L’idea di progettare e realizzare una luce lunare per la mia vasca, è nata dalla necessità di porre fine ai “salti nel vuoto” dei pesci che hanno trascorso gli ultimi giorni della loro vita nella mia vasca, e che l’hanno abbandonata sempre di notte saltando e ricadendo sul pavimento………Al terzo pesce che ho perso in questo modo, ha cominciato a frullarmi in testa l’idea che una luce notturna potesse essere d’aiuto all’orientamento dei pesci durante le fase di buio, e potesse prevenire ed evitare questo spiacevole evento che, chi possiede una vasca aperta, conosce bene.
Ho cominciato quindi a spulciare pagine e pagine su internet, alla ricerca di qualcosa di semplice, economico e funzionale, associata al funzionamento del sistema in maniera autonoma e senza l’ausilio di altri timer (ne uso già troppi), senza però trovare circuiti abbastanza facili da realizzare anche da un perfetto neofita dell’elettronica, o da chi come me, ne mastica qualcosa.
Sono quindi ritornato sul portale di AP dove ho trovato un articolo già pubblicato in passato nella sezione “fai da te”.
Partendo da quell’articolo ho dovuto apportare alcune modifiche che si rendevano necessarie per lo scopo che mi ero prefissato, cioè l’accensione di 4 led, anziché di uno soltanto.
Infatti la soluzione ad un solo LED, è utile in vasche di riproduzione, nelle quali la luce del LED (molto più concentrata rispetto ad una normale lampada ad incandescenza o al neon), viene indirizzata verso la zona di deposizione o di schiusa, ma dato che a me serviva una luce più diffusa e meno concentrata avevo bisogno di più punti luce.
Lo schema elettrico così come l’ho modificato ed adattato alle mie esigenze è il seguente, si tratta di una luce notturna crepuscolare, cioè che si accende e si spegne in automatico al variare della luce presente nell’ambiente circostante:
C1: Condensatore elettrolitico 47uF 20V
R1: resistenza 5 Kohm
FR: Fotoresistenza
Q: Transistor BC547
D: Diodo 1N4148
Relè: 12V – 2 scambi (necessariamente da 12V)
R2: resistenza 1 Kohm
C2: Condensatore elettrolitico 47uF 20V
L 1-2-3-4: Diodi LED ad alta luminosità 6000 mcd
R3: resistenza 560 Ohm
Principio di funzionamento
Il condensatore C1, ha l’unico scopo di assorbire eventuali sbalzi di tensione in ingresso (che deve essere di 12V continui), il gruppo di resistenze R1/FR costituisce un partitore di tensione che è il cuore di tutto il sistema. In pratica, in situazione di luce piena, la fotoresistenza presenta un valore prossimo allo zero e pertanto la caduta di tensione ai suoi capi è quasi nulla, e la base del transistor non viene polarizzata, di conseguenza, sull’emitter c’è tensione pari a zero, ed il relè resta in posizione di riposo, e la tensione di alimentazione consente al LED spia di segnalare l’accensione del circuito ed il corretto funzionamento.
In situazione di buio, la fotoresistenza presenta un valore di qualche mega ohm, di conseguenza la tensione ai suoi capi è tale da consentire alla base del transitor di polarizzarsi. Il transitor, utilizzato come interruttore, polarizzandosi, presenta sull’emitter, una tensione tale da eccitare il relè che scatta alimentando la serie di diodi ad alta luminosità. Il condensatore C2, ha la stessa funzione del C1.
Come fonte di alimentazione ho utilizzato un alimentatore universale della VALEX, di quelli in vendita nei Briko center, che già utilizzo per alimentare il termoregolatore digitale ed il sensore di livello.
Tutto qui, semplice ed intuitivo.
Di seguito si possono vedere le varie fasi di assemblaggio.
Dopo aver saldato i componenti su una basetta millefori, si procede all’inserimento del circuito e del relè, all’interno di uno spezzone di canalina in plastica (io ho usato un pezzo da 25cm), di quelle che si utilizzano per coprire cavi elettrici. Cercate di utilizzare una canalina abbastanza capiente, evitando la scelta che ho fatto io per il semplice motivo che avevo già questa a disposizione, e che mi ha obbligato a lavorare in spazi molto limitati.
Una volta trovata la posizione definitiva del circuito, procedere a forare il coperchio della canalina in modo che i LED siano equidistanti. Utilizzate un trapano ed una punta da 5mm evitando di svasare troppo i fori, questo vi permetterà di avere un’ottima aderenza della testa del LED alla canalina.
Una volta ultimata la foratura, inserire i LED e procedere alla saldatura in serie, di ogni LED, ed infine saldate la resistenza R3. Vi ricordo che i LED hanno una polarità che se non rispettata provoca la non accensione dell’intera serie, per cui collegare sempre il negativo (catodo) al positivo (anodo) del led successivo, il negativo è riconoscibile dal piedino più corto e dalla tacca sfaccettata sulla base della capsula del led.
A questo punto non vi resta altro da fare che collegare la serie di LED al resto del circuito e terminate l’assemblaggio.
Lasciate un piccolo foro nella canalina, da cui far uscire la fotoresistenza in modo da poterla poi orientare verso la plafoniera che illumina la vostra vasca, ed un altro piccolo foro (sempre da 5mm) che consentirà di far uscire il led di segnalazione di circuito attivo.
Ricordate di sigillare bene il tutto una volta chiusa la canalina, in modo da evitare la formazione di condensa all’interno del vano del circuito. Io ho utilizzato colla a caldo perché asciuga istantaneamente, ma anche il silicone è un’ottima soluzione, con l’unico inconveniente che richiede più tempo per asciugare.
Questo circuito, oltre che per uso acquariofilo, può essere utilizzato per qualunque altra applicazione necessiti di un’accensione crepuscolare.
Questo è il risultato.
E questa la visione notturna:
Concludo questo articolo con una considerazione personale. Vedo in commercio, su e-bay o sul mercatino, circuiti analoghi a questo ma con LED molto più luminosi di quelli che ho usato io, addirittura da 15.000mcd in su. La mia esperienza è che 6000mcd sono anche troppi, di fatti forniscono una buona luminosità ed una buona visibilità dello scenario della vasca.
Per cui ritengo inutile utilizzare LED con luminosità superiore ai 6000mcd, perché, posso tranquillamente affermare che, con questo valore si raggiunge ampiamente lo scopo, anzi, il risultato ottenuto è addirittura superiore alle mie aspettative.
Claudio Fragassi