Perry)!!! Si ringraziano Salvatore Stella e Matteo Algranati per le fotografie. (ndr) |