Nel 1985, un certo bambino di nome Simone Grossi ricevette, per il decimo compleanno il suo primo acquario, sognato, chiesto e desiderato da tanto tempo. Era un acquario artigianale, da 100 litri, bellissimo, rifinito con lo specchio. Un sogno, in un periodo dove acquari industriali praticamente non c’erano e quelli esistenti (dell’Euraquarium) erano oggetti costosissimi, davvero “per pochi” , non certo per un bimbo di 10 anni.
Simone passava ore ed ore a guardare il suo acquario e si perdeva nei sogni, nei movimenti di quei pesciolini così nuovi e coloratissimi per lui. La passione di Simone crebbe nel tempo, crebbe al punto che già alle scuole medie, aveva 3 acquari, la cosa che più lo appassionava era la riproduzione dei pesci. E come si sa, quando c’è questo particolare tipo di punto di vista acquario logico, gli acquari aumentano in fretta.
Durante gli anni dell’adolescenza gli acquari aumentarono ancora, e le specie riprodotte con successo ormai erano dozzine, non solo ovovivipari, ma Betta, Scalari, Barbi, Caracidi, e molti Ciclidi. La soddisfazione cresceva, ed il numero di acquari anche. Tanto che all’inizio degli studi di Ragioneria, in casa di Simone si potevano contare addirittura 46 acquari, tra piccoli, e grandi, una specie di allevamento “home made”. Ormai la riproduzione era a regime egli riusciva a fare addirittura 10.000 esemplari di Scalare ogni mese, esemplari che poi Simone vendeva ai negozi a Viterbo, e nel centro Italia per farsi un “gruzzoletto” per coprire le spese di gestione, e per, chissà un giorno, realizzare il suo grande sogno: quello di aprire un negozio di acquariologia.
Il “pallino” era così forte che dal 2° anno di Ragioneria in poi, dopo le lezioni della mattina, e fatti velocemente i compiti a casa, Simone aveva trovato lavoro in un negozio di acquari a Viterbo, dove almeno in parte, poteva “sfogare” ulteriormente la sua grande passione. Non molti ragazzi a quell’età, sarebbero stati disposti a fare una vita simile, eppure, con l’appoggio dei comprensivi genitori, Simone trascorse gli anni degli studi in questo modo. Ma la “vocina” di Simone, appassionato, anzi entusiasta come era, sia di business e di acquariologia, non si placava ed appena maggiorenne, decise di fare il grande passo! Trovò un locale bellissimo, piccolo, ma con un soppalco, dove poter mettere altri acquari, con tutta la passione di un ragazzo, con tutto il suo entusiasmo e con tutti i soldi racimolati negli anni vendendo Scalari, senza chiedere una lira ai suoi genitori, cominciò a realizzare, a mano, il suo primo negozio, era bellissimo, piccolo, con poche vasche, ma meraviglioso, perché era stato fatto tutto con le sue mani, giorni e notti passati a incollare acquari, verniciare, costruire, mentre la sua musicassetta con i Gun’s and Roses andava.. . . Arrivarono i primi pesci, il negozio era finito e perfetto, ma la licenza dal Comune non arrivava… Preoccupato Simone con sua madre andò a chiedere informazione a tutti, finché un addetto gli disse la brutale verità: Quel locale, dove avevano preso vita tutti i suoi sogni, dove erano finiti tutti i soldi, dove erano state riposte tutte le speranze e l’entusiasmo di un diciottenne sognatore, non avrebbe mai potuto aprire perché il soppalco era abusivo, ed il locale quindi non a norma. Simone aveva preso la sua prima clamorosa fregatura. Era stato truffato. Era dicembre, un giorno piovoso, umido e freddo, Simone pianse tutte le lacrime che aveva con il volto tra le mani, incapace di reagire a tanta delusione ed impossibilitato a reagire per mancanza ormai anche del denaro necessario. Ma chiudere ancora prima di aprire non era una cosa possibile per una persona come lui. Ci volle una giornata, ci volle una notte insonne, quando all’indomani, incosciente come non lo era mai stato prese il suo motorino, un SI Piaggio, per chi se lo ricorda ancora, e cominciò a girare in cerca di un altro locale. Lo trovò il giorno stesso, ancora più bello, molto più grande, con 2 vetrine, fronte strada, era lui, era il nuovo inizio. Fu una gara di solidarietà fra amici, parenti, qualche cliente che si era fatto vivo mentre il negozio precedente non era ancora aperto, in 15 giorni, fu trasferito l’intero “vecchio” negozio, nel nuovo. Ed era ancora più bello! Era SPETTACOLARE!!! ED ERA SUO! Spesso capita che prima di cominciare al meglio qualcosa, si debba toccare il fondo per poi risalire, bè, a Simone era successo proprio questo. I soldi erano pochi, l’esperienza da appassionato era tanta, ma l’esperienza da commerciante era ancora nulla, e queste cose si pagano, ma pian piano imparò. Il primo anno, non avendo nemmeno i soldi per l’allaccio del telefono, andava ogni settimana alla cabina telefonica infondo alla via con il listino ed i gettoni in mano per ordinare i pesci che gli servivano. >A pensarci adesso… Erano altri tempi, ma era pura poesia. Passarono gli anni; anni di soddisfazioni immense, oltre al numero sempre crescente di clienti, anche soddisfazioni personali: fu chiamato per due anni consecutivi nel ruolo di giudice in concorsi internazionali di Discus, durante la manifestazione “Discus day” che inventò e realizzò nel 1994, pubblicizzata con spot pubblicitari su Radio Subasio, e con le lettere classiche, dato che internet praticamente non esisteva, ottenne un risultato di vendite straordinario che portò in 2 giorni un incasso di 16 milioni di Lire!! Ed erano davvero tanti soldi. Divenne collaboratore e scrittore per diverse riviste del settore, dove scriveva articoli sulla riproduzione dei pesci, corredandoli con belle foto, fu intervistato dalla Rai, in occasione della schiusa di un uovo di squalo in negozio, e tanto altro ancora…. Nel frattempo, cominciavano ad avvicinarsi timidi , anche alcuni negozi che volevano acquistare da Simone anche per le loro vasche, era l’inizio di un’altra grande avventura. Dopo qualche anno, quel bellissimo negozio era diventato inevitabilmente troppo piccolo, e si rese necessario un nuovo trasferimento, stavolta però la situazione era diversa. Fu individuato un locale poco distante dove fu costruito una specie di tempio dell’acquariologia, pieno di acquari per la vendita di pesci, ma anche di acquari da esposizione, arredati, fantastici, tutti sopra i 2 metri, era grandioso. Fu la consacrazione del nome di Simone Grossi a livello nazionale, i clienti arrivavano da ogni parte d’Italia, anche negozianti che acquistavano per i loro negozi, fu creato il primo sito web di Oceano Blu, che proponeva anche pesci in vendita e fu un successo. Poi, intorno al 2002, arrivò la crisi, la crisi con C maiuscola, quella che ha devastato e sta ancora distruggendo l’economia del nostro paese. Simone non è mai stato un tipo che si lascia spaventare e sa cogliere ogni occasione, anche negativa per migliorarsi, infondo, tutto cambia, e tutto succede spesso molto velocemente. Visto che il volume d’affari stava calando e soprattutto a causa del boom di aziende (erano le prima, ora tutte fallite) on line che proponevano sul web prodotti per acquario a prezzi stracciati, spesso più bassi o pari a quelli di acquisto stesso, Simone decise che era ora di un ulteriore cambiamento, quell’enorme negozio, pieno di acquari meravigliosi “costava troppo”, ed in rapporto alla dimensione aveva troppo poche vasche per la vendita. Prese il coraggio a quattro mani ed un mutuo decennale, contattò la più importante azienda nazionale specializzata e fece costruire, in un locale più piccolo, quello che fu definito da tutti, come una perla di tecnologia, una struttura paragonabile per tecnologia e quantità di vasche, ad un piccolo acquario pubblico. I più moderni, e tecnologicamente avanzati sistemi di filtraggio all’ora esistenti, sistemi di sterilizzazione di ultima generazione, un negozio impostato quasi esclusivamente sulla vendita di pesci tropicali, dove il settore “accessori” era ridotto a pochi metri lineari di scaffalatura. Le foto di questa struttura fecero il giro d’Europa, fu un punto di riferimento per tanti, e per Simone, fu ancora una volta, un nuovo inizio. In questo negozio, anche grazie alla presenza (non al pubblico) di molte vasche per la riproduzione e la quarantena, Simone volle potenziare anche quella che era la vendita all’ingrosso, creando un nuovo brand: Tuscia Fish Trading, che oggi è una delle più importanti aziende di tutta Italia, specializzata nella vendita all’ingrosso di pesci, piante ed accessori per acquario, che ormai, tra le altre cose, può contare anche su una flotta propria di 10 furgoni per le consegne, tutti termoregolati e dotati dei permessi necessari al trasporto dei pesci. In breve tempo Tuscia Fish Trading, fu affiancata ad un altro ramo aziendale: Tuscia Fish Viterbo, che insieme al marchio originale Oceano Blu snc divennero, e sono tutt’ora, uno dei più grandi punti di riferimento a livello nazionale ed internazionale del settore.
La partecipazione a molte importanti fiere specializzate, come Zoomark, la gradita visita e l’aiuto ricevuto da Edoardo Stoppa di Striscia la Notizia (ricorderete il caso dell’anguilla elettrica di oltre un metro) , la collaborazione come consulente per tante aziende in difficoltà, la continua ricerca della perfezione nel lavoro, la continua collaborazione con le pi grandi aziende europee di pesci tropicali e molto altro, ormai hanno lanciato queste società ad un livello altissimo, un traguardo che si può raggiungere solo con la capacità, la testardaggine e la perseveranza di un lavoro fatto come amore e dedizione, giornalmente, da decenni, nonostante tutto ciò che sta succedendo in Italia. La cura, l’attenzione per i nostri esemplari, e per i nostri clienti, la cura dei dettagli, la qualità assoluta, fanno del gruppo Oceano Blu snc una garanzia. Una garanzia per clienti privati e per clienti professionisti, che possono trovare anche grazie ai 3 siti specializzati ed a 2 pagine Facebook dedicate ogni tipo di informazione. Oggi il gruppo Oceano Blu snc, ha aperto un altro show room: un locale del quale potete vedere le immagini in questo articolo, e visionare lo spot pubblicitario. Un locale all’avanguardia, grazie a tutto il “know how” maturato nel corso degli anni, maturato grazie alla vendita di miliardi di esemplari, ad a decine di migliaia di clienti soddisfatti. Oltre 300 metri quadrati di esposizione, più uffici, magazzino e vasche riservate alla quarantena e riproduzione, non al pubblico, 13 vetrine su strada, enorme scelta di esemplari anche per la vendita al dettaglio (per i clienti privati il negozio è aperto SOLO il pomeriggio) acquari ed accessori. Ampio parcheggio riservato. Per chi non può venire di persona: Quel bambino di nome Simone Grossi, ora è un uomo, ed un imprenditore di successo, ma nel cuore è sempre lo stesso sognatore di quando aveva 10 anni, e ringraziandovi per il tempo che avete dedicato alla lettura di questo articolo, vi ringrazia e vi augura ogni bene. Simone GROSSI “ se fai bene una cosa, falla meglio, sii sempre giusto, sii sempre diverso, sii sempre il primo”” cit.
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È un negozio veramente bello, Pulito e ordinato con tantissimi pesci che sembrano sorridenti ; gioiosi di abitare in acquari curati con amore.