Tutto è nato dal voler inserire i gamberi nell’acquario, ma siccome ho dei botya, ho dovuto cercare una soluzione alternativa, dopo aver visto dei refrigerium per i marini, con scopo diverso ho deciso di realizzare una cosa simile. Ma il mobile originale del Pet Company non mi dava tale opportunità.
Materiale:
- Tavole di legno da 20mm di spessore (0€ materiale di recupero)
- Vaschetta dannerle 10 (27€)
- Ghiaino (6€)
- Terriccio (6€)
- Lampada dannerle (9€)
- Umidificatore per termosifone (2.20€)
- Tubo alimentare (2.50 per 3mt)
- Raccordi rapidi per giardinaggio (4€ maschio e femmina)
- Tubo da giardino (1.20€ 1mt)
- Tubo di plastica per filtri (2€ 1 mt)
- Viteria
- Vernice (6€ 500ml)
- Portalampada per neon …. (5€)
- Colla da legno (4€)
- Cardini per sportello (4€)
- Maniglie ikea (gratis)
- Plexiglass e fogli plastica opachi (12 €)
- 8 Piedini regolabili (14€)
- Rubinetto da giardinaggio (2€)
Attrezzi:
- Sega circolare
- Cacciaviti
- Phon
- Seghetto
- Pialla
- Cartavetrata
- Ferro da stiro
Realizzazione
Siccome ho la camera arredata IKEA (che è stata gentilissima e mi ha fornito le maniglie che utilizzano loro), ho avuto l’idea di seguire lo stesso stile, fortunatamente avevo delle tavole di un vecchio mobile.
Dopo aver preso le misure, e calcolato i pezzi necessari, ho segato tutte le tavole seguendo i miei disegni con una sega circolare e per rifinire ho utilizzato una pialla e carta vetrata.
Le superfici sono state levigate portandole al color naturale, tutte le tavole sono state unite con viti da legno color bronzo. Per i lati tagliati ho utilizzato dei nastri che vendono nei negozi di FaiDaTe, basta tagliarli a misura e incollarli col ferro da stiro. Ho deciso di utilizzare 8 piedini regolabili, con più di 120 kg di acqua non si scherza!!! Per gli sportelli mi sono procurato 2 assi di 15x5x200e di 50x15x200 che ho tagliato su misura con angolo di 45° e successivamente incollati con colla da legno, questa è stata la parte più complicata, non pensavo fosse così complicato far tornare tutti i lati. Tutto il legno utilizzato compreso quello per la struttura è stato verniciato con tinta da legno noce scuro.
Per i vetri ho utilizzato delle lastre di plexiglass e dei fogli opachi di plastica (applicati dietro al plixi, per creare l’effetto satinato), trovare dei vetri satinati temprati così leggeri sarebbe stato troppo dispendioso. E li ho tagliati su misura e incollati. Come cardini ho utilizzato quelli classici da sportello.
Una volta creato lo spazio necessario per la vaschetta Dannerle da 10 LT e dopo aver studiato uno schema che non mi allagasse il parquet avevo bisogno di un tracimatore, ma i prezzi erano veramente proibitivi, dopo una lunga ricerca avevo trovato quello che mi serviva! Un umidificatore da termosifone in plastica , il più era fatto, non restava che forarlo e applicare le vitine a L laterali per attaccarlo all’acquario tramite dei ganci con 2 viti per rendere il sistema regolabile. Nella parte inferiore ho effettuato un foro e incollato un innesto da giardinaggio con un tubo all’interno, per far tracimare l’acqua, e dalla parte è bastato attaccare il connettore femmina.
Per realizzare il passaggio d’acqua tra acquario e vaschetta sfruttando il principio dei vasi comunicanti ho utilizzato un normale tubo di plastica per filtri piegato da me con un phon, il tubicino superiore serve per togliere l’aria e avviare il passaggio dell’acqua , mentre i vari collegamenti ho utilizzato del tubo per uso alimentare comprato in ferramenta.
Trovare una pompa con una prevalenza di almeno 70 cm e una bassa portata (altrimenti i gamberi volavano) era pressoché impossibile, allora ho messo un piccolo rubinetto da giardinaggio all’uscita e una resistenza al cavo.
Anche in questa occasione ho utilizzato del tubo di plastica da filtri opportunamente sagomato per poter mettere la pompa dietro l’acquario e del tubo da giardinaggio. Per la realizzazione del tracimatore mi sono ispirato da quella presente nella sezione fai da te.
Per l’illuminazione ho utilizzato il neon che fornisce la Dannerle per il nano e per alimentarlo ho comprato un semplice ballast di tipo commerciale.
L’importante quando si effettua il cambio d’acqua è quello di staccare la pompa, e quando si riempie, bisogna tenere d’occhio la vaschetta sotto. È stato un duro lavoro, molti mi davano del folle, però devo ammettere che sono davvero fiero della mia realizzazione e spero di aver ispirato qualcuno.
Alberto Gomisel