Acquario biotopo Amazzonico
La vasca è della Juwel modello Rio 180. Le misure sono 100x40x50 per un volume di circa 180 litri lordi. La vasca come tutti i Rio è chiusa e il coperchio è formato dal gruppo luce centrale che monta due T5 da 45W e da due alette sollevabili. Avviata a inizio febbraio utilizzando l’acqua e i cannolicchi che erano già presenti in un’acquario più piccolo (un Wave Poseidon Riviera 80 Twin) che era anch’esso allestito a tematica amazzonica.Il filtraggio è effettuato dall’ottimo Bioflow 3.0, filtro di ottima fattura fornito di serie con la vasca. Come detto in precedenza il filtro è caricato con un sacchetto di cannolicchi derivanti da una vasca già precedentemente avviata e rimasta in funzione due anni, che occupa all’incirca 3/4 del filtro. Sopra il sacchetto con i cannolicchi è posizionata una spugna a grana fine e una spugnetta di lana di perlon. Sopra alle due spugne, per motivi di praticità nel cambio, ho posto un sacchetto di torba in pellet.
La torba in pellet utilizzata è la “TorMec Activ” della JBL per una quantità di circa 180 grammi (un grammo per litro quindi) e viene sostituita ogni 45 giorni circa. La torba che va a sostituire quella già presente nel filtro viene messa a bagno per circa 24 ore in una bottiglia a parte piena di acqua della vasca, questo perchè la torba in pellet tende a gonfiarsi e rischierebbe quindi di fare pressione all’interno del filtro. Passate le 24 ore il vecchio sacchetto viene tolto e sostituito dal nuovo che ora è pronto per essere inserito nel filtro senza che i pellet si gonfino ulteriormente. La pompa inserita nel filtro è sempre fornita di serie con la vasca ed è la ECCOFLOW da 600 l/h.
Come detto in precedenza l’illuminazione è affidata a una plafoniera che monta due neon T5 da 45W. I neon delle plafoniere Juwel hanno una misura particolare, più corta rispetto ai neon classici. Ci sono però già da qualche tempo alcune ditte che producono lampade compatibili con le plafoniere Juwel, come la Dennerle, marca che ho utilizzato sostituendo le due lampade che vengono fornite di serie (entrambe da 9000° K) con una Dennerle Trocal Amazon Day (6000° K) posizionata verso il vetro frontale, e una Dennerle Special Plant (3000° K) posizionata verso il vetro posteriore della vasca. Il fotoperiodo impostato tramite una presa con temporizzatore integrato è di 8 ore. Essendo una vasca riccamente piantumata e avendo la necessità di abbassare il PH, è stata necessaria l’installazione di un impianto CO2.
L’impianto è il “CO2 Easy Set 200 Base” della Aquaristica con un diffusore della Aquili che eroga circa 30 bolle al minuto.
Altri accessori:
Indica che tipo e la marca di eventuali altri accessori che sono installati (microprocessori, denitratore, osmoregolatore, cavetto, ecc) Conclude l’elenco dei vari elementi di tecnica il riscaldatore (sempre della Juwel) da 200W impostato tra i 27 e i 28°. Dovendo effettuare l’allestimento di una vasca ben piantumata è stato necessario stendere un substrato fertile. Avendo avuto già esperienze positive con l’altro acquario in mio possesso ho optato per il DeponitMix Professional della Dennerle, stendendone uno strato di circa 3 cm.
Sopra il substrato ho poi messo un fondo inerte a granulometria fine, il ProntoAQ della Aquaristica, dovendo mettere in vasca anche corydoras la scelta è ricaduta su questo ghiaino fine poichè smussato, per evitare che i pesci possano rovinarsi i barbigli durante la classica ricerca di cibo sul fondo che li contraddistingue. Il colore del fondo è un marrone/rossiccio che contribuisce ad “assorbire” parte della luce emessa dalle lampade, affinchè i pesci in vasca non siano stressati come spesso succede quando si scelgono fondi molto chiari che in qualche modo “riflettono” la luce dei neon, infastidendo i pinnuti.
Come già detto la vasca è in funzione da Febbraio e derivando acqua e materiali filtranti da un’altro amazzonico più piccolo che avevo, i primi pesci sono stati introdotti circa due settimane dopo l’allestimento. L’acquario riccamente piantumato ha reso necessario l’utilizzo di un protocollo di fertilizzanti. Dopo aver letto decine e decine di articoli la scelta è ricaduta sul Protocollo di fertilizzazione Seachem Avanzato. I risultati sono stati stupefacenti. Dopo l’inserimento delle piante ho aspettato un paio di settimane che si ambientassero e poi ho iniziato a seguire il protocollo alla lettera (la fertilizzazione viene fatta giornalmente alternando i vari componenti: Fluorish, Excel, Trace, Iron, Nitrogen, Phosphorous e Potassium). Per quanto riguarda l’alimentazione alterno mangime secco a congelato, integrando una volta a settimana il granulare secco con le vitamine Atvitol della JBL. Utilizzo tre gocce di vitamine e le faccio assorbire dal granulare in un bicchierino da caffè. Quando il granulare è impregnato lo somministro in vasca.
Il granulare è della SHG mentre il congelato è della Amtra. Come congelato alterno a rotazione varie tipologie: chironomus rosso, chironomus bianco, chironomus nero, tubifex, artemia, daphnie, cyclops, mysis e krill. La fauna della vasca è composta da una coppia di Pterophyllum scalare blu, un branchetto di sei Corydoras paleatus, un branchetto di sei Corydoras aeneus, un branchetto di sei Pristelle maxillaris e un branchetto di dieci Otocinclus macrospilus.
Gironzolano poi per la vasca svariate Planorbarius e Physa, introdotte casualmente con molta probabilità dalle nuove piante inserite.
In passato era presente un branco di 20 Paracheirodon axelrodii ma ho dovuto darli via poiché gli scalari li stressavano continuamente inseguendoli e tenendoli relegati in un angoletto della vasca.
La coppia di scalari è giovane ma depone le uova circa ogni due settimane. Fin’ora siamo alla settima deposizione e gli avannotti sono arrivati al nuoto libero insieme ai genitori. Da qualche giorno poi mi sono ritrovati a sorpresa dei piccolissimi corydoras aeneus (non arrivano a 1 cm). La deposizione è avvenuta a mia totale insaputa e mi sono accorti dei piccoletti che rovistavano il fondo della vasca per caso (sono veramente piccolissimi) L’idea della vasca era di introdurre solo ed esclusivamente piante sudamericane ma purtroppo la scarsa reperibilità di alcuni tipi di piante mi ha costretto ad inserire piante che non fanno parte di quel continente. In vasca sono presenti due Echinodorus Ozelot Red, una Echinodorus Red Diamond, vari mazzetti di Sagittaria Subulata, un paio di cespugli di Limnophila Sessiflora e 5-6 steli di Ludwigia Repens. La manutenzione della vasca è fatta con cadenza settimanale (di solito la domenica visto che ho più tempo da dedicargli).
Si inizia con i vari test dell’acqua (nitriti, nitrati, PH e fosfati).
Un volta effettuati i testi si passa alla eventuale sostituzione del sacchetto di torba nel filtro o allo sciacquare (con acqua della vasca precedentemente prelevata) la lana di perlon e la spugna a grana fine del filtro.
Fatto ciò si procede al cambio dell’acqua. Di solito cambio 30 litri utilizzando acqua di osmosi tagliata con acqua di rubinetto per raggiungere il KH e il GH adatti.
Dopo aver introdotto l’acqua nuova verso due tappi di Tropical Torfin (un estratto di torba di sfagno pregiata) direttamente in vasca per scurire ulteriormente l’acqua e per aggiungere un bio-stimolatore naturale per i pesci che li aiuta a stare bene e in salute.
Una volta sostituita l’acqua e aggiunto il Tropical Torfin, effettuo la potatura delle piante a crescita più rapida che complice la CO2 somministrata e la fertilizzazione in colonna richiedono una manutenzione settimanale per evitare che si formi una vera e propria giungla sul pelo dell’acqua. VALORI DELL’ACQUA
I valori chimici dell’acqua sono i classici degli acquari tematici amazzonici:
PH: 6.5
KH: 3
GH: 5
NO2: Assenti
NO3: 10mg/l (mantenuti costanti con la fertilizzazione) affinchè le piante crescano rigogliose
Temperatura: 27/28° I controlli come già detto vengono effettuati settimanalmente con test a reagente della JBL. |