La fitodepurazione è un processo naturale di assorbimento delle sostanze nutritive ed inquinanti presenti nell’acqua in generale, di recente tale sistema viene sempre più utilizzato nei sistemi di depurazione delle acque reflue domestiche. Nel campo degli acquari si può vedere qualche applicazione nei cosiddetti refugium del marino in cui si adopera la caulerpa; per quanto riguarda il dolce non mi sembra che ci sia qualche cosa di analogo; a parte l’ottimo consiglio di mettere tante piante e pochi pesci in acquario che pochi acquariofili applicano perché a tutti piace vedere tanti pesci colorati e le piante sembrano presentare più problemi per la loro coltivazione. VASCA CON FITODEPURAZIONE Si tratta di un’ acquario in vetro delle dimensioni di 1,50 x 0,50 x un’altezza di 0,70, con due filtri interni a tre scomparti del tipo standard in plastica stampata; la particolarità di questa vasca consiste nell’integrazione dell’impianto di filtraggio normale con due vaschette in vetro realizzate sopra il pelo dell’acqua, in cui viene immessa l’acqua trattata dai due filtri e qui vi sono state alloggiate delle talee di Nelle foto seguenti si evidenzia la crescita delle piante dal momento dell’impianto con la cascata ad oggi, a distanza di pochi mesi le piante hanno raggiunto le dimensioni attuali; questo sistema può essere applicato a quasi tutti gli acquari di acqua dolce, anche senza la realizzazione delle vaschette per la posa delle piante, può essere sufficiente la sola immersione di talee direttamente nell’acquario, come si vede Naturalmente in casi estremi come questo è consigliabile limitare la fauna in vasca e sicuramente immettere pochi esemplari alla volta man mano che le piante crescano, nel caso specifico si tratta di un mio acquarietto personale ancora in allestimento e probabilmente lo dedicherò esclusivamente alla coppia di portaspada e a qualche piccolo pulitore; dopo 35 anni ininterrotti dedicati all’acquariofilia mi è passata la frenesia di stipare l’acquario di pesci, come tutti i bravi principianti che si rispettino, e posso permettermi il lusso di realizzare vasche monospecifiche. Alla maggior parte degli acquariofili questo acquarietto non dirà niente, anzi lo troveranno vuoto ed insignificante, ma a me personalmente piace molto: mi piace osservare quei due pesciolini che si librano tranquilli nel nulla, mentre la pianta prospera grazie ai loro rifiuti e soprattutto mi piace vedere l’intrico delle radici che cresce ogni giorno che passa. Grazie Rino |