Allevamento
Risulta facile da allevare, ma occorre attenersi a determinati principi per la buona riuscita dell'operazione.
Per prima cosa, è necessario farlo convivere con un numero esiguo di pesci dal temperamento tranquillo o invertebrati (completamente ignorati da N. magnifica), visto che appartiene a una specie timida, in grado di "sobbalzare" a qualsiasi movimento percepito, occorrente al di fuori della vasca, come il movimento improvviso e rapido della mano verso la posizione del pesce.
A tale proposito, è opportuno non introdurre in vasca ospiti di natura famelica che rendono l'assimilazione alimentare di tali Nemateleotridi alquanto problematica.
A seconda del suo umore, ma anche delle condizioni chimiche-fisiche dell'acqua, la parte posteriore rossa della livrea cambia di colore, passando da una tonalità pallida rosa-rosso ad una più accesa rosso-fuoco.
Dato che in spazi angusti battagliano ferocemente con gli esemplari della stessa specie, è di rigore approntare una vasca di dimensione ragguardevole senza dimenticare di corredarle dei canonici nascondigli (basati su vari elementi, quali coralli, rocce e altro; oggetti succedanei, come tubi di plastica; oppure derivati da sabbia e arenaria) necessari agli animali per ritirarsi da eventuali combattimenti; inoltre, giova allo scopo l'introduzione in vasca di coppie catturate allo stato brado.
Durante le dispute con altri pesci, N. magnifica può effettuare manovre di carattere intimidatorio, come innalzare repentinamente il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Il regime alimentare prevede la somministrazione di crostacei vivi e Tubifex per quanto concerne il periodo di acclimatamento.
Successivamente si puo nutrire l'esemplare allevato con piccoli pezzi di cane e polpa di mollusco; necessita di essere nutriti abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente.
Per prima cosa, è necessario farlo convivere con un numero esiguo di pesci dal temperamento tranquillo o invertebrati (completamente ignorati da N. magnifica), visto che appartiene a una specie timida, in grado di "sobbalzare" a qualsiasi movimento percepito, occorrente al di fuori della vasca, come il movimento improvviso e rapido della mano verso la posizione del pesce.
A tale proposito, è opportuno non introdurre in vasca ospiti di natura famelica che rendono l'assimilazione alimentare di tali Nemateleotridi alquanto problematica.
A seconda del suo umore, ma anche delle condizioni chimiche-fisiche dell'acqua, la parte posteriore rossa della livrea cambia di colore, passando da una tonalità pallida rosa-rosso ad una più accesa rosso-fuoco.
Dato che in spazi angusti battagliano ferocemente con gli esemplari della stessa specie, è di rigore approntare una vasca di dimensione ragguardevole senza dimenticare di corredarle dei canonici nascondigli (basati su vari elementi, quali coralli, rocce e altro; oggetti succedanei, come tubi di plastica; oppure derivati da sabbia e arenaria) necessari agli animali per ritirarsi da eventuali combattimenti; inoltre, giova allo scopo l'introduzione in vasca di coppie catturate allo stato brado.
Durante le dispute con altri pesci, N. magnifica può effettuare manovre di carattere intimidatorio, come innalzare repentinamente il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Il regime alimentare prevede la somministrazione di crostacei vivi e Tubifex per quanto concerne il periodo di acclimatamento.
Successivamente si puo nutrire l'esemplare allevato con piccoli pezzi di cane e polpa di mollusco; necessita di essere nutriti abbondantemente per evitare che deperisca rapidamente.
Famiglia
Eleotridae
Provenienza
Oceano Indiano, Arcipelago Indo-Australiano
Temperatura
24-26°C
Lunghezza
Fino ad un massimo di 6 cm.
Biotopo
Gli esemplari adulti vivono nella barriera corallina a profondità diverse (dai 10 ai 60 metri), mentre quelli giovani possono frequentare zone poco profonde, tra cui secche (rilievi del fondale marino che impediscono o rendono difficoltosa la navigazione).
Comportamento
E' dedito alla scavatura di lunghi tunnel nel fondale sabbioso, che può rinforzare collocandovi frammenti di pietre, coralli e conchiglie.
Il loro territorio di caccia è solitamente circoscritto nelle vicinanze dei suddetti rifugi, necessità che si rende tale per approvvigionarsi di cibo più facilmente ma anche al fine di sottrarsi con maggiore efficacia ad eventuali attacchi di predatori.
Cattura cibo nelle acque aperte, principalmente Crostacei e avannotti.
Gli esemplari di questa specie vivono solitari o in coppia e da giovani possono radunarsi in piccoli gruppi che nuotano nelle acque di bassa profondità.
Come accade per gli esemplari adulti, in caso di pericolo, non esitano a ritirarsi tempestivamente nei loro nascondigli celati nella sabbia o sotto i coralli.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
Il loro territorio di caccia è solitamente circoscritto nelle vicinanze dei suddetti rifugi, necessità che si rende tale per approvvigionarsi di cibo più facilmente ma anche al fine di sottrarsi con maggiore efficacia ad eventuali attacchi di predatori.
Cattura cibo nelle acque aperte, principalmente Crostacei e avannotti.
Gli esemplari di questa specie vivono solitari o in coppia e da giovani possono radunarsi in piccoli gruppi che nuotano nelle acque di bassa profondità.
Come accade per gli esemplari adulti, in caso di pericolo, non esitano a ritirarsi tempestivamente nei loro nascondigli celati nella sabbia o sotto i coralli.
I riproduttori adempiono a cure parentali: il maschio può curare, con o senza l'aiuto della femmina, le uova deposte in piccoli antri marini o sotto le rocce; naturalmente la difesa dei frutti della riproduzione è a dir poco accanita e si manifesta anche all'indirizzo di esemplari costituzionalmente più massicci di loro stessi.
Nonostante si trattino di pesci sostanzialmente tranquilli, non è escluso che, durante tale periodo, esemplari maschi adottino posizioni tese a scoraggiare eventuali avversari, come nell'occasione in cui innalzano il primo raggio della pinna dorsale anteriore.
Tale comportamento è eseguito anche nel corso di giochi amorosi: il maschio mantiene la suddetta posizione nuotando intorno alla femmina nell'attesa di essere corrisposto.
Caratteristiche
il corpo di tali Nemateleotridi è di conformazione fusiforme ed il primo raggio della pinna dorsale è caratterizzato da uno sviluppo decisamente prolungato.
La dentatura è piuttosto pronunciata e si sviluppa in un'unica fila disposta su entrambe le mascelle.
Altri particolari identificativi consistono nel capo assolutamente scevro di squame e nell'alto numero di raggi molli (oltre la ventina) presenti nella seconda pinna dorsale e in quella anale, inoltre, le pinne pelviche non sono collegate tra esse e quindi non formano una ventosa, caratteristica ravvisabile nelle specie affini appartenenti alla famiglia dei Gobidi.
Tale specie sfoggia una colorazione dicotomica: la metà anteriore del corpo è decorata da una tonalità giallo-rosa che ingiallisce uniformemente e si costella di piccole macchie in corrispondenza della testa; la metà posteriore è caratterizzata da una serie di sfumature che partono da un tono arancione rosato e si concludono con uno scuro rosso-marrone.
Anche gli arti evidenziano cromatismi d'indubbio impatto visivo: i primi raggi della pinna dorsale anteriore sono gialli e bordati di rosa; la seconda pinna dorsale e quella anale condividono una colorazione gialla alla base, orlata esternamente da una striscia rosso-marrone.
La dentatura è piuttosto pronunciata e si sviluppa in un'unica fila disposta su entrambe le mascelle.
Altri particolari identificativi consistono nel capo assolutamente scevro di squame e nell'alto numero di raggi molli (oltre la ventina) presenti nella seconda pinna dorsale e in quella anale, inoltre, le pinne pelviche non sono collegate tra esse e quindi non formano una ventosa, caratteristica ravvisabile nelle specie affini appartenenti alla famiglia dei Gobidi.
Tale specie sfoggia una colorazione dicotomica: la metà anteriore del corpo è decorata da una tonalità giallo-rosa che ingiallisce uniformemente e si costella di piccole macchie in corrispondenza della testa; la metà posteriore è caratterizzata da una serie di sfumature che partono da un tono arancione rosato e si concludono con uno scuro rosso-marrone.
Anche gli arti evidenziano cromatismi d'indubbio impatto visivo: i primi raggi della pinna dorsale anteriore sono gialli e bordati di rosa; la seconda pinna dorsale e quella anale condividono una colorazione gialla alla base, orlata esternamente da una striscia rosso-marrone.
Dimorfismo
-
Alimentazione
-
Particolarità
Gli esemplari provenienti dalle Mauritius sono affetti da un'infezione parassitaria (di natura crostacea) che interessa le branchie e, talvolta, è estesa anche sotto l'opercolo branchiale.
Rispetto a N. decora e N. hellfrichi presenta una pinna dorsale dallo sviluppo verticale sensibilmente prolungato.
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
Rispetto a N. decora e N. hellfrichi presenta una pinna dorsale dallo sviluppo verticale sensibilmente prolungato.
La velatura degli occhi è dovuta alla presenza di cristalli di guanina nella lente dell'occhio (in anatomia tale lente viene definita cristallino).
Densità
1022-1023
ValorePH
8.0-8.3