Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di allestire allestire alcune mostre e acquari privati. Mi ha contattato infatti un ristoratore di Pescara per allestire un acquario un po’ particolare, dalla forma ottagonale e… vabbè ma che lo faccio a fare l’indovinello se l’avete letto nel titolo? Esatto, stiamo parlando di un bellissimo acquario per meduse e vorrei raccontarvi le esperienze e le nozioni di base che per forza di cose ho dovuto acquisire. Parliamo innanzitutto di una vasca di tipo Kreisel, fatta arrivare appositamente dalla California dove non è certo una novità allevare meduse in casa. La particolarità di tale tipologia di vasche, nota ai riproduttori di cavallucci marini, è quella di creare un flusso omogeneo e circolare necessario al mantenimento di animali plantonici ( quali sono appunto le meduse e le larve di pesce ) che in natura si lasciano trasportare passivamente dalle correnti. Kreisel autocostruito Tale vasca differisce inoltre da un classico acquario per l’impossibilità di venire risucchiati dagli scarichi, grazie ai un pescaggio protetto in superficie. Il filtraggio è garantito da un filtro a percolazione, al quale può essere abbinato uno skimmer. L’intero sistema per meduse si completa con un necessario refrigeratore, in quanto non tollerano acque troppo calde. Una delle cose più complesse è il reperimento delle meduse stesse. La parte tecinca del kreise Ci siamo appoggiati ad un importante acquario pubblico, che ci ha fornito delle bellissime meduse mediterranee. Laboratorio di riproduzione La scelta delle meduse da inserire nell’acquario è ricaduta su Aurelia aurita, una specie nostrana considerata resistente e ben adattabile alla cattività. Chiamate anche Moon Jellies, prediligono temperature intorno ai 20 °C e una salinità massima del 32-34 ppt. Le meduse non vivono a lungo; sono animali semplici, composti per il 98% da acqua, che difficilmente raggiungeranno l’anno di età. Da adulte iniziano infatti a diventare marroncine, per poi deperire irreversibilmente. Dopo qualche ora di viaggio, inizia l’acclimatazione goccia a goccia che si conclude in circa 45 minuti. Acclimatazione goccia a goccia Alimentazione mirata Da cosa ci si accorge quando una medusa ha fame? Dai mille tentacolini urticanti che contornano l’ombrello e che diventano lunghi e sinuosi durante le caratteristiche pulsazioni. Le meduse si alimentano essenzialmente con nauplii d’artemia, al massimo con rotiferi se parliamo di efire appena metamorfosate. Particolare attenzione va posta alle cisti, che se in abbondanza portano a buchi profondi nel corpo dell’animale. Non dimentichiamoci infatti che questi animali sono trasparenti e anche quando ingurgiteranno cisti o residui estranei, saranno prontamente visibili all’interno dell’animale. L’alimentazione è un punto importante per il mantenimento delle meduse, meglio se poco e piu volte durante l’arco della giornata. Un altro punto fondamentale per il mantenimento è dato dall’inquinamento. Questi animali, ritenute indicatori biologici dei nostri mari, sono recettive anche a basse percentuali di ammoniaca disciolta in acqua. E’ importante dunque sifonare la vasca, anche giornalmente se necessario, per scongiurare l’inquinamento ed evitare che le meduse inglobino residui. Vi consiglio di utilizzare un tubicino rigido per arrivare in ogni punto di queste vasche che sono troppo alte per una manutenzione ordinaria ( la vasca in questione supera il metro ) collegato ad un tubicino per porosa per poter aspirare il sedimento. Sifonare con tubi piu’ grandi, o senza la dovuta attenzione, potrebbe comportare il “risucchio” di qualche medusa o comunque danni irreversibili. Non dimentichiamo poi la corrente, che va regolata con criterio. In linea di massima le meduse non devono sbattere ruzzolando tra le pareti del kreisel, ma essere dolcemente accompagnate in un moto più o meno circolare. L’illuminazione non è un problema per questi animali, in ogni caso si preferisce utilizzare neon ad alte gradazioni Kelvin per ottenere effetti davvero suggestivi. Concludo dicendo che questi splendidi animali non mi sento di consigliarli ad un acquariofilo poco esperto, essenzialmente per la frequente manutenzione e per la quantità di cibo vivo che richiedono al giorno. Alessandro Falco |
Molto informativo. Grazie per avere condiviso le tue conoscenze!