Allevamento
E' adatto ad acquari di portata limitata a condizione che esemplari della medesima specie non convivano con esso.
Contribuiscono a rendere accogliente l'habitat in cattività anche le condizioni ottimali dell'acqua, fattore reso evidente dalla ricchezza di colori che contraddistingue la livrea di un'animale che gode di ottima salute.
Naturalmente se la vasca è di grosse proporzioni (ad esempio 3000 litri di capienza) la fisiologica avversione verso gli esemplari della stessa specie scema sensibilmente e si assiste ad uno stato di tolleranza reciproca.
Agevola ulteriormente tale tendenza la predisposizione di numerosi nascondigli di tipo preferibilmente naturale (sassi e coralli), necessari ai vari esemplari per ritirarsi dai combattimenti.
Sconsigliata l'introduzione in vasca di ospiti famelici, che rendono l'assimilazione alimentare di tali Nemateleotridi alquanto problematica.
Anche in cattività N. decora può costruire dei rifugi nella sabbia, operazione che talvolta "delega" ad altri ospiti come nel caso del genere Opistognathus, il cui carattere poco bellicoso permette all'Eleotrotide di avere la meglio e quindi di entrare in possesso della tana scavata dal contendente.
Si alimenta di crostacei vivi come Cyclops e Artemia nauplia e successivamente di mangimi morti, nella fattispecie pezzi di crostacei o carne di calamaro; è solito prendere il cibo sparpagliato (o in movimento) nelle acque aperte, inoltre necessita di essere nutrito abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente.
Contribuiscono a rendere accogliente l'habitat in cattività anche le condizioni ottimali dell'acqua, fattore reso evidente dalla ricchezza di colori che contraddistingue la livrea di un'animale che gode di ottima salute.
Naturalmente se la vasca è di grosse proporzioni (ad esempio 3000 litri di capienza) la fisiologica avversione verso gli esemplari della stessa specie scema sensibilmente e si assiste ad uno stato di tolleranza reciproca.
Agevola ulteriormente tale tendenza la predisposizione di numerosi nascondigli di tipo preferibilmente naturale (sassi e coralli), necessari ai vari esemplari per ritirarsi dai combattimenti.
Sconsigliata l'introduzione in vasca di ospiti famelici, che rendono l'assimilazione alimentare di tali Nemateleotridi alquanto problematica.
Anche in cattività N. decora può costruire dei rifugi nella sabbia, operazione che talvolta "delega" ad altri ospiti come nel caso del genere Opistognathus, il cui carattere poco bellicoso permette all'Eleotrotide di avere la meglio e quindi di entrare in possesso della tana scavata dal contendente.
Si alimenta di crostacei vivi come Cyclops e Artemia nauplia e successivamente di mangimi morti, nella fattispecie pezzi di crostacei o carne di calamaro; è solito prendere il cibo sparpagliato (o in movimento) nelle acque aperte, inoltre necessita di essere nutrito abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente.
Famiglia
Eleotridae
Provenienza
Oceano Pacifico centrale.
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Misura massima di 8 cm.
Biotopo
Barriera corallina, in zone piuttosto profonde (sotto i 30 metri).
Comportamento
Vive esclusivamente a grandi profondità, pertanto rappresenta la specie più difficile da catturare del genere Nemateleotris.
E' dotato di un senso pericolo particolarmente spiccato che gli consente di eclissarsi rapidamente in cavità presenti nelle pietre e nei coralli.
Gli alimenti ambiti da N. hellfrichi sono piccoli crostacei e larve di pesci raccolte nello zoo-plancton.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
E' dotato di un senso pericolo particolarmente spiccato che gli consente di eclissarsi rapidamente in cavità presenti nelle pietre e nei coralli.
Gli alimenti ambiti da N. hellfrichi sono piccoli crostacei e larve di pesci raccolte nello zoo-plancton.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
Caratteristiche
il corpo di tali Nemateleotridi è di conformazione fusiforme ed il primo raggio della pinna dorsale è caratterizzato da uno sviluppo decisamente prolungato.
La dentatura è piuttosto pronunciata e si sviluppa in un'unica fila disposta su entrambe le mascelle.
Altri particolari identificativi consistono nel capo assolutamente scevro di squame e nell'alto numero di raggi molli (oltre la ventina) presenti nella seconda pinna dorsale e in quella anale, inoltre, le pinne pelviche (piuttosto allungate) non sono collegate tra esse e quindi non formano una ventosa, caratteristica ravvisabile nelle specie affini appartenenti alla famiglia dei Gobidi.
La dentatura è piuttosto pronunciata e si sviluppa in un'unica fila disposta su entrambe le mascelle.
Altri particolari identificativi consistono nel capo assolutamente scevro di squame e nell'alto numero di raggi molli (oltre la ventina) presenti nella seconda pinna dorsale e in quella anale, inoltre, le pinne pelviche (piuttosto allungate) non sono collegate tra esse e quindi non formano una ventosa, caratteristica ravvisabile nelle specie affini appartenenti alla famiglia dei Gobidi.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
Si distingue dalle altre 2 specie per la colorazione della testa (gialla) e dell'addome (violetta).
Per stanare questi pesciolini sguscianti i pescatori usano diversi metodi: impiegano un depressore per risucchiare vorticosamente gli esemplari celati nelle cavità, in questo modo ne possono essere aspirati circa 30 in un'ora; un'altro sistema alquanto biasimevole è in voga presso i pescatori delle Filippine, questi stordiscono le prede con l'ausilio del cianuro di sodio.
Gli effetti deleteri provocati da tale sostanza nociva si ripercuotono sugli esemplari lentamente, quindi l'eventuale acquirente diventerà suo malgrado testimone di un'ecatombe ittica abbattutasi sull'acquario dei suoi sogni.
Questa caccia riprovevole è estesa non soltanto alle rimanenti specie del genere Nemateleotris, ma anche a famiglie di pesci piuttosto agili e scattanti come Pesci angelo, Pseudochromidi e gli Anthiidae.
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
Per stanare questi pesciolini sguscianti i pescatori usano diversi metodi: impiegano un depressore per risucchiare vorticosamente gli esemplari celati nelle cavità, in questo modo ne possono essere aspirati circa 30 in un'ora; un'altro sistema alquanto biasimevole è in voga presso i pescatori delle Filippine, questi stordiscono le prede con l'ausilio del cianuro di sodio.
Gli effetti deleteri provocati da tale sostanza nociva si ripercuotono sugli esemplari lentamente, quindi l'eventuale acquirente diventerà suo malgrado testimone di un'ecatombe ittica abbattutasi sull'acquario dei suoi sogni.
Questa caccia riprovevole è estesa non soltanto alle rimanenti specie del genere Nemateleotris, ma anche a famiglie di pesci piuttosto agili e scattanti come Pesci angelo, Pseudochromidi e gli Anthiidae.
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3